Allora...
questa
fanfiction, oltre ad essere la prima che scrivo e pubblico sul fandom
di Ranma 1/2, si è classificata SECONDA al
"Quello che ti viene in mente all'improvviso Contest"
, indetto da Ghen sul Forum di EFP. Sono
davvero troppo felice del risultato ottenuto, non me lo sarei mai
aspettato, davvero; dedico a tutti coloro che mi seguono con affetto, a
chi frequenta questo fandom, e soprattutto alla mia cara Elly_Mello,
questa piccola "ode" all'amore di Ryoga verso la bella Akane.
Mi farebbe piacere ricevere qualche commentino, anche per sentire il
parere di chi è più "esperto" nello scrivere
fanfiction riguardanti questo fandom che personalmente amo.
Buona lettura!
Souvenir
Ho comprato un
vasetto di
miele, l'ho preso per lei, in una città
di cui non
conosco il nome. E' dolce e profumato, proprio come il suo corpo,
avvolto nella morbida stoffa del pigiama; e come i suoi capelli.
Ha un bel colore, è
delicato, come quella pelle rosea che vorrei poter accarezzare.
Si addice al paesaggio che
mi circonda, alla leggera brezza estiva che mi scompiglia un poco i
capelli; e alle fronde degli alberi che lentamente si muovono, tanto
che paiono quasi danzare, in questa tranquilla notte d'agosto.
Questo luogo le somiglia,
così come il piccolo oggetto che tengo in mano.
Osservo la luna
che, fiera, sovrasta il mio sguardo; anche l'ultima volta che io e
lei ci siamo visti, essa era alta nel cielo.
Da quanto
tempo non torno in quel posto?
E da quanto
non mi lascio cullare dal suo abbraccio, sotto le coperte, dalla sua
tenera inconsapevolezza?
Ruoto il
coperchio, che mi risponde con un piccolo scatto.
Ecco, lo
sapevo che avrei combinato un guaio.
Il vasetto si
è aperto, non ho modo di sigillarlo a dovere, adesso; se
glielo consegnassi, si accorgerebbe che è già
stato
forzato.
Non so
perché, ma mi viene da ridere; mi sento patetico, e
inconsciamente macchio la mia mano col prelibato regalo comprato per
lei.
E' un poco
appiccicoso, mi ricorda l'amore disperato che mi lega a quella
ragazza; ma è anche incredibilmente fresco, come la sua
giovinezza e il suo sorriso.
Ho
fatto un sogno, stanotte: ella danzava lenta e sensuale, di fronte ai
miei occhi rapiti, avvolta in uno splendido abito bianco; io ai suoi
piedi, mi beavo dei movimenti decisi e calcolati, del suo sguardo
fisso sul mio essere... piccolo.
Ci ripenso,
ed avverto la rabbia crescere, perché lei ama la parte di me
che vorrei tanto cancellare; certe volte mi sento così
inutile, tanto che mi capita d'esser sfiorato dal desiderio di
buttarmi da una delle tante montagne che ho involontariamente
scalato, più e più volte.
Strano
che poi, alla fine, nonostante tutto torno sempre da lei; che sia
questa quella che chiamano forza dell'amore?
Pensieri
mielosi come la sostanza che sto assaporando. E dire che dovrei
essere un duro, invece mi sciolgo a sentirne il gusto;
chissà
che sapore hanno i suoi baci.
Sono pronto a
scommettere che sono proprio così dolci.
Maledetto;
maledetto colui che possiede il suo cuore.
E maledetto
questo delizioso supplizio, che mi fa pensare ininterrottamente al
giorno in cui li rivedrò entrambi; lei non sarà
da
sola.
Lei non sarà
mia.
Come
miele mi sedurrà, senza volerlo, e lentamente mi
ucciderà,
per l'ennesima volta, con i suoi caldi abbracci e il suo essere
zucchero.
Accidenti,
forse sto esagerando, dato che del nettare che le rassomiglia ne
è
rimasta solo la metà.
Cosa le
porterò, ora che il dono è stato violato?
Quando mi
guarderà sorridendo e mi chiederà come sto, cosa
le
porgerò, arrossendo?
Sento
qualcosa di caldo bagnarmi la guancia, non può essere
pioggia;
era da tanto che non versavo qualche lacrima.
Mi sento
solo.
Ma il miele
non è ancora terminato; finché c'è
vita, c'è
speranza.
Mi alzo e
m'incammino verso quel posto.
E
domando:
“ Akane,
accetterai il mio cuore, come souvenir? ”
End
Note dell'autrice:
mi rendo conto che si tratta di una fic molto particolare, per cui mi
sento in dovere di dare spiegazioni riguardo alcuni passaggi della
storia.
“ mi
beavo dei movimenti decisi e calcolati, del suo sguardo fisso sul mio
essere... piccolo ”
frase riferita all'altra forma di Ryoga, vale a dire il porcellino
battezzato P-chan dalla stessa Akane.
“ e
lentamente mi ucciderà, per l'ennesima volta, con i suoi
caldi
abbracci e il suo essere zucchero
” l'ultima parola è riferita al
carattere di Akane;
tutti sappiamo che in fondo, nonostante il suo atteggiamento,
è
una ragazza molto dolce.