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Autore: KathR    28/05/2015    1 recensioni
Mi sono sempre chiesta come mai una delle mie OTP (Jenny e Nate) non sia stata presa in considerazione dagli autori nel gran finale, così eccomi qua. Che cosa succederebbe se Jenny tornasse a New York e rincontrasse Nate? E se entrambi fossero single e la fiammella che si era accesa anni prima non si fosse mai del tutto spenta?
Dal testo:
"Vi ricordate la piccola J di Brooklyn? Quella che voleva a tutti i costi diventare ciò che non era? Quella dei complotti e degli intrighi? Quella in eterna lotta con Blair Waldorf? Beh, quella Jenny non esiste più! Ho ventiquattro anni, ho un nuovo lavoro e con l’anticipo sulla mia futura collezione autunno-inverno ho pagato l’affitto di un delizioso appartamento a Park Avenue. La piccola J ha lasciato il posto a Jennifer Humphrey, donna in carriera.. Credo che questo nuovo inizio mi piaccia!"
Enjoy :)
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Jenny Humphrey/Nate Archibald
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Welcome Back.



-Ispirazione last minute!-
Dico con un sorriso a Lily ed Erik, che scendono felici le scale di casa Waldorf-Bass. Mio fratello si sposa, sono così emozionata.. Chi l’avrebbe mai detto? Quando aveva chiamato per dirmelo, qualche mese prima, non riuscivo a crederci. La sua storia con Serena era stata così travagliata e piena di alti e bassi, spesso avevano mollato, ma mai fino in fondo, e infatti, eccoci qui. Sono tornata da Londra appena due settimane fa, ho terminato il mio stage alla casa di moda e adesso Blair mi ha offerto un posto come stilista di punta della Waldorf Design. Avevo una certa ansia nel tornare a New York dopo tutto questo tempo, ne sono successe così tante negli ultimi dieci anni che avevo giurato a me stessa di non metterci più piede. Ma i “mai più” sono limitativi, soprattutto quando la futura sposa di tuo fratello ti chiede di realizzarle il vestito da sposa e la sua migliore amica, nonché proprietaria di una delle più grandi aziende di moda della città, ti offre un posto tanto prestigioso, così eccomi qua!

Sono stata lontana per cinque anni e adesso questo posto, che un tempo era casa mia, mi sembra così diverso, forse perché anche io sono diversa. Vi ricordate la piccola J di Brooklyn? Quella che voleva a tutti i costi diventare ciò che non era? Quella dei complotti e degli intrighi? Quella in eterna lotta con Blair Waldorf? Beh, quella Jenny non esiste più! Ho ventiquattro anni, ho un nuovo lavoro e con l’anticipo sulla mia futura collezione autunno-inverno ho pagato l’affitto di un delizioso appartamento a Park Avenue. La piccola J  ha lasciato il posto a Jennifer Humphrey, donna in carriera.. Credo che questo nuovo inizio mi piaccia!
Arrivo nella stanza dove Serena ha appena fatto uscire il truccatore, indossa la vestaglia di seta, l’abito da sposa è ancora sul manichino.
-Jenny!-  sorride appena mi vede, è radiosa, semplicemente bellissima.
-Ciao!- le sorrido felice, andandole incontro e abbracciandola, facendo attenzione a non strapazzarla troppo. –Sei emozionata?-
-A dire il vero, sono impaziente. Che c’è nella busta?- chiede, accennando con la testa al sacchetto che ho in mano.
-Oh, giusto! È solo un piccolo accorgimento per il vestito.- Mi guarda incuriosita, mentre mi metto a lato del manichino e comincio il mio lavoro. Dieci minuti dopo ho terminato: riprendendo appena un lato del vestito ho fatto in modo che la parte davanti sia leggermente sollevata, così da fare intravedere il tulle della gonna. In questo modo ho anche creato un gioco di drappi sul fianco sinistro che danno all’abito un effetto ancora più elegante. E’ bellissimo, uno dei miei lavori migliori fino ad ora! Serena si copre la bocca, stupita.
-Oddio, Jenny, è bellissimo..- sussurra, abbracciandomi di nuovo. Il suo affetto mi ubriaca momentaneamente.  Mi è mancato tutto questo, sono felice di essere qui.
-Beh, si va in scena!- dico, cercando di alleggerire l’atmosfera. Serena ridacchia e comincia a vestirsi.
-Sei stupenda!- esclamo guardandola, sembra una principessa, ma dopotutto, quando non lo sembra?!
-Bene, a questo punto io vado di sotto ad aspettare con ansia la tua entrata trionfale, a dopo!- Lei annuisce ed io guadagno la porta. Dovrei andare a controllare mio fratello? Ma no, può farcela, a meno che non sia rannicchiato vicino all’armadio in posizione fetale a dondolarsi.. Sorrido, scuotendo la testa, impossibile, sta per sposare la ragazza di cui è innamorato da quando aveva quindici anni, è quello che vuole ogni ragazzo, sono sicura che anche lui non vede l’ora di farlo.

Sto ancora scendendo le scale, quando noto che Chuck sta salutando un ragazzo di spalle e subito mi si gela il sangue nelle vene. E’ alto, ben piazzato, indossa un elegante completo grigio, i capelli corti perfettamente pettinati. Quando si volta, ogni mio, sebben minimo, dubbio si sgretola.. Nate..
Si, erano più di cinque anni che non lo rivedevo, da quando mi ero trasferita a Londra non lo avevo più sentito e mi ero come dimenticata della sua esistenza, semplicemente perché era più facile. Ma in quel momento, con i suoi occhi blu puntati addosso, sembrava che il tempo non fosse mai passato. Fa un sorriso e io ricambio, ha un aspetto così serio e formale, è diventato un uomo, e se possibile, è ancora più affascinante. Il pianista attacca a suonare, segno che ormai la cerimonia sta cominciando, così mi precipito al mio posto di fianco ad Erik e Nate si siede dalla parte opposta, vicino alla finestra.
Era strano, ma nelle due settimane che avevo passato a New York dal mio ritorno avevo rivisto praticamente tutti, persino Penelope (sposata ad un facoltoso imprenditore), tutti eccetto Nate.
Da mio padre e mio fratello sapevo che era molto preso dal lavoro, lo Spectator è diventato un giornale molto importante in città e si vociferava di una sua potenziale carriera politica, ma ancora niente di ufficiale. E’ diventato adulto, ha lasciato perdere le idiozie da adolescente e si è ben integrato in quella che è stata l’idea di futuro che suo nonno ha da sempre concepito per lui. Nathaniel Archibald sta diventando ciò che da sempre sarebbe dovuto diventare. Sapevo che l’avrei rivisto, ma non avevo tutta questa fretta di farlo. Ero sicura che non si sarebbe perso il matrimonio di due dei suoi migliori amici, ma da una parte speravo che qualcosa lo trattenesse, come non detto!
 
Il ricevimento è un tipico party di Lily, intimo ma allo stesso tempo molto elegante, senza contare il favoloso catering che ha ingaggiato. Dan e Serena sono meravigliosi, oggi persino mio fratello ha un che di affascinante, sarà l’effetto dell’amore. Addento il mio cupcake di pasta e verdure in modo davvero poco fine, mugolando per quanto è delizioso. Con la bocca ancora piena, mi volto in cerca di una flute di champagne, quando mi accorgo di colpo che davanti a me, in tutto il suo splendore, Nate ne tiene in mano due. Smetto di masticare e sgrano gli occhi.
-Ciao Jenny!- mi saluta, mostrando quel sorriso sghembo che non poche volte, in passato, mi ha fatto tremare le ginocchia, non che adesso siano proprio salde. Rimango un momento di sasso, devo parlare, adesso, devo far uscire qualche suono dalla mia bocca, forza Jenny, puoi farcela! Ingoio violentemente il mio boccone, promemoria: la prossima volta che vai ad una festa a cui partecipa anche il ragazzo di cui sei stata innamorata per tutto il periodo della scuola e che non rivedi da ben cinque anni, fai bocconi più piccoli.
-Ehi..- la mia voce è goffa e soffocata, non mangerò mai più ad un evento, lo giuro! Vedendomi in difficoltà, da gentiluomo quale è sempre stato, Nate mi porge una flute. Gli faccio un sorriso riconoscente, poso il piatto con dentro quel che rimane di quel maledetto cupcake e la prendo. Bevo un sorso, molto meglio!
-Quando sei tornata?-  mi chiede. Okay, quindi vuole parlare, d’accordo, posso farcela.
-Un paio di settimane fa, appena finito il mio stage, sai Serena mi ha chiesto di cucirle l’abito..-
-E’ molto bello, sei diventata molto brava!- un complimento, non è poi così male rincontrarsi.
-Grazie, tu invece? Dan dice che sei diventato un tipo tutto casa e lavoro.- lo provoco sorridendo, lui ricambia.
-Sai com’è, non avendo più l’età per i week-end di perdizione, ho dovuto trovare un’alternativa!- imita un tono depresso e disperato e subito scoppiamo a ridere. Infondo non è cambiato, ha mantenuto il suo carisma, è sempre Nate. Mi rilasso un po’, mentre continuiamo a chiacchierare. Gli racconto di Londra, di come ho passato gli ultimi cinque anni, di quanto, in confronto al mio capo inglese, Eleonor sembrasse un dolce cucciolo di dalmata. E ridiamo, ridiamo molto. Mi è mancato e soprattutto mi sono mancata io con lui, la mia scioltezza, la mia disinvoltura. Dopo aver lasciato New York, non ero per niente in pace con me stessa. Ero stata ferita e umiliata da persone a cui volevo dimostrare  qualcosa, con cui, per farlo, mi ero aperta, mostrando il più vulnerabile lato di me. Per questo avevo deciso che da quel momento in poi avrei indossato una maschera, sarei stata il più fredda e distaccata possibile. Ci ero riuscita, non che per tutto quel tempo ero stata una monaca di clausura, avevo avuto qualche storia, ma niente di serio, non riuscivo a fidarmi, quindi tutte le mie relazioni non duravano più di un paio di mesi. Ma qui con Nate mi sento tranquilla, è una strana sensazione, ma piacevole.
-Quindi lavorerai per Blair?- chiede, stupito.
-No, lavorerò CON Blair.- sottolineo –Promuoverà la mia prima collezione indipendente, dopo di che inizieremo una collaborazione.-
-Wow, Jenny, sembra che il tuo sogno si stia finalmente avverando.-
-Già..- sospiro. E’ uno strano momento, senza che me ne sia resa conto ci stiamo guardando negli occhi. E’ così intenso, è come se entrambi avessimo qualcosa da dire ma che il peso di ciò sia così grave da impedirci di farlo.
-Sono felice di rivederti..- il suo tono è cambiato, le sue parole mi travolgono, mi mettono K.O., forse anche il fatto che la sua mano stia dolcemente accarezzando il mio braccio non aiuta la mia lucidità. Sono ferma, non riesco a fare nulla, non riesco neanche a muovere le braccia che ho incrociato al petto.
-Anche io..- è il meglio che riesco a fare, dov’è la Jenny fredda e distaccata, perché è così difficile con lui?!
In quel momento il suo cellulare squilla, non ho mai amato un suono così tanto in vita mia.
-Scusami, io.. devo..-
-Tranquillo, il mondo ha bisogno di te!- trillo, forse con un po’ troppa enfasi. Okay, più o meno sono tornata in me, mantieni la calma.
Nate sorride e si allontana velocemente. Mentre parla al telefono ha lo sguardo rivolto verso l’alto, una mano nella tasca dei pantaloni. Ha un’aria così autoritaria, non ricordo di averlo mai visto così. Riaggancia, e comincia a digitare quello che sembra un messaggio. Capisco che da li a pochi secondi mi raggiungerà di nuovo, così mi volto, fingendo che la mia attenzione sia rivolta ad altro, non voglio che pensi che l’ho fissato per tutto il tempo. Prendo un nuovo sorso di champagne, quando sento alle mi spalle che Nate è tornato. Ottimo lavoro J!
-Era lo Spectator, c’è stato un grosso incendio e uno dei miei redattori dice che dobbiamo far uscire un’edizione speciale, devo mandare qualcuno sul posto e..- è agitato, sicuramente è una cosa grossa quindi non voglio che perda tempo a spiegare che succede a me.
-Oh, certo, certo, capisco.- Sorrido, facendogli capire che non sono assolutamente contrariata dal fatto che se ne vada, anche se un pochino lo sono.
-Suppongo che ci vedremo in giro..-
-Beh, lo spero..- solo dopo averlo detto me ne davvero rendo conto.. spero????? Dio, Jenny, fai funzionare il filtro cervello-bocca. Alzo lo sguardo su di lui, sul suo volto fa di nuovo capolino quel sorriso sghembo.. Nate Archibald, così mi uccidi..  
-Allora ciao.- dico di colpo, voltandogli le spalle e buttando giù tutto lo champagne che mi era rimasto,
BENTORNATA JENNY!!!!




Angolo autrice:
Si, Jenny e Nate. Personalmente li adoro e non mi piace che non sia nato mai nulla tra loro. Ecco perchè ho deciso di scrivere come, secondo me, la storia potrebbe continuare. Spero che vi piaccia e che siate in molti a seguirla, già mi appassiona molto questa storia e sarò regolare nel pubblicarla settimanalmente. vi abbraccio tutti, un bacio :*
Kath

 
  
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