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Autore: Out_Ofocus    27/05/2015    9 recensioni
Lo si vede sempre succedere nei film, due migliori amici, che piano piano si innamorano l’uno dell’altro. Ma quante volte accade nella vita reale? La maggior parte delle volte, uno non ricambia ciò che prova l’altro, e l’amicizia lentamente ne risente. E’ una cosa che succede più spesso di quante volte lo si veda effettivamente succedere nei libri o nei film.
Tante volte invece si ha la persona giusta proprio davanti agli occhi, ma siamo troppo ciechi per rendercene conto, fino a quando un bel giorno qualcosa cambia e ci ritroviamo a pensare: “Sei qua, ti ho cercato ovunque e tu sei sempre stato qua.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Colonna Sonora:   The Cab - Endlessly

Capitolo Diciassette
 
Calum entrò in casa ancora con il fiatone, aveva preso l’abitudine di andare a correre la sera prima di cena, gli serviva come valvola di sfogo, e quella sera non aveva fatto eccezione. Ashton lo aveva avvertito che aveva consegnato la lettera, e sapeva che era solo questione di tempo prima che Ellie si facesse viva, e la cosa lo innervosiva. Aprì il frigo, afferrando una bottiglietta d’acqua e poi si avviò al piano di sopra per farsi una meritata doccia.
- Ehi. – Mali gli sorrise, quando si trovarono a metà scale. – Mamma e papà non ci sono a cena stasera, e io sto uscendo, ti arrangi? –
- Si, non morirò di fame. – sorrise guardandola.
- Ci vediamo domani. –
- A domani. – la guardò scendere i rimanenti scalini e poi entrò in camera sua, già sfilandosi la maglietta.
Camera del ragazzo era un completo disastro, aveva vestiti sparsi ovunque, il basso e la chitarra erano su due piedistalli ai piedi del letto matrimoniale appoggiato alla parete, l’armadio era, come sempre, aperto e sembrava esserci esplosa una bomba dentro. La madre lo rimproverava sempre per le condizioni della stanza, ma lui regolarmente se ne fregava.
- Ehi. – Calum si voltò, quando sentì la voce femminile, riconosceva quella voce, era impossibile non farlo. Ellie era seduta sul suo letto e sembrava leggermente a disagio.
- Sei impazzita? – chiese portandosi una mano al petto. – Da quanto sei lì? – chiese senza sapere bene come comportarsi.
- Una decina di minuti, mi ha fatta entrare Mali, ho pensato non fosse un problema aspettarti qua. –
- No, tranquilla … nessun problema. – sorrise, contento di vederla lì, era passato solo due giorni, ma gli era mancata. – Come … come stai? –
- Sono stata meglio … ma non sono qua per sentirti chiedere come sto. – disse schietta lei, era nervosa, Calum se ne accorse, parlava velocemente e le succedeva solo quando era nervosa o agitata. – Sono ancora arrabbiata con te … -
- Io … penso tu ne abbia tutte le ragioni. –
- Ok, adesso io parlerò e tu ascolterai senza interrompere. – Calum si limitò ad annuire. – Sono arrabbiata con te, perché non avevi nessun diritto di reagire in quel modo ne di trattarmi in quel modo. – si alzò, estraendo la lettera della tasca posteriore dei jeans. – Ma … sei innamorato di me? – chiese guardandolo. Calum si sentì mancare il respiro, e se lei non avesse ricambiato? Se si fosse messo in gioco per niente? Se avesse perso la sua migliore amica? – Sai … quando avevo quindi anni e tu uscivi con quella ragazza … nemmeno ricordo come si chiamava … -
- Robyn. – disse Calum mettendosi a sedere sul letto, guardandola fare lo stesso. Non poteva dimenticarsi di Robin, era stata la sua prima e vera ragazza e adesso si rendeva conto che forse non era stata la ragazza giusta per lui.
- Ti ricordi come mi odiava? – guardò Calum annuire e andò avanti. – Mi odiava così tanto perché mi aveva sentito confessare a Luke che in realtà io ero cotta di te. – era la prima volta che lo diceva a qualcuno che non fosse Luke, era la prima volta in tutti quegli anni di amicizia che confessava a Calum quello che realmente provava per lui. – Sono stata innamorata di te per così tanto tempo che era diventato qualcosa con cui avevo imparato a convivere. – inghiottì rumorosamente, cercando di calmarsi, nonostante sapesse quello che Calum provava per lei e che quindi non avesse motivi per temere un rigetto, era comunque terrorizzata di dire quello che sentiva per il suo migliore amico. – Ero sempre stata convinta di tenere a te e di aver bisogno di te più di quanto tu ne avessi di me, e la cosa … la cosa mi terrorizzava. – Calum la guardava rapito dalle parole della ragazza, sorrise dolcemente allungando una mano e intrecciandola con quella di Ellie, cercando di calmarla. -Nessuno dei ragazzi con cui sono stata … nessuno reggeva il paragone con te. Math … è stato il mio primo vero ragazzo, e le cose erano poco serie, insomma avevo sedici anni, poi c’è stato Kyle, e all’inizio mi piaceva davvero … ma non pensavo che le cose sarebbero durate così tanto, non pensavo che sarei riuscita a dimenticarti, e all’inizio non volevo che fosse niente di serio, perché non era giusto stare con qualcuno e in realtà pensare a qualcun altro. Ma penso di aver fatto funzionare le cose perché tu nel frattempo sembravi andare a letto con tutta la scuola, ti accorgevi di qualsiasi ragazza tranne che di me … tu mi vedi solo come la tua migliore amica, e non puoi nemmeno immaginare quanto la cosa mi facesse male, per questo sono … si per questo ho deciso che stare con Kyle e avere le mie esperienze con lui, fosse, si fosse giusto. – si fermò un attimo, guardandosi i piedi, aveva parlato velocemente e le mancava leggermente il fiato. – Poi Kyle è diventato geloso di te, perché tu improvvisamente passavi tanto tempo con me, e mi ha chiesto di scegliere fra te e lui, e come potevo scegliere lui, quando anche solo il pensiero di rinunciare a te mi terrorizza. – lo guardò, Calum la guardava rapito, non avrebbe potuto interromperla nemmeno volendo. In quel momento si rese conto quanto in quegli anni avesse dato la ragazza per scontato. – E poi Ashton … non so nemmeno come sia iniziata la cosa, cioè si lo so, ma non era una cosa seria, era uno sfogo … e sapevo che non era giusto, ma … -
- Els … - la guardò, si era reso conto di aver reagito in modo esagerato ma in quel momento si rese conto quanto quella sua reazione avesse ferito la ragazza. – Non … ho reagito male lo so … -
- Tutto questo era per dire che sono stata innamorata di te tutti questi anni, Cal. –
Cal sorrise guardandola, era così bella, ed era innamorata di lui, aveva avuto la ragazza perfetta per lui sempre lì davanti agli occhi e non se ne era mai accorto, facendola soffrire nel frattempo.
- Tu … davvero? – chiese guardandola. Ellie stava per dire qualcosa quando improvvisamente le labbra di Calum furono sulle sue. Rimase spiazzata per qualche secondo, per poi baciarlo a sua volta. Calum era ancora sudato, ma Ellie non sembrò notarlo, le labbra del ragazzo erano soffici contro quelle di lei, che sapevano di menta, grazie al burro di cacao che usava sempre. Quel contatto, Ellie aveva sognato quel contatto per anni, e adesso le sembrava tutto irreale. Calum la stava davvero baciando ed era semplicemente fantastico. Se fossero stati in un film, Ellie avrebbe sentito i fuochi d’artificio.
- Ti amo. – sorrise, staccandosi leggermente le labbra da quelle della ragazza, continuando a strofinare il suo naso con quello di lei. – Hai da fare stasera? – Ellie sorrise guardandolo e scuotendo leggermente la testa. – Passo a prenderti alle sette, ti porto fuori. –
- Un appuntamento? – chiese alzando le sopracciglia.
- Un appuntamento. –
- Sai che sono dieci alle sette? – guardò la sveglia sul comodino accanto al letto.
- Oh … - aveva ancora una mano intrecciata con quella di lei, mentre con l’altra si gratto la testa.
- Che ne dici, se … - sfiorò le proprie labbra con quelle del ragazzo, per poi vederlo sorridere. – Tu vai a farti una doccia, io ordino una pizza, e facciamo una maratona di film? –
- E il nostro appuntamento? –
- Potremmo considerarlo sempre un appuntamento. – alzò le spalle. – Sai che odio le cenette romantiche e tutta quella roba da coppiette. –
- Sei allergica alle cose romantiche. – rise guardandola. – Va bene, ci sto … ma sappi che avremo il nostro appuntamento romantico, che ti piaccia o no. – sorrise, non riusciva a smettere, gli sembrava tutto così irreale in quel momento.
- Va bene, Mister Romantico. – rise guardandolo.
- Maratona Harry Potter? –
- Vedi per questo ti amo, mi conosci troppo bene. –
- Fa strano sentirti dire che mi ami. – rise alzandosi.
- Piantala Hood. – disse arrossendo. Calum rise, entrando in bagno e aprendo la doccia. Ellie rimase a sedere sul letto del ragazzo, accarezzandosi distrattamente le labbra, non poteva ancora crederci.
 

 
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Calum si svegliò, confuso e disorientato, abbassò lo sguardo e si accorse di Ellie addormentata con la testa appoggiata alle sue gambe. Alzò lo sguardo sulla tv, la scena finale di Harry Potter e la camera dei segreti occupava lo schermo. Si erano addormentati tutti e due guardando la tv. Guardò l’ora sullo schermo del cellulare, erano le una e mezza, la casa era silenziosa, sicuramente i genitori di lui erano già tornati. Spense la tv, fermando il dvd e guardando Ellie fu indeciso se svegliarla o lasciarla dormire. Ellie si mosse, e per un secondo pensò di averla svegliata involontariamente, ma la ragazza si avvicinò solo di più a lui, facendolo sorridere. Decise così di lasciarla dormire, afferrò il cellulare della ragazza, appoggiato sul tavolino vicino al divano, e mandò un messaggio a Joe per avvisarlo che la sorella era a casa sua e che sarebbe rimasta a dormire, rispose dopo qualche secondo dicendo di non preoccuparsi e che avrebbe avvertito lui i genitori.
Calum la guardò, ancora incredulo di tutto quello che era successo in poche ore, si erano dichiarati l’uno all’altro, si erano chiariti e avevano passato la serata a mangiare pizza e a guardare Harry Potter con Ellie che recitava ogni battuta del film praticamente a memoria. Era stata una delle loro tipiche serate, pizza, schifezze e film, solo con in più i baci. Calum, le accarezzò il viso, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Poi decise di mettersi in una posizione più comoda per entrambi. Alzò delicatamente la testa della ragazza che non si scompose e continuò a dormire, si sfilò la maglietta e si stese accanto a Ellie, che automaticamente si strinse a lui. Sorrise, lasciandole un bacio tra i capelli e dopo pochi secondi si addormentò di nuovo anche lui.
 
La mattina dopo Calum si svegliò quando sentì Ellie muoversi accanto a lui. Aprì un occhio e la vide stesa accanto a lui che gli sorrideva.
- Questo divano non è abbastanza grande per tutti e tue. – biascicò, abbracciandola e stringendola a se, sentendola ridere.
- Non dovevo passare la notte qua, insomma era solo il primo appuntamento. – sorrise, lasciandogli un bacio su una guancia, quando lo vide sorridere, gli lasciò un altro bacio più vicino alle labbra. Fu Calum, accarezzandole una guancia, ad unire le sue labbra con quelle di lei. – Non mi sono ancora lavata i denti. – disse lei allontanandosi e nascondendo la testa nell’incavo del collo del ragazzo.
- Non ti facevo schizzinosa. – rise accarezzandole un braccio.
- I miei saranno preoccupati che non sono tornata. –
- Ho avvertito tuo fratello ieri sera, quando mi sono svegliato intorno alle una. –
- Oh, perfetto. –
- Andiamo a fare colazione? – chiese, quando il suo stomaco brontolò, ricordandogli di avere.
- Si sto morendo di fame. – si stiracchiò, cercando di mettersi a sedere nello spazio ristretto.
- Dove vuoi andare? –
- Oh, a me va bene anche mangiare qua. –
- No, non mi hai permesso di portarti a cena fuori ieri sera, ma stamattina ti porto fuori. –
Ellie lo guardò, mordendosi un labbro, ancora incredula di quello che era successo, quando Calum guardandola unì nuovamente le loro labbra.
- Calum? Tesoro? – la madre di Calum entrò in salotto, disturbandoli e Ellie si staccò, improvvisamente imbarazzata. – Oh, scusatemi, non volevo … non volevo interrompere. –
- Ciao mamma … - Calum si schiarì la voce, tirandosi a sedere.
- Buongiorno signora Hood. -
- Buongiorno, ragazzi. – sorrideva, a Ellie sembrò contenta. – Non volevo … disturbare. –
- Tutto a posto mamma. – Calum afferrò la maglietta da terra e se la rimise.
- Volevo solo chiederti se ti serve qualcosa dal supermercato. – Ellie nel frattempo, si sistemò la maglietta, che già corta era salita leggermente sui fianchi, si legò velocemente i capelli in una coda spettinata e si mise le scarpe, mentre Calum parlava con la madre.
 
Dieci minuti dopo erano in macchina di Calum. La musica riempiva l’abitacolo della macchina, mentre erano entrambi assorti nei propri pensieri. Calum guidava verso la spiaggia, avevano deciso di andare a fare colazione ad una nuova pasticceria che avevano aperto da poco e che Michael gli aveva raccomandato. Ellie stava osservando la strada correre fuori dal finestrino quando Calum la distrasse, intrecciando la sua mano con quella della ragazza.
– E’ tutto così irreale. –
- Cosa? – chiese senza distogliere lo sguardo dalla strada.
- Questo, io … te … noi due … - non riusciva a smettere di sorridere, era felice, aveva finalmente quello che aveva sempre desiderato.
- Infondo non cambierà molto no? – chiese portandosi le loro mani, intrecciate, alle labbra e scoccandovici un bacio. – Insomma ovviamente adesso posso baciarti quando voglio, e magari fare anche qualcos’altro che prima non avrei potuto fare. – sorrise maliziosamente.
- Vorrei … vorrei fare le cose con calma Cal, e vorrei che … si insomma voglio che sia una cosa che vogliamo davvero tutti e due. –
- Cosa intendi? –
- Non voglio rischiare di rovinare la nostra amicizia per una storia che potrebbe non funzionare. – Calum rimase leggermente sorpreso, e accostò in una piccola piazzola in modo da guardarla.
- Ehi … - le accarezzò distrattamente una mano. – Si, lo voglio, voglio stare con te, ho finalmente ammesso anche a me stesso quello che provo, non voglio che … non voglio esserti semplicemente amico Els, non potrei sopportarlo. – le accarezzò una guancia, voleva farle capire quanto fosse serio, quanto veramente lo volesse. – Ti amo, pensavo avessimo chiarito questo punto. – rise guardandola, leggermente a disagio.
- E’ solo che … se non dovesse funzionare? –
- Ellie, la gente ci scambia per una coppia da anni, quante volte abbiamo risposto ridendo “oh no siamo solo amici” … non voglio più rispondere così, voglio poterti presentare come la mia bellissima ragazza non come la mia migliore amica, e poi quante persone dicono di quanto sia perfetto stare con la propria migliore amica? – Ellie si morse un labbro e Calum le stampò un bacio a fior di labbra. – Sai già tutto quello che c’è da sapere su di me, conosci tutti i miei difetti e tutti i miei pregi, che diciamocelo superano in numero i difetti. – la sentì ridere, facendosi scappare una risata a sua volta.
- Ti amo anche io, Hoods. – lo baciò, sentendolo sorridere contro le proprie labbra. – Ma voglio davvero andarci piano. –
- Farò tutto quello che vuoi, se posso presentarti come la mia ragazza.-
Ellie annuì, guardandolo mentre metteva in moto, rimettendosi sulla strada.   

 




 
*My Space* 

Ciao bella gente! 
Come state? 
Prima cosa abbiamo un nuovo Banner, che ve ne pare?
Ed eccoci qua si sono finalmente dichiarati. Contente? 
Non sapete quando mi spiace dire che manca ormai solo UN capitolo alla fine di questa ff. Mi piange il cuore. 
Ma tranquille non sarà l'ultima volta che sentirete parlare di me (?)

Come sempre vorrei ringraziarvi come sempre per le 170 recensioni e per aver inserito la storia fra le preferite/ricordate/seguite.

Nuovo capitolo a voi e come sempre ci vediamo giovedì prossimo! :D
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione, ok? 


Come sempre, a inizio capitolo trovate quella che è indicata come "colonna Sonora" che sono le canzoni che mi ispirano mentre scrivo. 
Poi come sempre a seguire vi lascio come mi sono immaginata i vari personaggi e gli outfits della protagonista. 
Ho aggiunto un secondo link tumblr, visto che ho riniziato ad usare anche il secondo che ho, quindi se vi va seguitemi anche lì. :D



Ellie (Photo), Calum (Photo)

Ellie's outfits (Outfits)
 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

      
 

 
 
   
 
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