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Autore: VerdeMenta    27/05/2015    3 recensioni
La ribellione dei distretti era stata repressa nel sangue.
Decine di innocenti erano morti per la libertà. Libertà che non avevano ottenuto.
E ora Capitol City deve punire i ribelli, deve spegnere per sempre la loro voglia di combattere. E cosa può essere meglio di un combattimento mortale in cui i distretti stessi si fronteggeranno?
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Dal testo:
"Il vincitore riceverà denaro, e la fama lo seguirà dovunque andrà, pensi davvero che gli abitanti del distretto uno e del distretto due si tireranno indietro, e, in ogni caso, non ci potremo rifiutare, loro hanno vinto, sono più forti e ci controllano"
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"Pensi di potermi minacciare tu sei sol--" la pressione che la ragazza del tredici stava esercitando sul collo della Capitolina si fece più forte.
"Penso proprio di sì" sibilò, direttamente nell'orecchio della donna. "E adesso lascia che ti spieghi il secondo punto, lo stupido regolamento che avete inventato per questi giochi prevede che tu ci accompagni fino al nostro ingresso nell'arena, ma lascia che ti dica una cosa: prova a rivolgermi ancora la parola e ti taglierò la lingua nel sonno" disse, per poi lasciarla andare e alzarsi.
"E questa è una minaccia!"
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Altri tributi, Vincitori Edizioni Passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Lilith aprì improvvisamente gli occhi, puntandoli in quelli color ghiaccio del fratello, che la fissava, seduto accanto a lei sul letto.
"Mamma ha ragione, sei diventata una guerriera, proprio come il papà" il ragazzo le accarezzò una guancia con il dorso della mano "Sei così bella e forte, vorrei somigliarti almeno un po'" aggiunse il giovane, sorridendo.
"Che succede Ray, perché sei venuto qui a quest'ora tarda della notte?" lo sguardo di Lilith era serio, fisso negli occhi del gemello.
"Hanno emesso il loro verdetto, per punire i distretti per la loro ribellione..." il sorriso che fino a quel momento aveva incurvato le labbra del ragazzo si spense. Come poteva darle una simile notizia? Come poteva dire alla sua sorellina che Capitol City aveva deciso di mandare, annualmente, un ragazzo e una ragazza da ogni distretto a morire?
"Cosa hanno scelto?" sussurró Lilith, poteva leggere negli occhi del fratello la sua preoccupazione, quasi palpabile, che le struggeva il cuore.
"Ogni anno una giovane donna è un giovane uomo da ogni distretto saranno scelti per partecipare a dei giochi... uno solo sarà il vincitore"
"Venticinque tributi moriranno per il divertimento di Capitol City?!" esclamò stupefatta la ragazza, coprendosi gli occhi argentati con le mani.
"Ventitré" la corresse Ray "Ventitré, Lil, ora il distretto tredici non esiste più" aggiunse, con un sospiro. Il volto già pallido di Lilith si fece cinereo, la bocca aperta in un'espressione distrutta, ma, allo stesso tempo, determinata.
"Come possono pensare che lo faremo, che combatteremo gli uni contro gli altri?" domandò, disgustata dall'idea che qualcuno potesse anche solo pensarlo.
"Il vincitore riceverà denaro e la fama lo seguirà dovunque andrà, pensi davvero che gli abitanti del distretto uno e del distretto due si tireranno indietro, e, in ogni caso, non ci potremo rifiutare, loro hanno vinto, sono più forti e ci controllano" Ray sospirò, ancora, spostando una ciocca di capelli color cioccolato che gli era ricaduta sugli occhi.
"Ray..." la voce della giovane si ruppe in un singhiozzo "Tutto quello per cui nostro padre ha combattuto, tutto quello che ha fatto per il distretto tredici..."
"Ora basta! Il tredici non esiste più, vuoi capirlo!" esclamò lui, ma, quando vide lo sguardo ferito della gemella la sua rabbia si smontò di colpo e lui si accorse di ciò che aveva davvero detto. Da quando erano stati costretti ad abbandonare il loro distretto e rifugiarsi nel quattro non c'era stato giorno in cui Lilith non avesse affogato le proprie lacrime nel cuscino, non un giorno in cui la ragazza avesse dimenticato il dolore della perdita della casa, degli amici e, soprattutto, del padre. E ora come poteva essere tanto insensibile da ricordarle ciò che aveva perso?
"Scusa..." Ray le posò una mano su una guancia, addolorato.
"Non possono farlo davvero..."
"L'hanno già fatto, la prima edizione sarà tra tre giorni, una donna da Capitol City verrà qui per estrarre il nome del giovane uomo e della giovane donna che parteciperanno agli 'Hunger Games'"
"Cosa intendi per giovane?" domandò la ragazza, asciugandosi una lacrima solitaria che le bagnava la pelle candida del volto.
"Tutti i ragazzi di età compresa tra i dodici e i diciotto anni" rispose, e, con un tuffo al cuore, Lilith si ricordò di aver diciassette anni, e come lei suo fratello.




Trinity__(autrice impazzita e altamente masochista)
Nonostante io abbia in corso un'interattiva e una long non mi scoraggio!
Da quando ho iniziato a scrivere questa storia ho accantonato le altre perché... perché... boh, sono pazza!
In conclusione spero che la storia vi sia piaciuta, le recensioni sono ben gradite :))
P.S. lo so che è corto ma posterò prestissimissimo il seguito, se a qualcuno interesserà la storia (lol)....

Trinity__
   
 
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