Un urlo spezzò il silenzio tombale della Capsule Corporation.
Vegeta si mise lentamente a sedere e voltò lo sguardo verso l'orologio.
Le 04:12.
Ringhiò, costatando che l'urlo sentito appartenesse a sua moglie.
Si alzò a malavoglia dal letto, deciso a dirne quattro a Bulma.
Cosa diavolo avrà combinato stavolta quella donna?
Nemmeno il tempo di mettere piede in cucina, che un altro urlo si sostituì al precendente, ma in questo si potevano distinguere delle chiare parole.
"Vegeta...! Vegeta, svegliati!"
Il suddetto sbuffò, pre poi sbadigliare sonoramente.
Entrò in cucina e rimase quasi sconvolto nel vedete sua moglie in piedi sopra il tavolo, che teneva una scopa e la agitava verso il terreno.
Il Principe tossicò per farsi notare, e quando fu notato, Bulma alzò lo sguardo pieno di lacrime.
"Si può sapere che sta succedendo, donna?" Chiese ringhiando e stringendo i pugni.
Cos'era questa abitudine di svegliarsi alle quattro del mattino?
"Vegeta...uccidilo!" Esclamò la donna, stringendo il manico della scopa.
"Uh...?"
"Quel coso, uccidilo!" Continuò la turchina, indicando tremante un particolare punto sul pavimento.
Vegeta abbassò annoiato lo sguardo, notando una particolare figura di 10 cm camminare indisturbata sul pavimento immacolato.
"E tu mi hai svegliato solo per uno scarafaggio?" Vegeta chiuse istintivamente gli occhi per placare la collera.
Possibile che quella donna ne combinasse una ogni volta?
Vegeta si avvicinò lentamente all'insetto e prontamente lo schiacciò con un piede-ovviamente dopo aver messo una ciabbatta-.
"Fatto." Proclamò atono il Principe.
Bulma lanciò un sospiro di sollievo e cauta scese dal tavolo, posando la scopa in un angolo.
"Grazie, tesoro!" Esclamò sorniona la giovane, circondando il collo dell'uomo con le esili braccia.
"Non chiamarmi tesoro. E non abbracciarmi." Ringhiò Vegeta, scostandosi dalla moglie, che sbuffò infastidita.
"Comunque, come ti salta in mente di svegliarmi a quest'ora?!"
"Avevo voglia di fragole."
"E ti viene voglia di fragole alle quattro del mattino?!'
"Ah, già. Tu ancora non lo sai. Sono incinta."
Fu allora che un altro urlo sovrumano spezzò il tanto agognato silenzio.