Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Penguimms    27/05/2015    7 recensioni
"Ti ferirai più di quello che sei già."
"Lo so. Ferirsi per le persone per cui vale la pena è giusto. E lui ne vale, eccome se ne vale."
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Robert, stai zitto." bofonchiò Mike, chiamando il biondo con il suo secondo nome. 
"Robert suona come un nome da nonno Mike, ti prego." la sua risata cristallina mi riempì la testa, inebriandomi come quando respiri aria fresca.
"Oh, scusami tanto." si sedette vicino a Mike, esattamente davanti a me. "Sono Luke, piacere." mi sorrise, porgendomi la sua grande mano.
"Lilith, piacere mio." attaccai velocemente cervello e bocca, per non aprirla per dire cose insensate, tipo 'Acqua, cane, palloncino, uh!" perchè a sentire la sua risata mi veniva davvero da dirgli così.
"Ti abbiamo cercata dappertutto, tu non sai la sfida che si è aperta." ridacchiò, scrutando bene quello che Mike stava sgranocchiando.
"Beh, se intendi quella dei marshmallow, ne sono al corrente." abbozzai un sorriso, mentre potevo vedere di striscio Ash annuire divertito.
"Ebbene si, l'ho portata come prova ragazzi. Coraggio, tirate fuori i miei marshmallow, stronzetti." li minacciò, facendomi ridere appena. "Ho vinto." scandii bene le lettere, mentre osservavo Mike roteare gli occhi verdi al cielo. Sentivo il cuore battere rumorosamente contro lo sterno, e questo solo quando avevo davanti Luke. Perchè Luke Hemmings è capace di farti questo e altro, eccome. Quando si mordicchia il piercing, ritieniti spacciato in partenza, perchè diventerà pura droga per te. Vi erano tante altre cose, che molto probabilmente riterrete noiose, e quindi che evito di elencare come una maniaca stalker, cosa che non sono, no no.
"Oggi al solito parco, quindi? Ci conto eh." ridacchiò Calum, riportandomi alla realtà.
"Perchè no? Potrei anche passare a prendere la tinta dopo, quindi si. Io vengo." sorrise compiaciuto Mike.
"Ti prego, rosa no." implorò Luke, facendomi sorridere timidamente. Anche se magari non si notava, stavo attenta ad ogni sua piccola mossa, soprattutto quella delle mani. Potrà sembrare strano, maniacale, ma i movimenti che lui faceva con le mani, erano estremamente attraenti, e non scherzo. Mi affascinavano troppo.
"Oh si, rosa si. Vero Lilith?" il biondo\moro mi lanciò un'occhiata enignmatica, sorridendo da un lato.
"No, Lilith sta dalla mia parte. Vero?" scattò il biondo, facendomi l'occhiolino.
"Amico, mettiti in fila. C'ero prima io, e la ragazza ha detto che rosa è bellissimo." lo riprese altezzosamente Mike, facendo ridere tutti.
"Beh, anche solo per provare, no?" mi strinsi tra le spalle, mordicchiandomi il labbro inferiore.
"Sapete una cosa?" continuò Luke, sospirando. "Credo che Lilith abbia ragione. Vediamo come starà il nostro Gordon con lo zucchero filato sui capelli, poi li farà verdi." continuò, facendo anche continuare le risate.
"Ci sto, vada per lo zucchero filato allora." rise anche Mike, battendo il cinque a Luke. Non potei che sorridere teneramente, il loro era un gruppo davvero strano, strano ma bello. "Ma non chiamarmi Gordon." puntò il dito.
"Mi son dovuto sdebitare per prima, siamo pari." ridacchiò, tirandosi il piercing tra i denti. Oh Gesù, aiutami tu. Sentii il cuore fare un balzo in petto, come a voler correre dal ragazzo che avevo davanti e baciarlo. Mandai in gola l'emozione e l'eccitazione che avevo alla sola vista di Luke, per poi notare che Ash si era alzato.
"Bene, dovremmo andare." annunciò, stiracchiandosi. Fui un po' triste, lo ammetto, anche perchè stavo cominciando a prenderci gusto a sentire i loro discorsi. "Quindi ci troviamo alle tre al parco, giusto Lilith?" domandò poi. Camminavamo tranquilli per i corridoi, pieni di studenti che chiaccheravano serenamente tra loro.
"Oh no, non voglio intromettermi assolutamente, ci vediamo domani a sc.."
"Cosa?!" gracchiò Mike, piazzandosi davanti a me. "Tu vieni, anche perchè dopo andiamo a prendere la tinta per Cliff!" esultò quasi, facendomi ridere.
"Se non disturbo, allora va bene." dissi timidamente, cercando di non ridere quando Calum esultò, battendo il cinque a Mike.

Uscii da scuola, sistemandomi meglio la cartella sulle spalle, e dopo aver salutato Wendy mi diressi verso il grande cancello, che portava all'uscita dell'edificio. Se ripensavo a quello che avevo vissuto, in mensa, ancora non ci credevo. Erano tutti così simpatici, ero davvero intenzionata a diventare loro amica, perchè anche se solo per mezz'ora, sono riusciti a farmi dimenticare i problemi, il problema. Ma non volevo assolutamente ferirli, cosa che sarebbe sicuramente accaduta, e per questo, quello stesso pomeriggio avrei parlato con loro.
"Lilith!" mi bloccai immediatamente nel sentire la sua voce urlare il mio nome. Sentii il sangue interrompere il suo flusso nelle vene, il cuore smise di pompare e i polmoni tennero quanto più ossigeno potevano dentro a loro.
"Luke?" mi voltai, deglutendo a vuoto. Osservai la sua alta e possente figura venire verso di me, a corse.
"Il biondino di oggi, ricordi?" ridacchiò, avvicinandosi sempre di più. Chi non si ricorda di te? Io men che meno.
"Uhm, si, l'amico di Ashton, giusto?" finsi. Avrebbero dovuto darmi l'Oscar, perchè il ragazzo annuì, abbozzando un lieve sorriso.
"Senti, scusa se arrivo qui così, ma i ragazzi hanno proposto di andare a prendere un panino e fermarci direttamente al parco per mangiare qualcosa, sono davvero dei pozzi senza fondo." spiegò, sistemandosi il ciuffo con le dita. L'avevo visto fare quel gesto tante, tantissime volte, ma da una distanza così minima, era ancora più bello. "Sono andati da McDonald's a ordinare, e così hanno mandato me a chiederti se potevi e volevi unirti a noi, e soprattutto per farti vedere dov'è il parco." ridacchiò, cacciandosi le mani nelle tasche degli skinny neri. Il cuore batteva sempre più forte contro le costole, picchiando fastidiosamente nel petto.
"Non è brutta come idea, chiamo mia mamma." abbozzai un piccolo sorriso, cacciando fuori dalle tasche dei jeans il telefono. Composi velocemente il suo numero, e dopo due squilli rispose.
-Pronto?- sentii, dall'altra parte della cornetta.
"Ciao mamma, vol-"
-Oddio tesoro, è successo qualcosa?-
"Sto bene, stai tranquilla." dissi ridacchiando, probabilmente contagiando anche Luke, che sorrise divertito. "Ascolta, volevo dirti che oggi sono fuori." abbassai lo sguardo, calciando distrattamente un sassolino che vi era a terra.
-Ne sei sicura?- la sentii abbastanza dubbiosa. -E con chi, scusa?-
"Si, sono con amici.." dissi vaga, sperando di sorvolare l'argomento.
-Ne parliamo quando torni, ti aspetto per cena.- sospirò, dopo pochi secondi di silenzio.
"Okay, grazie. Ciao mamma." staccai, riponendo il telefono nelle tasche. Gli occhi azzurri di Luke guizzarono a me. Potevo davvero stare ore e ore a guardarci dentro, avrei anche pagato per farlo. Erano così intensi, così cristallini, che più li guardavi più ci vedevi più particolari. Le pagliuzze più chiare, ad esempio.
"Scusami tanto, ma mia ma-"
"Tranquilla, anche mia mamma fa così. E' una specie di iper-protettività, la sua." mi interruppe, sorridendo tranquillo. "Allora, ehm.. Andiamo?"
"Si, certo." ci dirigemmo verso il cancello, e dopo aver detto a Luke quello che volevo da McDonald's calò il silenzio. Vi era solo il rumore delle macchine che passavano accanto a noi, per le strade affollate della città. Osservavo le mie Vans grigie, che più interessanti di così non erano mai state. Solo la sua vicinanza mi faceva venire i brividi, il cuore non cessava di sbattere contro il mio petto. Stai calma, mi ripetevo. Va tutto bene, diceva la vocina nella mia testa.
"Sai, mi piacciono i tuoi capelli." ruppe il silenzio, facendomi alzare di scatto la testa. Per poco non mi strozzai con la poca saliva che avevo in bocca. Un colpo più forte del cuore mi fece stare indietro con il fiato.
"Oh, ehm.." sentii il sangue affluirmi in viso. "Grazie." abbozzai un sorriso, anche se lui teneva lo sguardo fisso alla strada davanti a noi.
"Michael una volta mi ha fatto le punte viola.. No, lilla, erano lilla." ridacchiò, scuotendo il capo. "Il bello è che sulla scatola c'era scritto che era tinta per farsi i capelli arancioni, cosa davvero inutile secondo me, insomma.. Chi mai si tinge i capelli di arancione?" abbassò il volto, incontrando i miei occhi azzurri intenti a fissarlo. Vederlo felice e divertito era una gioia e un dolore per me. Amavo Luke, ormai l'avevo capito anche io. Ma la consapevolezza di avercelo a fianco, ma non potergli confessare i miei sentimenti faceva male. Era come se un uomo che non mangia da settimane si trovasse a fianco di una pizza enorme, ma non potesse prenderla. Ecco come mi sentivo. Io l'uomo affamato. Lui la pizza gigante. "Mi sono fatto convincere da Michael, ma probabilmente qualcosa è andato storto." si passò le dita nel ciuffo, era una specie di mania.
"Sarei curiosa di vederti con i capelli colorati." mi lasciai sfuggire una piccola risata. Non appena mi guardò divertito, mi portai una mano davanti alla bocca, davvero imbarazzata per aver dato voce ai miei pensieri.
"Se Michael mi convince ancora, ha detto che vuole provare a farmi le punte del ciuffo rosse." scosse la testa, mentre rideva. "Quindi mi vedrai presto." continuò. "Siamo arrivati." annunciò svoltando in un grande viale, costeggiato da alberi alti e secolari. Ci dirigemmo verso i tre ragazzi, già seduti su una coperta davvero grande.
"Lilith!" urlò Ashton, non appena mi vide. Un grande sorriso aleggiò sul suo volto, e poco dopo anche su quello di Calum e Michael.
"C'è una novità." balzò in piedi Michael, raggiungendomi al bordo della coperta. "Se convinciamo Luke, gli faccio le punte del ciuffo rosse!" strillò, come una ragazzina in preda alle sue prime cotte. Lanciai uno sguardo a Luke, che si limitò a stringersi nelle spalle, mentre sorrideva.
"Ce la faremo, ma con Lilith sarà ancora più facile." disse Calum, facendomi un occhiolino. Mi sedetti in parte a quest'ultimo, cominciando a mangiare le mie patatine.

"Rosa confetto o rosa shocking?" il dubbio era questo, da più o meno dieci minuti. Gli occhi verdi di Michael restavano sui due tubetti di tinta. Li soppesava, osservava, ipotizzava il colore che avrebbero avuto sui suoi capelli.
"Falli rosa shocking, no?" proposi, dopo pochi secondi di silenzio.
"Anche a me piace di più. Confetto sarebbe il colore dello zucchero filato." sembrò ragionarci per un paio di attimi.
"Te l'ho detto che sarebbero usciti di quel colore." si intromise Luke, arrivando alle spalle dell'amico, davanti a me.
"Zitto tu." bofonchiò, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. Ridacchiai divertita a quella scena, quando il rumore del campanellino posto sopra alla porta ci informava che qualcuno era appena entrato.
"Michael!" il biondo arrivò una pacca sullo stomaco all'amico, sussurrando emozionato il suo nome. 
"Ancora Luke?" quando sentii queste parole da Michael, mi voltai verso l'ingresso. Mancò un battito al mio cuore. Poi un altro.
E un altro ancora.


And I'm going bakc to 505, if it's 7 hours flight or 45 minutes driveeee
L'amore per questa band è infinita, aw.
Salve a tutte, bellezze della zia (?)
Finalmente vediamo Luke, eh? Ma il finale ci lascia un po' così, ahi ahi ahi..
Ringrazio di cuore tutte coloro che hanno recensito, nuove e 'vecchie', è sempre una grande gioia leggere i vostri pareri e pensieri, di nuovo grazie. (Dico Grazie troppo spesso, ewh.)
Passando a noi, come dicevo sopra, è pazzesco: due capitoli e 15 recensioni, oddio**
Se vi è piaciuto il capitolo me la lasciate una recensione? Mi farebbe ancora più felice, aw.
Intanto corro a rispondere a tutte voi, ci vediamo prestissimo :*
Giorgia,xx


  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Penguimms