25/05/2015
3 recensioniCamelot: scene di vita quotidiana.
《Merlino!》
Di solito inizia così, con un richiamo fra l’infuriato e lo stizzito, un richiamo che si espande fra le mura spesse del castello, che raggiunge gli abitanti di Camelot come un soffio di vento: nessuno si scompone, è semplice routine.
Inizia così e poi c’è solamente il Re che sfreccia fra quei lunghi corridoi alla ricerca del suo servo, di quella testa vuota che ogni minuto si dimentica di avere delle cose da fare, perché la sua armatura non è lucidata e il suo pranzo non è sul tavolo, la sua stanza è un totale disastro, e lui dovrebbe essere ad allenarsi con i cavalieri, a occuparsi di altre cose, a fare il Re, ma molla tutto e lo cerca: questa volta lo sgriderà per bene, tutto il resto è secondario.
《Merlino! Aspetta che ti trovi, poi…》
E la frase si spezza in uno strano ringhio roco, quasi in aspettativa, in attesa del momento in cui l’avrebbe affrontato, per sgridarlo occhi negli occhi e magari trascinarselo dietro per controllarlo.
Ma entra come un tornado nella stanza e lui non c’è, al suo posto il buon vecchio Gaius gli rivolge lo sguardo più allibito della giornata, col suo solito sopracciglio inarcato, e scommette che se potesse – se lui non fosse il Re – alzerebbe gli occhi al cielo, di fronte a questa scenetta ripetitiva, ma che può farci lui se quel damerino non è mai dove dovrebbe essere.
《Sire?》
Domanda come ogni volta, pur sapendo già il perché della sua presenza per niente inattesa.
Artù si guarda intorno – come sicuro che l’altro si stia nascondendo lì da qualche parte – storce un po’ la bocca, controlla dietro la porta, si passa una mano nei capelli dorati e scuote la testa un po’ imbarazzato.
《Merlino? Fammi indovinare…》
Gaius lo fissa in silenzio, le mani bloccate a mezz’aria, interrotto nel bel mezzo della preparazione di un rimedio, in attesa della fine vicina di questo curioso habitué, e Artù alza gli occhi al cielo, preparandosi a fare dietrofrónt.
《È alla taverna , vero?》sbuffa sonoramente 《certo che è alla taverna》
E detto ciò, come è arrivato se la svigna di nuovo, sparendo in un secondo e sbattendosi dietro la porta, pronto a fare irruzione alla taverna, caricarsi il servo in spalla e trascinarlo via.
Ehilà ^^ Non mi giudicate pls.
Beh, l'ho scritta stamani con il maledetto tablet e non riuscivo a pubblicarla, poi oggi pomeriggio ho dovuto affrontare per la settordicesima volta la fine di Merlin sul 6...
Ho perso l'ennesima parte di me. Mm.
Ma... Viva il masochismo: non riesco mai a non guardarla quella maledetta puntata, che posso farci!
Comunque... è una stupidaggine scritta così, tanto per pensare ad altro.
Vabbé, non mi esprimo, fatemi sapere cosa ne pensate se ne avete voglia!
Lawlietismine