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Autore: xingchan    26/05/2015    12 recensioni
“Tauriel osserva attonita quella che dev’essere una regola di chissà quale materia scolastica, scritta su una lavagnetta. Le guance arrossate, le lacrime agli occhi, passa e ripassa su quelle parole che escludono totalmente la sua presenza da qualsiasi opera di Tolkien. Eppure era lì quando Kili si ferì con una freccia, quando lo curò a casa di Bard, quando puntò una freccia in direzione del regale faccino di Thranduil, quando lui la bandì da Bosco Atro, quando Legolas nel frattempo le sbavava dietro come un allupato - ‘naggia a lui! Deve stare al suo posto, deve stare – e schiumava di gelosia, quando Kili morì per salvarla...”
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fili, Kili, Legolas, Tauriel
Note: Movieverse, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Teorema di Tauriel

 

 

Teorema ideato e comprovato esclusivamente dal professor Peter Jackson, che lo dimostrò per assurdo basandosi sullo svolgimento de “Lo Hobbit” di John Ronald Reuel Tolkien, dividendo il suddetto romanzo in tre parti, scomponendo e assemblando, e assommandovi un personaggio, assieme ad altri dimostrati in altre sedi, non esistente in nessuna della suddetta opera.

La dimostrazione dell’inesistenza di detto personaggio che risponde, ma non può rispondere, al nome di Tauriel è la seguente.

Se un personaggio, assommato a tutti gli altri già preesistenti e allo sviluppo stesso della trama da’ per risultato uno che non esiste nel libro ed è provato per pura intuizione che non necessita di nulla se non a tirare un paio di frecce, quel personaggio non esiste.

 

Tauriel osserva attonita quella che dev’essere una regola di chissà quale materia scolastica, scritta su una lavagnetta. Le guance arrossate, le lacrime agli occhi, passa e ripassa su quelle parole che escludono totalmente la sua presenza da qualsiasi opera di Tolkien. Eppure era lì quando Kili si ferì con una freccia, quando lo curò a casa di Bard, quando puntò una freccia in direzione del regale faccino di Thranduil, quando lui la bandì da Bosco Atro, quando Legolas nel frattempo le sbavava dietro come un allupato - ‘naggia a lui! Deve stare al suo posto, deve stare – e schiumava di gelosia,  quando Kili morì per salvarla...

“Ma Legolas, perché lì c’è scritta una cosa tanto orribile su di me?”

“Perché è vera” risponde Legolas con noncuranza. “E non è orribile. La verità fa male, tutto qui.”

Tauriel si gira, sconvolta. Ora non le pare più così allupato. Anzi, non la sta neanche guardando. Si sta limando le unghie in tutta tranquillità come ha sempre fatto. In altri tempi l’avrebbe fissata fino a farsi venire la congiuntivite.

“Ma io sono qui! E sono stata con te, quando imperversava la Battaglia dei Cinque Eserciti!”

Il principe di Bosco Atro si ferma, scruta le sue unghie in cerca di una qualche imperfezione, non ne trova, esulta, ci soffia sopra, e finalmente si degna di guardarla. Tauriel si aspetta che i suoi occhi azzurri brillino con un’intensità tale da riuscire a farle cambiare idea sul suo conto, ma non è così. Semmai, la guarda come se stesse osservando un’estranea per la prima volta.

“Ma tu chi sei?”

Va bene, ora è troppo. Non può elficamente credere che Legolas possa negare la sua presenza! Proprio lui, che fino a poco tempo prima disobbediva a suo padre per continuare spudoratamente a correrle dietro peggio di un troll pronto a divorarla!

Se ci fosse Kili saprebbe che lei è lì, reale, e che poco importa se non è presente in un libro!

Ma eccolo! Kili avanza con un’andatura claudicante e il sonno negli occhi, come se si fosse alzato da poco tempo. Sbadiglia. Si stroppiccia gli occhi. Sbadiglia di nuovo. Si gratta la testa e apparentemente a nessuno in particolare chiede una tazza di caffè. O di tè. Non è schizzinoso, il suo ammmorreeehh!

“Kili, meno male che sei qui!” esclama. Corre ad abbracciarlo, così felice che neanche si chiede come mai è ancora vivo; e il povero Nano preso alla sprovvista non reagisce se non con un’occhiata interrogativa a Legolas, il quale fa spallucce.

“Scusa, signorina Elfo. Ci conosciamo?”

“Sì, Kili caro!” annaspa lei dopo un attimo di smarrimento, cercando di essere convincente. “Ci innamorammo durante il tuo viaggio con la Compagnia di Thorin Scudodiquercia verso Erebor! Mi hai anche fatto dono della preziosissima pietra di tua madre!”

Confuso, Kili fruga nelle sue tasche, e con palese sollievo tira fuori la pietra con su incise le rune.

“Credevo di averla persa quando mi sono ubriacato a casa di Bilbo!” ridacchia, ricordando la bella serata. “Ad ogni modo, non ti conosco. Mi dispiace. Dovresti chiedere a Gandalf: lui conosce tutti. Allora, arriva ‘sto caffè?”

Gandalf! E ora dove lo va a cercare, Gandalf? Quel vecchio è sempre in giro, cercare lui è come cercare una freccia in un’immensa faretra! Sente che a momenti scoppierà a piangere.

“Sì, sì! Arriva, arriva!”

Fili compare dietro il fratello, con una moka gigantesca in una mano e una tazza nell’altra. Dev’essersi alzato prima di Kili, ma sembra stia peggio di lui. Kili prende la tazza riconoscente e sorseggia piano, mentre si allontana del tutto indifferente da Tauriel. Ma l’Elfa non si lascia vincere. Ha ancora una possibilità per essere riconosciuta: Fili.

“Fili, il mio futuro cognatino!”

“Eh?!”

Più stralunato che mai, Fili la osserva sforzandosi di riconoscere in lei una delle millemila fidanzate, vere e presunte, con cui suo fratello è stato. Ma niente. Perfino fra quelle senza barba.

“Ricordi chi sono? Sono Tauriel, la bella che ha rubato il cuore a Kili!”

“Chiedi a mio fratello. È lui che conosce gente a destra e a manca, non io.”

“Ho capito!” strilla Tauriel esasperata. “Vi siete messi d’accordo per farmi questo stupido scherzo!”

“Senti,” comincia Legolas prendendola per le spalle “perché non vai a farti una camomilla con una foglia di athelas, eh? È il mio metodo personale, ti assicuro che funziona! È evidente che stai male, e hai bisogno di rilassarti.”

“Io sto benissimo!” sbotta Tauriel, sull’orlo di una crisi di nervi - e d’identità. “Siete voi che non vi ricordate un accidente!”

Ma nessuno l’ascolta più.

“Che fate stasera?” chiede Kili, continuando a bere il suo caffè.

“Oh, Legolas vorrebbe andare al concerto del Fosso di Helm. Il suo amico Gimli è nell’orchestra. Suona il corno! Non lo sapevo, sai?” dice Fili tutto eccitato.

Tauriel non ce la fa più. Scappa via piangendo, mentre gli altri, ignari di tutto, continuano la loro conversazione.

“Dici che possiamo andare a vedere le prove?” chiede Kili.

“No, lascia stare. Gimli potrebbe arrabbiarsi. Piuttosto, rimettiamo un po’ d’ordine qua dentro, così stasera usciamo prima per una birra.”

“Va bene. E questo? Serve a qualcuno?” domanda Fili indicando la lavagna.

“No,” risponde Legolas “cancella pure.”

 

 

 

 

 

 

NDA

Questa è un’idea vecchia che leila91 conosce, anche se solo in parte. Ahahahah non fare quella faccia. Te l’avevo detto che l’avrei tirato fuori! xD

Non voglio in nessun modo offendere i fan di Tauriel, sia chiaro. Personalmente trovo che sarebbe stato un personaggio gradevole e interessante, se non avessero stravolto gran parte della trama in quel modo. Ma apprezzo lo stesso il lavoro di PJ! xD

Lanciatemi addosso qualsiasi cosa, basta che non faccia male! :P

   
 
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