Nella mia testa, ulimamente, ci sei solo tu. Finora l'ho voluto negare, ma ora non posso più. Qualcosa di anomalo sta crescendo in me. Mi hai cambiata. Sono nervosa, e tu non puoi più aiutarmi. Sono stra-stufa di autolesionarmi il cervello. Non sono nervosa, peggio. Sono solo incazzata. Con chi o con cosa non ne ho idea: forse con te, forse con gli anni, forse con le cose che ci circondano, che definiscono il nostro carattere e che ci dettano canoni che per forza dobbiamo seguire per fare bella figura con la nostra amata e aperta società, no? NO. Ora sono incazzata nera. Ma perché? Perché proprio tu? Oh tu.... Davvero. Violinista fantasmagorica, pittrice impeccabile dalla bellezza fulminante e magnetica. Wow. Tutto ció è allucinante e stomachevole allo stesso tempo. Cosa sei, una droga? Continui a farmi male e fingi di non saperlo, o forse è il mio cervello che amplifica ogni cosa, solo perché tu non parli. Non lo hai mai fatto. Complimenti, davvero. Ti auguro il massimo della fortuna. Ma che cosa sto provando? Ribrezzo e odio verso ciò che amo di più? La mia unica via di fuga? Eppure sembrava stessimo così bene: tu così dolce e amorevole nei miei confronti, ed io così timida e goffa. Ci completavamo alla perfezione. Dove non arrivava una, l'altra era sempre pronta ad aiutarla ed a sorreggerla. Tutto così bello e chiaro. Ora è tutto diverso, cupo e tagliente. Sono diversa io,sei diversa tu. Anche se ci cerchiamo a vicenda, se pensiamo di non poter fare a meno l'una dell'altra, non ci riavvicineremo mai. Perché? Perché c'è un solo, grande problema... Una parte mancante. E quella sei tu.