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Autore: marinrin    29/05/2015    1 recensioni
[ A little tale for the game of lights and shadows ] [ SaruMi | Paring varie ]
[ Piccoli riferimenti al manga di K ] [ Sovrannaturale ( presenza di miti e leggende giapponesi) | Azione | Sentimentale ]

Sono passati pochi mesi da quando la piccola Anna è diventata il nuovo Aka no Ō.
Un breve periodo di calma tra i vari gruppi sembra suggellare una pace momentanea.
E’ solo la quiete prima della tempesta.
Suoh Mikoto sembra essere stato avvistato in un vicolo poco distante dal quartier generale dello Scepter Four, e l’Homra è fuori controllo, vacillando tra il terrore e la gioia.
Il Clan verde, intanto, cade in ginocchio sotto i colpi di un nemico sconosciuto.
Una nuova minaccia è alle porte, pronta a scatenarsi: onde nere risuonano nell'aria, portando con se il nome di ‘Origin’.

L'equilibrio sarà di nuovo compromesso.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Misaki Yata, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Resonance of Black Waves
  黒い悪魔 -  Kuroi Akuma

We are, we are 
We are made from broken parts 
We are, we are 
We are broken from the start 
Our hearts, our hearts 
They were beating in the dark 
Cause we are, we are 

We are built from broken parts...

 
- We are ( Hollywood Undead )
                                                                                                                   

 
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« Hai paura della luce?  »

« … »

« La luce è infima e pura allo stesso tempo, non trovi?
 Ti presenta davanti un pianeta fatto di falsi eroi - no, la parola giusta è folli -, che cercano fama ed onore, fingendo di fare la cosa giusta per il prossimo. »

« E’ solo il potere che conta. »

«  E perché mai?
Il nostro è un mondo di specchi, puoi lottare, cadere e rialzarti, ma ciò che vedrai sarà solo e unicamente te stesso, indipendentemente dalla forza che avrai…
Allora perché non ti abbandoni a quest’oscurità, quest’oblio in grado di donarti la pace, che è così clemente, nonostante tutto, da nasconderti dietro la sua ala? »

« … »

« E’ per lui, vero? »

« … »

 « Stupido.
 Vivere per gli altri è da codardi e ben presto quella fiammella vitale si spegnerà... 
Che farai allora? »

« Mi nutrirò del suo odio. »


 

« Che essere umano  problematico »

 

~~

 
Fushimi si svegliò di soprassalto, con il fiatone, sudato; il corpo tremava.
Ancora quel maledetto incubo.
Si rigirò nel letto, nel tentativo di riprendere sonno e sporgendosi verso il bordo, tentò di raggiungere la sveglia, cercando di  leggerne l’orario, che lampeggiava fastidiosamente.
Tre di notte.
Si avvicinò per sbirciare al piano inferiore del suo letto a castello, con un sorriso stampato in volto che pian piano andò scemando.
L’aveva quasi dimenticato…  Yatagarasu, ora,  non era più con lui.
Quella non era la loro casa, era solo uno degli alloggi dello Scepter Four.
A distanza di anni, commetteva lo stesso errore quasi ogni mattina, nel vano tentativo di immaginare tutto l’accaduto come un semplice ‘sogno’.
Era schifosamente umiliante scoprire che non era così, che quel dolore era la cruda verità.

 
Che tutte quelle promesse fossero solo ricordi e null’altro.
 
Rise della follia umana, di quelle illusioni, burlandosi di se stesso.
Perché, non lo avrebbe ammesso facilmente, ma il primo essere egoista era proprio lui.
Una lacrima scese  lungo il volto niveo, bagnando le guance arrossate.
Si stupì, era da tanto che non piangeva; quel demone si divertiva proprio a farlo sentire uno straccio: non gliel’avrebbe data vinta.
Sentì un disperato tentativo di rivedere Misaki accanto a se, come la notte in cui il precedente Re Rosso aveva dato la sua dipartita.
Non come un errore dovuto a un bicchiere in più, ma come realtà vera.
Se solo l’orgoglio non avesse serrato il suo cuore, avrebbe inventato una scusa palese per poterlo abbracciare.
Ma, in fondo, cosa stava facendo di sbagliato?
Il primo a tradirlo era stato proprio Yata, lui stava solo restituendo il favore.
Lasciò sprofondare la faccia nel cuscino biancastro, socchiudendo gli occhi.
 
Voleva rivedere ancora quel sorriso sincero.
 

~~


Cercare di addormentarsi nuovamente fu un incubo, quel dannato parassita non faceva che parlare, e lui aveva dannatamente bisogno di dormire.
 
 

~~

8th December, 22:30, Station; Kushina's Birthday


Anna camminava tranquilla, con la sua mano perennemente attaccata a quella di Izumo; non faceva caso ai passanti che, veloci, si muovevano in quella grande confusione: la sua attenzione era solo ed esclusivamente per i suoi fedeli clansman, che al momento boccheggiavano chiacchiere incomprensibili.
Ne erano successe tante di cose, dalla sua ‘promozione’ a Re Rosso – o forse era meglio dire Regina – all’attentato verso il bar dell’Homra.
Dopo la morte di Suoh, alcuni dei componenti si erano dispersi, vedendola solo come una ragazzina, non come un leader.
E lei lo sapeva, ne aveva sofferto.
Non poteva fare niente se non cercare di migliorare per tutti coloro che ora le erano vicini, per la sua amata famiglia.
Se sua madre e suo padre fossero vivi, si chiese, sarebbero stati felici per lei?
Sorrise, alzando un attimo il volto verso il cielo, immaginando cosa, ora, stessero facendo Totsuka-san e Mikoto, lassù.
 
Perché ne era certa: erano tutti in Paradiso.
 
« Anna, tutto bene? » Kamamoto le si avvicinò preoccupato; si limitò semplicemente ad annuire.
« Se c’è qualcosa che non va, possiamo sempre tornare indietro…» Aggiunse Yata, fissando l’orologio « Dopotutto anche festeggiare al bar non è una cattiva idea…»
L’albina sbuffò, marciando e trascinando ( nella sua forza ‘assecondata’)  Kusanagi con un certo alone di fierezza.
« Sta decisamente crescendo, un giorno sarà una bella ragazza con delle tet-  » Tentò di finire la frase, Bando, ma non ne ebbe il tempo dato che un certo ventenne dai capelli castano-rossicci, gli tirò uno scalpellone in testa, visibilmente imbarazzato.
« Ma ti sembrano cose da dire cretino?! » Continuò poi, seguito dalle orribili occhiatacce di Eric e Fujishima, mentre il barman che aveva sentito tutto, grazie al suo fine udito, rise di gusto.
Misaki si sentì invadere dalla gioia del momento.
Gli ricordò tanto quella felicità, quando loro erano ancora vivi: riemersero ricordi, sorrisi, stupidaggini e assurde teorie.
Il ristorante era ad un passo da loro e la carica di eccitazione dei membri del gruppo saliva man mano che si avvicinavano.
Izumo aprì la porta, con fare galante, alla dodicenne; fu frenata da una folata di vento improvvisa.
La figura di un uomo che emanava un colore rosso acceso, vivo, le passò accanto.
 
Fu un attimo.
Meno di una manciata di secondi.
 
Un’ombra si fece largo tra loro, facendo girare anche Yata.
Capelli rossi oscillarono al vento; un rumore di passi decisi.
Tentò di allungare la mano, il neo-Re, ma non riuscì ad afferrarlo.
Un respiro profondo che tutti riconobbero.
 
« Buon compleanno Anna »
 
Si perse tra la folla.
In mano alla giovane dodicenne una rosa rossa.
 
Sulla bocca di tutti un solo nome: Mikoto.
 
 
 
 

Angoletto-
Ahem, eccomi qui con la fic SaruMi  che da anni (?) progetto.
Spero che questa sottospecie di prologo vi piaccia, e di avervi incuriosito almeno un  piccino picciò (?) e che la seguirete, sperando che io non combini macelli con l'OOC-
Cercherò di rimanere più IC possibe *^*
Ogni CRITICA è ben accetta, come anche qualche commentino, insomma, non abbiate paura a recensire, NON VI MANGIO, GIURO (?).
E vi offro anche i macaron (?) o una pizza, perchè la pizza è sempre la pizza BD
Alla prossima!

_ Timeless

PS
Kuroi Akuma per chi non lo sapesse vuol dire Demone (Akuma) Nero (Kuroi), anche se sono sicura lo sapevate già, ma io sono scema e quindi lo scrivo perchè si (?)

PPS
Mi sono scolata quasi tutti i manga di K usciti e trovabili ( incluse Novel) quindi ci saranno moltissimi riferimenti *^*

 
   
 
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