Lui negli occhi aveva le foreste, i boschi, le radure
sulle quali aveva camminato, instancabile
Le foreste nelle quali aveva avuto paura, anche solo per un attimo
I boschi
I boschi che conosceva bene, i boschi di cui si fidava
Quei occhi avevano tutto
Avevano tutto e avevano niente, vuoti, vuoti come pochi
Vuoti come chi ha vissuto troppo
O troppo poco
Vuoti come chi è stanco
Ma stanco di tutto e tutti
Tutte le foreste
Tutti i boschi, i prati, le radure
Racchiusi in due iridi
E se guardavi bene, in primavera
Ci vedevi pure i fiori
A volte belli a volte morti
Ma li vedevi
Ed era fantastico vedere i fiori in mezzo a tutta quella paura
Quella paura che ti svuota l’anima
La paura del mondo e delle persone
Perché chi ha visto cosa c’è fuori ha paura
Se vedi
Se vedi cosa c’è fuori non puoi che aver paura
Ma quei occhi
I suoi occhi
Dicevano
Dicevano che lui era forte
E che avrebbe salvato questo mondo di paura e terrore
Questo mondo
E le foreste e i boschi li trovavi solo lì
Lì nei suoi occhi
E da nessun’altra parte
sulle quali aveva camminato, instancabile
Le foreste nelle quali aveva avuto paura, anche solo per un attimo
I boschi
I boschi che conosceva bene, i boschi di cui si fidava
Quei occhi avevano tutto
Avevano tutto e avevano niente, vuoti, vuoti come pochi
Vuoti come chi ha vissuto troppo
O troppo poco
Vuoti come chi è stanco
Ma stanco di tutto e tutti
Tutte le foreste
Tutti i boschi, i prati, le radure
Racchiusi in due iridi
E se guardavi bene, in primavera
Ci vedevi pure i fiori
A volte belli a volte morti
Ma li vedevi
Ed era fantastico vedere i fiori in mezzo a tutta quella paura
Quella paura che ti svuota l’anima
La paura del mondo e delle persone
Perché chi ha visto cosa c’è fuori ha paura
Se vedi
Se vedi cosa c’è fuori non puoi che aver paura
Ma quei occhi
I suoi occhi
Dicevano
Dicevano che lui era forte
E che avrebbe salvato questo mondo di paura e terrore
Questo mondo
E le foreste e i boschi li trovavi solo lì
Lì nei suoi occhi
E da nessun’altra parte