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Autore: Doroneth    24/05/2015    0 recensioni
Osservare i dettagli è la forma d'arte più complessa e silenziosa che esista.
Scrivere libera anche l'anima più introversa.
Ho deciso di raccogliere le mie riflessioni riguardanti la natura e i particolari che più mi hanno colpita in qualche capitolo; non sono una scrittrice, ma amo esporre i miei pensieri e accogliere i commenti e le critiche.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lui negli occhi aveva le foreste, i boschi, le radure
sulle quali aveva camminato, instancabile
Le foreste nelle quali aveva avuto paura, anche solo per un attimo
I boschi
I boschi che conosceva bene, i boschi di cui si fidava
 
Quei occhi avevano tutto
Avevano tutto e avevano niente, vuoti, vuoti come pochi
Vuoti come chi ha vissuto troppo
O troppo poco
Vuoti come chi è stanco
Ma stanco di tutto e tutti
 
Tutte le foreste 
Tutti i boschi, i prati, le radure
Racchiusi in due iridi
 
E se guardavi bene, in primavera
Ci vedevi pure i fiori
A volte belli a volte morti
Ma li vedevi
Ed era fantastico vedere i fiori in mezzo a tutta quella paura
Quella paura che ti svuota l’anima
 
La paura del mondo e delle persone
Perché chi ha visto cosa c’è fuori ha paura
Se vedi
Se vedi cosa c’è fuori non puoi che aver paura
 
Ma quei occhi
I suoi occhi
Dicevano
Dicevano che lui era forte
E che avrebbe salvato questo mondo di paura e terrore
Questo mondo
 
E le foreste e i boschi li trovavi solo lì
Lì nei suoi occhi
E da nessun’altra parte
   
 
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