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Autore: _Lullaby99_    29/05/2015    2 recensioni
[ Hogwarts!AU ] [ Amourshipping!OneSide ] [ Probabile OOC >.< ]
Dal testo: " Arrivare in ritardo alla lezione più importante della settimana era ormai un'ovvietà per la povera Serena che di sfortune se ne intendeva meglio di chiunque altro ad Hogwarts.
Ma, cavoli, perché doveva succederle anche questa volta? Perché il destino dovere esserle sempre così avverso quando si trattava di lui? "

Dopo secoli torno sul fandom, sperando che anche questa volta la One Shot non vi dispiaccia ^^"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Serena, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Di ritardi e Budew bruciacchiati 
[ Amourshipping; Hogwarts!AU ]

 
Arrivare in ritardo alla lezione più importante della settimana era ormai un'ovvietà per la povera Serena che di sfortune se ne intendeva meglio di chiunque altro ad Hogwarts.
Ma, cavoli, perché doveva succederle anche questa volta? Perché il destino doveva esserle sempre così avverso quando si trattava di lui
Stupida, stupida, stupida! ‘ si maledì mentalmente, impartendosi intanto anche qualche punitivo colpetto sulla fronte sudata.
Non si sarebbe dovuta fermare a parlare con Lem dopo Pozioni. Se non l’avesse fatto, adesso sarebbe in orario e non a correre come una forsennata per i corridoi assieme alla sua Fennekin che, poverina, in quel momento saltellava briosamente per riuscire a starle dietro. 
-    Ancora un altro piccolo sforzo, Fennekin, e poi saremo arrivate. – le disse, ma quello in realtà era più un incoraggiamento rivolto a se stessa che al piccolo Pokémon. 
Era così disperata da rimpiangere addirittura il Rhyhorn di sua madre. Grazie al suo aiuto, sarebbe andata di sicuro più veloce – se fosse riuscita a restargli in sella per più di cinque secondi, ovviamente -. 
Dopo minuti interminabili di corsa animata però, ecco stagliarsi finalmente davanti a lei i due Campanili del Castello. Se non fosse stata così tremendamente in ritardo, si sarebbe di sicuro fermata ad ammirare la bellezza che il parco di Hogwarts offriva a quell’ora della mattina ma, purtroppo, non ne aveva la possibilità.
Grazie! ‘ pensò, sollevata, una volta avvistate le tanto bramate serre, sede in cui si svolgevano le lezioni di Erbologia.
Prese il coraggio necessario ed entrò nella serra numero tre, col cuore in gola. 
Non le piaceva arrivare in ritardo ma, dopotutto, erano solamente dieci minuti quelli che aveva saltato, la professoressa Gardenia l’avrebbe di sicuro giustificata.
-    Scusate per il ritardo, professoressa. – disse, con un filo di voce, mentre la piccola Fennekin le si nascondeva dietro, spaventata quanto lei.
D’istinto, Serena portò i suoi lunghi capelli biondi vicino al viso, come uno struzzo spaventato che tentava disperatamente di nascondersi sotto terra.
Ecco perché non era finita a Grifondoro.
La professoressa Gardenia issò lo sguardo verso di lei, abbandonando per un attimo il Budew che fino a poco prima stava analizzando con il resto della classe.  
Non sembrava molto contenta ed il suo sguardo insoddisfatto fece sentir mancare la terra sotto ai piedi della giovane Tassorosso, che adesso si sentiva peggio di prima.
-    Serena! – esclamò infatti l’insegnante, più delusa che arrabbiata – Un’altra volta? –
-    Lo so, mi dispiace! – rispose prontamente lei, mortificata – E’ solo che... –
-    Non ti piacciono le mie lezioni? – le domandò la professoressa, non facendole terminare la frase 
-    No, no! Adoro Erbologia! È solo che sono tremendamente sbadata e... – 
-    Va a sederti – la interruppe nuovamente poi - Ne parliamo dopo. –
Perfetto ‘ pensò la biondina mentre, avvilita, si dirigeva verso il suo posto.
Shana la stava aspettando, con un delizioso Budew davanti ed il suo fedele Bulbasaur di fianco. La guardava pensierosa e Serena stava giusto per dirle di non preoccuparsi quando il suo sguardo fu inevitabilmente attirato dalla figura del corvino, che, insieme ad una sua amica di Grifondoro, stava accarezzando contento il Pokémon a loro assegnato.
Doveva essersi sentito osservato perché le rivolse poco dopo uno sguardo, le sorrise e la salutò, guadagnandosi però un rimprovero dalla sua burbera compagna di casa.
-    Ash, non fare come di tuo solito il bambino e concentrati! – gli disse, e, sbuffando, il Grifondoro obbedì agli ordini.
Diamine, era stata proprio una stupida a guardarlo in quel modo! 
Chissà cosa pensava di lei... che fosse una “ strana ragazza di Tassorosso che si nascondeva  spesso imbarazzata dietro ai suoi capelli “, probabilmente.
Cercando di non pensare alla brutta figura – perché ormai quella era solamente una delle tante nella collezione della povera Serena – si sedette di fianco a Shana, che, come la biondina si aspettava, cominciò a farle domande su domande.
-    Come mai di nuovo in ritardo? Sto cominciando a preoccuparmi. – 
-    Davvero Shana, va tutto bene, lo giuro. – rispose, cercando di concentrarsi solamente sul piccolo Pokémon verde che adesso aveva di fronte 
-    Non mi sembri molto sincera, sai? –
Shana era la sua migliore amica, eppure non le aveva ancora confessato la verità sui sentimenti che provava sin da bambina nei confronti di quel Grifondoro così disponibile eppure in realtà così distante.
Non perché non si fidasse, solo che la mora aveva la fama della gran chiacchierona ed anche se non avesse voluto, qualcosina si sarebbe di sicuro fatta scappare. Con tutta la popolarità che aveva poi Ash ad Hogwarts, meglio evitare che accadesse. 
-    Davvero, è solo stress. – le disse così, regalando all’amica un grosso sorriso -  Concentriamoci su questo delizioso Budew, adesso. –
La moretta annuì ed insieme rivolsero lo sguardo verso l’insegnante Gardenia, che stava parlando di quanto i Budew fossero importanti per l’ecosistema. 
-    Questi piccolini in primavera rilasciano il loro polline mentre d’inverno chiudono il loro bocciolo per ripararsi dal freddo, per questo ve li ho mostrati in questo periodo dell’anno, in cui sono al massimo della loro forma fisica. – diceva, mentre il resto della classe cominciava a far amicizia col Budew assegnato
-    Non è delizioso? – le chiese Shana, mentre faceva il solletico alla piccola creatura 
-    Già. – rispose lei, sebbene la sua mente viaggiasse ancora una volta altrove.
Perché Ash, perché sei così distante? ‘ 
-    Sarebbe carino possedere la sua evoluzione, Roselia! Chissà se nel giardino ce ne sono! – continuava intanto Shana, sognando come sempre ad occhi aperti
-    Già. – 
Poi, fortunatamente, la voce dell’insegnante – molto più efficace di quella della sua migliore amica - la costrinse a destarsi dai suoi pensieri. 
-    Adesso, vorrei che foste voi stessi a scoprire qualcosa in più sui nostri piccoli amici Budew. – 
Come sempre, Gardenia ci teneva che fossero loro ad instaurare un legame col Pokémon, da soli, così da convincere quest’ultimo a mostrare tutti quei suoi piccoli ed interessanti segreti che avrebbero infine contribuito a far aumentare i loro voti nella materia. 
-    Perciò – si preparò l’insegnate ad esclamare – a lavoro! –
Così, Serena cominciò a darsi da fare.
Adesso che aveva la mente impegnata, si sentiva leggermente meglio.
-    Bulbasaur, vieni a conoscere Budew! – propose entusiasta Shana al suo Pokémon che però, lo sapeva l’intera classe ormai, era molto schivo con gli altri, fossero suoi simili o umani.
Il Pokémon verde si voltò infatti di spalle, ignorando i fiduciosi inviti della sua allenatrice a far amicizia.
-    Uff... – sbuffò Shana – Non si fida mai di nessuno che non sia io. –
-    Magari se Fennekin fa amicizia con Budew, a Bulbasaur verrà voglia di fare lo stesso! – propose così Serena per rallegrarla, mentre però il suo sguardo era dannatamente, ed inconsapevolmente, rivolto ancora una volta al Pikachu del corvino e all’Axew della sua amica che giocavano beati col nuovo Pokémon, dall’altra parte della serra
-     Ottima idea Serena! – esclamò contenta la moretta di fianco a lei, non notando evidentemente dove il suo sguardo fosse in realtà rivolto.
Serena però non sapeva ancora quanto quella sua trovata fosse stata terribilmente stupida.
 
***

Capelli paurosamente gonfi e grasse risate della classe: proprio una bella idea aveva avuto!
-    Serena, Shana! State bene? – chiese preoccupata la professoressa, mentre il Piplup di una ragazza di Grifondoro spegneva il fuoco sulla testa del loro povero Budew
-    Si, non si preoccupi per noi. – dissero in coro le due ragazze, mentre si rialzavano da terra coi loro Pokémon in braccio.
Fu solo in quel momento che Serena si rese conto del pasticcio che aveva  combinato.
Non era stata una buona idea quella di far avvicinare un Fennekin dal naso sensibile ad un povero Budew facilmente infiammabile.
-    Deve essere stato il polline a far starnutire Fennekin... – disse così, più per salvare la reputazione del suo Pokémon che per altro.
La colpa era stata sua, non della sua Fennekin e, in fin dei conti, la sua fantastica figura l’aveva già fatta, con o senza quella imbarazzante ammissione.
-    L’importante è che tutti voi stiate bene. – replicò la professoressa, con tono risoluto – Ma l’errore si sarebbe potuto evitare se foste state attente alla mia spiegazione! –
Distrazione, quello il suo problema. La professoressa Gardenia aveva totalmente ragione.
-    Ci spiace, professoressa. – dissero le due ragazze, ancora una volta all’unisono – Porterò personalmente Budew dall’infermiera Joy, adesso! – continuò  Shana, intraprendente come sempre, afferrando il Pokémon germoglio e avviandosi di sua spontanea volontà verso l’uscita della serra
-    Aspettami, Shana! – la richiamò Serena, ma la moretta era già partita in quarta verso l’infermeria.
Tutti i ragazzi la stavano fissando. Doveva sembrare proprio un orrore in quel momento, coi capelli gonfi e la faccia sporca di fuliggine.
Serena sperò che non ci fosse Ash tra i presenti ma, ovviamente, anche quella – come il resto delle sue speranze - era del tutto vana. Erano partecipi tutti i Tassorosso ed i Grifondoro del quarto anno a quella lezione di Erbologia, perciò, inutile illudersi che lui non avesse visto.
-    Accompagno Shana, professoressa. – fu l’unica frase che riuscì a proferire, completamente imbarazzata, mentre si avviava a rilento verso la porta, a testa bassa.
Fennekin la seguiva, ed in quel momento fu grata al suo adorabile Pokémon di esserci sempre per lei, anche nei momenti più sgradevoli della sua esistenza.

 
***

Shana non si era allontanata molto dalle serre, perciò non fu molto difficile per Serena raggiungerla.
-    Shana, aspettami! – la richiamò per cercare di farle allentare il passo
-    Serena? – fece la ragazza stranita, una volta voltatasi verso di lei
-    Si, perché, è tanto strano che ti abbia seguita? – chiese la biondina, perplessa – E’ stata colpa mia, dopotutto. Devo accompagnarti. –
-    No che non devi invece. – la spinse indietro la moretta, più intestardita che mai.
Serena la scrutò pensierosa. Perché la stava spingendo verso le serre? 
-    Non capisco, Shana. – ammise così, e l’amica arrestò per un attimo il suo tentativo di mandarla via.
La guardò, prima seriosa, poi improvvisamente eccitata.
-    Che razza di amica sarei se no? – si limitò infine a risponderle, mentre le saltellava intorno entusiasta
-    Shana, ma che cosa stai... ? –
-    Tu devi aspettare lui. – la interrupe, indicando il gruppo di ragazzi che stava abbandonando lentamente la serra tre in quel momento - Questa volta non hai scuse, Serena. –
-    Io... –
Shana aveva sul serio capito?
-    Non devi darmi spiegazioni, so già tutto ciò che c’è da sapere. – le sorrise l’amica per rassicurarla – Adesso va’, non stare qui impalata! A Budew ci penso io! –
Serena annuì in risposta, distratta, completamente in balia degli eventi.
Era successo tutto così in fretta che stentava a crederci.
-    Ci vediamo in sala comune, piccioncina! – fu l’ultima cosa che le disse Shana, prima di ricominciare a correre assieme al suo Bulbasaur
-    Grazie. – sussurrò flebilmente Serena, per poi far seguire quella piccola parola detta da un sorriso sincero.
Aveva davvero una grande amica al suo fianco, al di là della piccola Fennekin.

 
***

-    Grazie mille. – le sorrise il corvino, mentre agguantava lo zaino da lei porto.
Serena non aveva mai visto il suo sorriso così da vicino. Era più bello di come si era immaginata.
-    Mi chiamo Ash, comunque, e vengo da Biancavilla. – continuò poi, cordiale come sempre nelle presentazioni
-    Lo so. – disse involontariamente lei, nascondendosi poi ancora una volta dietro ai suoi capelli dopo aver compreso quale errore madornale avesse appena commesso – Volevo dire, piacere, Serena da Borgo Bozzetto. –
Il ragazzo sorrise, leggermente imbarazzato. 
L’hai combinata di nuovo grossa, Serena. ‘ 
-    Noi... noi ci siamo già conosciuti. – si azzardò a dire, tanto ormai peggio di così non poteva andare
-    Davvero? – chiese genuinamente sorpreso il Grifondoro
-    Si, al Campo Estivo del professor Oak! Eravamo molto piccoli, però. –
Ash prese a grattarsi animatamente il capo, pensieroso. 
Lei lo aveva riconosciuto tra tanti il giorno dello smistamento, lui invece non ricordava neanche chi fosse.
La ragazza abbassò il capo, preparandosi alla delusione che, in fin dei conti, si era aspettata.
Aveva conosciuto decine di ragazze in quei quattro anni ad Hogwarts, come avrebbe potuto ricordarsi di una come lei? Ritardataria, sbadata e goffa. 
-    Si, sono andato al Campo del professor Oak! – esclamò improvvisamente il corvino, facendo riaccendere un barlume di speranza nel cuore della Tassorosso – Ma... temo di non ricordarmi di te. –
Ed eccola riatterrata sulla terra dopo aver toccato il cielo con un dito.
Devi fartene una ragione Serena, è un amore impossibile. ‘ disse una vocina remota nella sua testa.
Le dava ragione, ma non voleva arrendersi così facilmente. 
Era meglio cadere, dopo tutto, che vivere col rimorso di non aver mai tentato.
-    Magari questo potrà aiutarti a ricordare. – decise così di dirgli, mentre estraeva dalla tasca il tesoro che aveva avidamente custodito per anni, nell’attesa di restituirlo al suo padrone.
Quel fazzoletto, che l’aveva tenuta per sempre legata al ricordo del gentile bambino che un tempo l’aveva salvata dalla foresta. 
Ash lo prese e cominciò a scrutarlo. 
Serena lo guardava concentrarsi, speranzosa. Faceva una smorfia buffa quando si impegnava troppo nel ragionare. Quell’espressione concentrata la fece sorridere e, in qualche strano modo, fece anche diminuire la pressione che fino a poco prima le aveva inesorabilmente attanagliato lo stomaco. 
Poi però, la voce di una ragazza non molto lontana costrinse purtroppo il Grifondoro a rimandare quell’enigma a dopo.
-    Ash, mi devi ancora quella scopa nuova! – affermò la ragazza dai capelli rossi, mentre si avvicinava a passi pesanti verso di lui
-    Ma adesso noi del quarto abbiamo Storia della Magia, Misty, perciò dovrete rimandare a più tardi. – intervenne invece un’altra ragazza, quella che, insieme al suo Piplup, aveva aiutato poco prima Budew ad estinguere l’incendio che aveva sulla testa
-    Dopo però deve aiutarmi con l’allenamento! – si interpose un’altra, questa volta castana 
-    Ehi, ehi, ehi, Vera, basta che domani stia con me in giardino. – si introdusse un’altra ancora, la stessa che sedeva di fianco a lui durante l’ora precedente -   Dobbiamo completare la relazione sui Budew. – 
Serena rimase ammutolita da quella scena. Era imbarazzata, perché si sentiva un’intrusa. 
Stava così per fare dietrofront, dopo aver sussurrato un dispiaciuto “ ci vediamo “ verso Ash quando quest’ultimo riuscì a liberarsi dalla cerchia che lo aveva circondato per dire:
-    Cercherò di ricordare! – e a Serena quello bastò.
Si voltò di nuovo verso di lui e gli sorrise, contenta, per poi osservarlo scomparire assieme a quelle ragazze di Grifondoro. 
Magari quel “ cercherò di ricordare “ per una ragazza come quelle che -  beate loro! - potevano stare con lui ventiquattrore su ventiquattro non significava nulla di particolare ma, per lei, costretta a rimanere nell’ombra fino ad all’ora, era come aver scorto un raggio di sole in una giornata che, altrimenti, sarebbe parsa grigia come tutte le altre. 

 

Si, sono tornata, con la febbre ed il raffreddore ad annebbiarmi il cervello.Che poi è questo il motivo per cui io, Miss HoPauraCheQuestaCosaFacciaSchifo, ho trovato di nuovo il coraggio di pubblicare qui, in questa sezione. ^^"
La maggior parte di voi non si ricorderà di me dato che, nel lontano Gennaio, avevo pubblicato un'altra One Shot - quella volta sull'Ikari - che non aveva avuto poi così tanto successo - ma che è stata comunque una mini vittoria per me che detengo anche il titolo di Timidona dell'anno -, e poi sono scomparsa per meditare x'D 
Questa One Shot la scrissi poco dopo e, sì, dopo mesi e mesi mi sono decisa a pubblicarla - grazie febbre annebia cervello! -. La mia idea era quella di scrivere una cosa simpatica, unendo due Fandom che adoro: Pokémon e Harry Potter. ;) E nulla, l'Amourshipping era l'ideale in questo contesto - anche se so che molti la odiano come ship ma de gustibus - perché Ash, nel suo essere un po' ebete, ricorda un po' il caro Harry, no? x'D 
Detto questo, torno a morire nel mio letto per due motivi stavolta: principalmente il malessere fisico e adesso anche quello mentale perché, sì, sono ancora terrorizzata dalla reazione altrui. Dal primo male guarirò presto, dal secondo non so -.- 
Insomma, grazie a chiunque leggerà e/o recensirà perché significherà taaanto per me, più di quanto immaginate. 
Che dire allora, alla prossima ( che potrebbe essere di nuovo dopo mesi e mesi di meditazione x'D )! 



 
 
 
 








   
  
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