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Autore: daimler    30/05/2015    3 recensioni
è passato qualche mese dallo scioglimento di Fairy Tail e per Erza inizia un nuovo cammino collaborando con la crime sorciere, durante una missione però succede qualcosa con uno dei membri dai rapporti non proprio rosei.
DAL TESTO: "sono un'uomo con sensi di drago, è tutto molto più amplificato per me" continuò, anche lui era piuttosto imbarazzato. Il silenzio calò, ed Erza ancora a cavalcioni su di lui, le mani poggiati sul petto solido dell'uomo e il viso inclinato verso il basso incominciò a pensare in che razza di situazione si stesse trovando, come ci erano finiti su quel letto?
Genere: Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cobra, Erza Scarlet
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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~Era notte fonda e la luna piena alta in cielo illuminava con i suoi raggi le distese verdeggianti di quel bosco. Erza era arrivata sul posto prima del previsto, il freddo di quella sera le accarezzò il viso creandole un composto brivido di freddo, assottigliò lo sguardo spostando con la mano l'erba alta, scrutando quel vecchio rudere che le si presentava davanti, un fatiscente palazzo abbandonato ma che negl'ultimi tempi stava dando ospitalità ad una neo gilda oscura, gli wolves blacks. Erza si spostò una ciocca ribelle di capelli che le era caduta davanti agl'occhi impedendogli per un  istante la visuale del rifugio di quella banda di criminali. Ritirò la mano dall'erba ritornando a nascondersi dietro di essa e incominciando ad elaborare le informazioni che aveva su tale gilda. I wolves blacks si erano formati da poco tempo ma avevano già dato abbastanza problemi, non erano adoratori di Zeref o di chissà qualche altro demone ma dei semplici criminali dotati di magia rubavano, depredavano e distruggevano, macchiandosi anche di terribili massacri, cosa che non poteva passare in' osservata ad Erza
Chinò la testa portandosi pollice e indice tra il mento, rimuginando a le informazioni che Gerard le aveva dato, dopo lo scioglimento di Fairy Tail, la maga in armatura era stata contattata da quest'ultimo, ed Erza pensando che finalmente il ragazzo avesse deciso di dichiararsi ed iniziare quella benedetta storia d'amore insieme che tanto agognavano entrambi, lo raggiunse  senza esitazione ma ciò che trovò ad aspettarla fu solo una proposta di collaborazione con la Crime Sorciere. Con finti sorrisi e quell'amarezza celata, Erza accettò di unirsi in qualche modo a loro, non era proprio un membro ma un ottimo alleato.  Dopo tutto ad Erza non piaceva stare sola, e ora che non aveva più la sua famiglia,  stare vicino a Gerard l'aiutava a combattere quella solitudine che a volte le attanagliava lo stomaco, non era proprio quello che voleva da lui ma se lo faceva bastare. All'improvviso Erza percepì un soffio di vento alle sue spalle , per la precisione uno spostamento d'aria, fu repentina nell'evocare la sua immancabile spada, voltarsi fulminea e puntarla al collo della figura che li si era parata davanti. Erza sgranò leggermente gl'occhi, sbuffò poi rimettendo a posto la spada,  "che ci fai qui?  Cobra" soffiò non nascondendo una punta di stizza in quelle parole, dal canto suo l'uomo le ghignò sghembo, nel trovarsi quell'arma puntata addosso aveva sobbalzato appena. Cobra si strofinò le mani per cercare un po' di calore "sono venuto a controllare, no che morissi dalla voglia"  le confidò non cancellando dal viso quella smorfia indispettita. Erza lo guardò accigliata, incrociò le braccia sotto il seno, nascosto dall'armatura di metallo lucido che brillava al contatto con i raggi lunari "che c'è pensavi che forse non ne sarei stata-" "capace?" finì la frase lui creandole fastidio, non lo sopportava quando gli entrava in testa e anche quando non lo faceva, non lo sopportava e basta. Cobra incominciò a camminare avanti e indietro non smettendo di strofinarsi le mani tra di loro, " ti ho vista in azione e so di cosa sei capace e non sarà di certo quella spazzatura  a metterti in difficoltà" disse portandosi poi le mani intrecciate tra di loro verso la bocca, gl'indici uniti  sul naso "ma, per quanto mi costa dirlo, devo seguire le direttive che mi vengono assegnate" continuò marcando le parole in modo seccato, restando in quella posa inclinò il volto scrutandola con l'unico occhio che gli era rimasto. Erza assottigliò lo sguardo, una smorfia contrariata le si dipinse sul viso quando capì il significato di quel contorto discorso "Gerard" sibilò a denti stretti. Cobra le si avvicinò lentamente non perdendo il suo ghigno maledetto, era stato Gerard a mandarlo,  preoccupato che potesse succederle qualcosa, la guardò sorridendo storto , mostrando i canini da dragon slayer "il tuo fidanzato si preoccupa e tu lo maledici così?" mormorò sfottente ed Erza strinse un pugno dalla rabbia, lo stava rifacendo, le stava leggendo i pensieri. Ma prima che potesse tirargli un pugno dritto su quella faccia da stronzo che si ritrovava , che cobra avrebbe ovviamente evitato, l' uomo sbuffò,  "che scocciatura" brontolò inarcando un sopracciglio e tirando su le mani parallele al petto. Erza lo guardò perplessa, un frazione di secondo dopo si trovò circondata da spade e lance, i Wolves Black li avevano sorpresi.

Erza si trovava legata a suo malgrado insieme a Cobra, schiena contro schiena. Lo sguardo serio e l'espressione impassibile osservava l'uomo innanzi a se, un gigante di circa tre metri e dall'aspetto a dir poco raccapricciante, probabilmente il master di quella gilda da quattro soldi. Intanto Cobra digrignava i denti dal nervosismo, quella situazione era impossibile per due maghi dello loro rango, con le loro potenzialità quei maghi da strapazzo non avrebbero fatto nemmeno in tempo ad avvicinarsi ma al momento dell'imboscata non aveva mosso un dito, fermato da un pensiero di Erza, "stanne fuori è la mia missione" gli aveva ordinato mentalmente. Erano stati catturati, legati come salami e buttati su quel parquet mal messo e scricchiolante. Quel salone era gremito dai numerosi membri della gilda e il master si era avvicinato ad Erza,  guardandola in modo viscido, l'uomo si chinò col busto per soffiargli in faccia direttamente quello che aveva da dire "allora, allora cosa abbiamo qui? una bella coppietta?" ghignò serafico creando una risata plateale e se Cobra rispose con un "tsk" scocciato, da parte di Erza non ebbe che silenzio. Il master si protese ancora più avanti, quasi a sfiorarle la pelle, si leccò le labbra in modo disgustoso  "allora bambolina,  non dispiace al tuo ragazzo se mi fai un serviziet-" ma l'uomo non finì nemmeno quello scempio di frase che Erza le aveva già tirato un potentissimo calcio nelle parti basse, tanto da lasciarlo tramortito in terra, con bocca aperta, occhi svoltati indietro e mani tra le gambe. Gl'altri membri di fronte a quella scena e ai rantoli soffocati provenienti dal master rimasero sbigottiti, non persero tempo però nel buttarsi poi a capofitto sulla figura di Erza, ancora legata ed inerme. Ma a pochi passi dal raggiungerla la donna si tirò su di scatto a sorpresa tagliando le corde che la tenevano legata con un colpo di spada, era riuscita ed evocarla nonostante i polsi legati dietro la schiena. Erza si buttò a capofitto nella marmaglia, a colpi di spada e anche di pugni, mettendoli k.o uno dopo l'altro, Cobra si limitò a sistemarsi il bavero del cappotto, si sedette poi su un bancone a braccia conserte in posa annoiata, prima la rossa avrebbe finito e prima sarebbe stato libero di andarsene a casa. Inclinò la testa di lato in modo vago, schivando quella sedia lanciata a mo di proiettile, per poi riportarla dritta, scrutando Erza, capendo che farsi catturare era stato un modo per portarli direttamente nel covo di quei furfanti. Urla e boati arieggiavano nel locale, la donna si muoveva elegantemente ma allo stesso tempo colpiva con forza e precisione, per qualcuno era bastato un solo pugno di Titania ben assestato e metterlo al tappeto. Con movimenti fluidi colpiva e schivava, ondeggiando nell'aria quella lunga coda rossa, le gambe toniche e i seni gonfi ora visibili grazie all'armatura dell'ala nera che aveva appena evocato, e il viso contratto e serio. Cobra scosse la testa incredulo nell'essersi fermato per così tanto tempo ad osservarla, la presenza improvvisa della stessa Erza schiantata sul bancone lo fecero  trasalire da quei sguardi poco casti. Erza era schiacciata di spalle contro il bancone, a pochi centimetri da lui, con la sua stessa spada puntata sul collo, il viso contratto dallo sforzo,  un membro dei Wolves Black abbastanza massiccio le teneva i polsi bloccati in modo da farle ruotare la spada in quella direzione pericolosa  "ei non aiuti la tua puttanella?" sillabò l'uomo con un ghigno sadico voltandosi verso Cobra. Cobra lo guardò atono , "riesce a difendersi da sola" emise annoiato per poi aggiungere " e poi non è la mia puttanella, ma di qualcun' altro che ha preferito restare in quelle dannate scartoffie e mandare me in questo buco di merda " ringhiò infastidito spostando lo sguardo verso un punto imprecisato, non ne poteva più di stare li, di essere mandato a fare la balia, di dover ubbidire a qualsiasi capriccio di Gerard, solo per quel stupido patto fatto qualche mese  prima. Il bestione dei Wolves Blacks sgranò gl' occhi perplesso nel udire quello sfogo, una mano di Erza si liberò, approfittando di quella distrazione,  portandogliela sotto il  mento, facendo pressione verso l'alto, fino  a riuscire a staccarsi da lui. Erza ritornò alla carica, facendo piazza pulita di tutti i membri in pochi minuti. Soddisfatta e spettinata si guardò intorno, per tutto il salone giacevano i corpi esamini dei membri della ormai ex-gilda oscura, soffiò tra le labbra per spostarsi quella ciocca che le era caduta sul volto, un  sorriso sodisfatto le incorniciò il viso, aveva portato a termine la missione. Inclinò il viso notando di aver perso uno spallaccio dell'armatura, mentre l'altro era spezzato per metà, digrignò i denti dalla rabbia, quei villani erano riusciti a danneggiarla una delle sue amatissime armature. Portò una mano verso lo spallaccio danneggiato  staccandolo del tutto, ritornando al pensiero della missione compiuta, quell'aurea positiva però fu presto smorzata via dalla presenza che sentì dietro le spalle. Cobra dietro di lei, le braccia conserte e il viso corrucciato "dico se ti ci voleva così tanto avrei potuto farlo io, saremmo già a casa" soffiò acido, Erza roteò gl'occhi indietro ricordandosi poi di un particolare, strinse un pugno focalizzando i pensieri su un'unica cosa. Cobra si avvicinò a lei ancora girata di spalle, la guardò curioso "torta panne e fragole?" chiese perplesso chiedendosi il perché la maga in armatura stesse pensando a quello, un colpo improvviso fu tutto quello che sentì l'istante dopo. Si ritrovò per terra sconvolto, ma poi capendo si tirò su ridacchiando e pulendosi col dorso della mano il rigolo di sangue che scendeva dal labbro "bella mossa" disse divertito, Erza di fronte a lui abbassò il pugno con il quale l'aveva colpito un attimo prima guardandolo truce, quello sguardo omicida che faceva accapponare la pelle, " di chi sarei la puttanella?" sibilò con voce metallica e rancorosa saltando addosso a cobra, aiutata dalla spinta che le ali da pipistrello dell'armatura le dava. Cobra parò le braccia in avanti, bloccando il colpo, ma dato la potenza dello scatto, finirono a terra entrambi. Cobra sbatté violentemente  la schiena trovandosi addosso un Erza acciecata dall'ira, tirò un pugno  in direzione del suo viso ma che fu prontamente bloccato dalla mano abbronzata del dragon slayer, ne tentò un secondo con il braccio libero ottenendo lo  stesso epilogo "come mai tutta questa ira?" la beffeggiò lui, sorridendo malignamente, strappando ad Erza insulti ed epiteti poco signorili "sei venuto fin qui per offendermi?" domandò furente ottenendo come risposta "chiedilo al tuo ragazzo".  Tenendola bloccata per i polsi, Cobra fece leva con un piede per tirarsela d'addosso ed Erza con un'elegante capriola scivolò da lui tornando in piedi, La donna affilò lo sguardo, portò le mani sui fianchi assumendo un'espressione sfottente, lo avrebbe ripagato con la stessa moneta "vedo che ci hai preso gusto a fare il cagnolino" sogghignò dipingendo sul viso un sorriso crudele, Cobra, ritornato in piedi, si fermò nel risistemarsi per l'ennesima volta in quelle poche ore il bavero del cappotto, si bloccò in quella posa ruotando poi la testa in modo meccanico verso Erza "che cazzo hai detto?" sibilò minaccioso, Erza continuò a sorridere di scherno "hai capito benissimo, ti piace fare il cagnoli-" ma non finì la frase che Cobra si era già gettato addosso a lei, riuscì a fermare quel pugno ma presa in contropiede, cobra l'afferrò dal braccio scagliandola contro una parete, buttando giù il muro di quel palazzo in precarie condizioni. Erza si tirò su tra le macerie, anche i cosciali dell'armatura erano saltati e ora si ritrovava solo con un misero tessuto addosso e  gli schinieri, le uniche parti del suo corpo ad essere coperte erano i seni, fasciati da uno scollatissimo top e gli slip, collegati tra di loro da un sottile strato di stoffa che scendeva lungo i fianchi, lasciando ventre e cosce nude, le ali avevano resisto all'impatto, restando integre. Avanzò verso Cobra più infuriata di prima, odiava quello stronzo, da quando collaborava con la Crime Sorciere bene o male aveva allacciato un buon rapporto con tutti, perfino con la smorfiosa Angel, ma non con lui. Tra lei e Cobra c'era sempre stata una certa tensione, contornata da battute sgradevoli e atteggiamenti snervanti da parte dell'uomo. Con un balzo Erza gli saltò nuovamente addosso, incominciarono a lottare, dandosele di santa ragione, ruzzolarono per terra, rotolando e continuando a ribaltare posizioni finché arrivarono in un punto in cui il parquet sembrava piuttosto sottile, qualcosa, un scricchiolio seguito poi da un rumore di legno spezzato fermò i due da quella folle battaglia, si guardarono a vicenda a occhi sgranati per poi cadere nel vuoto, il pavimento aveva ceduto.

Precipitarono, ma la loro caduta fu attutita da un letto, contro ogni probabilità erano riusciti ad atterrare su qualcosa di morbido, se questa non era fortuna. Nonostante quel volo, l'impatto e il trovarsi su un letto, Erza a cavalcioni su di lui continuava a dimenarsi tendando di colpire Cobra invano, voleva colpire quello stronzo ma non ci riusciva perché prontamente bloccata ogni volta, Incominciò a  muovere pericolosamente il bacino ripetutamente facendolo cozzare contro il suo, era così furente che non si accorse di avare innescato quel movimento così allusivo in quel momento. Cobra ringhiava, sbuffava  e se prima sembrava godere nel dare filo da torcere alla rossa, ora incominciava a non poterne più,  schivò l'ennesimo colpo pensando un modo per farla finita, ma qualcosa attirò la sua attenzione, un calore improvviso al basso ventre, sgranò gl'occhi dalla sorpresa, si stava eccitando?
Tirò su lo sguardo tenendo Erza bloccata per i polsi, la donna continuava a dimenarsi nel tentativo di liberarsi, ondeggiando a gambe aperte su di lui, premendosi e sfregandosi sulla sua virilità, solo ora sembrò notare che la bella maga fosse  mezza nuda, coperta solo da un aderentissimo top e uno slip di pelle nera; con quelle due ali attaccate alla schiena, facendola apparire ai suoi occhi come una sexy cosplayer pipistrello. Il corpo formoso imperlato di sudore e le gote di un rosso acceso dovuto allo sforzo di quella lotta fisica, i capelli scompigliati e quella smorfia contratta del viso, tutto faceva pensare allusivamente a un' amplesso, sembrava quasi che Erza lo stesse... cavalcando.
Si ritrovò a sgranare gl'occhi più di prima quando conscio di quella visione si accorse che il suo sesso era ormai un pezzo di marmo sepolto sotto la stoffa dei pantaloni. Ogni volta che il suo membro incontrava la soffice intimità di Erza,  sentiva il proprio sangue affluire velocemente al bassoventre e mandargli vampate di calore a dir poco insopportabili. Avanti e indietro, avanti e indietro... Erza lo stava facendo eccitare solo con pressioni e strusciate, tra l'altro involontariamente, dato che in quel momento non era il desiderio di un rapporto a far muovere la rossa in quel modo ma bensì l'intento di strappargli quella lingua biforcuta una volta per tutte. Che Erza fosse bella e terribilmente seducente non era un mistero per Cobra ma non si era mai soffermato a pensare a quello, non le aveva mai dato attenzioni del genere, non le era mai interessata a quei livelli, la sopportava appena. Ma ora trovandosi tra le sue gambe, percepire l'odore della pelle di Erza che sapeva di fragola, era tutta un'altra cosa. Perso  nei suoi pensieri non percepì quelli di Erza che con un gesto fulmineo riuscì a liberarsi tirandogli un pugno diretto su naso "aih" lagnò Cobra portandosi le mani sul naso dolorante "la vuoi smettere?" ringhiò poi lasciando basita Erza, la donna lasciò cadere le braccia lungo i fianchi calmandosi di colpo, guardandolo sospettosa, Cobra non  era tipo che supplicava la resa di uno scontro e qualcosa le faceva pensare che non era di quella lotta che stesse parlando. Ancora con le mani sul naso Cobra la guardò e solo in quel momento Erza sentì quella sporgenza che pulsava sotto di se, tra le sue gambe, arrossì violentemente, il suo viso in fiamme era diventato un  tutt'uno con i suoi capelli "sei un pervertito" urlò imbarazzata guadagnandosi uno sguardo scioccato, Cobra non l'aveva mai vista così fuori controllo, indurì lo sguardo   "non è mica colpa mia, dico ti sei vista?" ringhiò sventolando una mano verso il suo corpo , facendo apparire quello sfogo in una sorta di giustificazione, Erza chinò il viso notando che in effetti le sue condizioni non erano propriamente caste, fece dissolvere le ali ormai quelle non le servivano più "sono un' uomo con sensi di drago, è tutto molto più amplificato per me" continuò, anche lui era piuttosto imbarazzato. Il silenzio calò, ed Erza ancora a cavalcioni su di lui, le mani poggiati sul petto solido dell'uomo e il viso inclinato verso il basso incominciò a pensare in che razza di situazione si stesse trovando, come ci erano finiti su quel letto? i suoi occhi nocciola  si sgranarono e il suo cuore perse un battito quando senti le mani di Cobra posarsi sui suoi fianchi  e la sua la voce calda e roca raggiungerle le orecchie " ancora qui è??" chiese malizioso ed Erza si stupì di se stessa, lo guardò perplessa. Che cavolo ci faceva ancora su di lui?  avrebbe dovuto staccarsi immediatamente, dopo avergli tirato un altro pugno magari, scacciargli via le mani dal suo corpo e allontanarsi indignata, ma era rimasta li. Cobra allungò il collo sollevando le anche lievemente, premendosi al bacino della donna  "perché ti piace sentirlo" rispose a quella domanda che Erza si era posta mentalmente,  con tono suadente  e provocante, stringendo la presa su i suoi fianchi e  tenendo l'occhio di quel colore violetto fisso su di lei. Erza, si irrigidì nel sentire la prepotente erezione dell'uomo, ancor più rossa dalla vergogna, provò a contraddire la provocazione  ma prima che emettesse qualsiasi parola cobra le diede un colpo di bacino strappandole un gemito. Erza si portò immediatamente una mano sulla bocca ormai troppo tardi, non era stata abbastanza veloce nel soffocare quel miagolio accennato appena, ma che non sfuggì all'udito sviluppato del dragon slayer che ora era molto più eccitato di prima. Erza scosse la testa farfugliando "ti sbagli se pensi che-" ma Cobra la interruppe un'altra volta ribaltando bruscamente le posizioni, con quel movimento repentino quel vecchio letto  scricchiolò pericolosamente dondolando lievemente. Erza si trovò poggiata di spalle sulla morbida consistenza del  materasso, il corpo caldo di Cobra in ginocchio tra le sue gambe aperte, sentì una fitta e una strana sensazione umida tra le sue gambe. Cobra sorrise maliziosamente mettendo allo scoperto i canini, percepiva il desiderio di Erza crescere dentro di lei spronandolo a continuare con quelle provocazioni, era uno stronzo, un ex criminale, un ex componente di una delle peggiori gilde oscure, ma non avrebbe mai forzato una donna nel avere un rapporto, non era quel genere di uomo, se così si poteva definire chi si macchiava di tali squallori. Portò le dita sulla  coscia tonica e  liscia della maga, incominciandogliela a sfiorare delicatamente, innescando un movimento dall'alto al basso, non staccando lo sguardo da lei, Erza deglutì, si sentiva inerme ma non da Cobra, avrebbe potuto tiragli un pugno in qualsiasi momento e finirla li con quella giochetto perverso, ma dalle sensazione che esso le trasmetteva, "s-smettila" farfugliò incerta, "sei sicura?" soffiò lui con voce calda carica di aspettative, leccandosi le labbra, mangiandosela con gl'occhi, nel suo caso con l'unico che aveva "non ti piace?" continuò sensualmente spingendo le anche in avanti con rinnovato vigore come se la stesse penetrando. Erza sentì il cuore battere freneticamente e l'eccitazione crescere man mano, il modo desideroso con cui Cobra la stava guardando riuscì ad imbarazzarla quel tanto da sentire la sensazione umida nei suoi slip crescere maggiormente. Era già bagnata ma adesso la cosa stava diventando problematica, quel contatto era piacevole contro ogni aspettativa e cominciava a non bastargli più solo la semplice sensazione di un rapporto, si impegnò al massimo nel non formulare un simile pensiero, concentrandosi su altro. Cobra fisso su di lei inarcò il sopracciglio perplesso spiegando poi le labbra in un sorriso allusivo "torta panna e fragole eh?" chiese retoricamente chinandosi verso il suo collo, pizzicandogli leggero la pelle nivea  tra i canini, succhiando con gusto, strappandole gemiti mal soffocati, lo sentiva che voleva lasciarsi andare ma il suo stupido orgoglio le impediva di tale desiderio. "Hai un sapore così dolce, sai di fragole" le sussurrò contro la pelle, constatando che Erza oltre l'odore, aveva anche il sapore di quel frutto afrodisiaco. Erza incominciò a non capirci nulla, era confusa al tal punto da  aggrovigliare i suoi pensieri in un modo così fitto che neanche Cobra fu più capace di percepire cosa le passasse per la testa, si sarebbe aspettata un' atteggiamento rozzo, privo di sensibilità da lui e non quelle parole dolci sussurrate all'orecchio, quei tocchi gentili e quei sguardi carichi di passione. Ansimò pesantemente nel percepire le labbra morbide del giovane dragon slayer posarsi tra l'incavo del collo e la spalla, lasciandogli una scia di baci umidi e roventi,  il suo petto si abbassava e rialzava freneticamente nel tocco di quella mano  rimasta sulla coscia che ora si avvicinava pericolosamente nella parte più intima della donna. Cobra non smettendo di torturarle il collo portò la mano libera verso i capelli rossi della donna, liberandoli dalla morsa di quel nastro sciogliendoli in modo che cadessero sulle spalle, affondandoci le dita e inspirarne a pieno l'odore di balsamo alla ciliegia.  Erza sentì il proprio autocontrollo incrinarsi rischiosamente, era una donna tutta d'un pezzo capace di ragionare a mente fredda anche in mezzo ad una battaglia, ma in quell'occasione il suo corpo chiedeva disperatamente calore, desiderava quel contatto profondo, quel qualcosa di maledettamente perverso ed eccitante. Le attenzioni di Cobra si fecero più insistenti, il suo bacino premette con maggior forza facendo sentire ad Erza ormai quella crescente erezione impossibile da nascondere, ed ella istintivamente allargò le gambe inarcando quel poco la schiena per sentire meglio quella durezza "allora?" sussurrò roco e provocante ritornando al contatto viso  "chi è il pervertito?"  chiese non tralasciando la malizia, "sei un bastardo" ringhiò Erza tentando di divincolarsi invano e con scarsa volontà. Cobra le bloccò repentinamente le mani in una delle sue sopra la testa, e con l'altra le afferrò una gamba stringendosela al fianco incominciando a strusciare  il membro contro la sua intimità bagnata per poi iniziare a colpirgli il bacino più audacemente, come se stessero avendo un rapporto vero e proprio. Erza impossibilitata nell'allontanarsi da lui,  si lasciò dominare, inarcando la schiena in modo più incisivo, riempiendosi le orecchie dei sospiri indecenti dell'uomo e di quel scricchiolio del letto che traballava pericolosamente, mordendosi il labbro inferiore e non trattenendo più i gemiti che Cobra le provocava, e pensare che non stavano nemmeno avendo un rapporto vero e proprio. Con uno sforzo sovraumano, Erza si liberò dalla morsa che le teneva le braccia bloccate, ma non si staccò da lui, prepotentemente portò le mani verso la chioma ribelle di Cobra afferrandogli alcune ciocche ribelli, strattonandolo e  tirandolo a se, fronte contro fronte, ormai non ragionava più, si era abbandonata completamente all'istinto, gemeva sempre più forte e Cobra aumentava le spinte a ogni singolo suono. Erza sentì quella sensazione crescerle furiosa nel ventre, non riusciva più a resisterle, Cobra lo percepì, chinò il capo portando la bocca verso il suo orecchio ed Erza gli passò le braccia intorno alla schiena stringendoselo addosso, " lasciati andare, Dolce. " ringhiò con voce roca tenendo il mento tra l'incavo del collo e la spalla, ed Erza non resistette ad oltranza, nessuno l'aveva mai considerata tale, nemmeno Gerard,  esplodendo di piacere sotto le sue spinte rapide. Cobra spinse un'altra volta venendo anche lui con ringhio feroce , stringendola forte, creandogli sorpresa per quel gesto. Si fermò, il corpo rigido, entrambi ansimavano pesantemente con i cuori che battevano impazziti a causa dell'adrenalina che l'orgasmo aveva dato, Erza sentì l' erezione dell'uomo ammorbidirsi, scemando man mano quella passione che li aveva travolti qualche attimo fa. Cobra tirò su lo sguardo, guardandola ed Erza sorrise furba  pensando esclusivamente ad una cosa, non gli avrebbe dato la soddisfazione di fargli sapere che quella cosa assurda, folle e straordinariamente eccitante che era appena successo tra loro era stato sconvolgente, l'aveva fatta venire con i vestiti, se potevano definirsi tali, ancora addosso con un semplice movimento di bacino. Cobra la guardò accigliato aggrottando la fronte infastidito, lei e quella stupida passione per le torte panna e fragole, ormai aveva capito quel suo trucchetto. Si tirò su dandosi una sistemata, dandole le spalle ed erza si mise seduta osservandolo,  inclinò il viso pensando che Cobra  avrebbe potuto ottenere molto di più di quello se solo avesse voluto , e non con la forza, era praticamente succube di lui fino a un attimo fa.  "Non avrei mai preso qualcosa che appartiene a qualcun'altro" disse lui d'un tratto, rimanendo voltato,  lasciandola sbigottita. Erza farfugliò qualcosa percependo solo dopo le parole, "io non appartengo a nessuno" sbraitò acida e Cobra sogghignò incamminandosi verso l'uscita "nemmeno di Gerard?" chiese ironico evitando con un movimento fluido  la spada che erza, evocandola fulminea,  gli aveva lanciato a mo di lancia conficcandosi nella parete accanto alla porta. Cobra continuò la sua strada scomparendo nel corridoio lasciando Erza in preda ad un attacco isterico, "quello stronzo" sibilò tirandosi su avviandosi nel recupero della spada. Pensò a tutto quello che era successo percependo un certo brivido lungo la schiena e una sensazione di calore al basso ventre, Cobra era stato fenomenale, con Gerard non aveva mai provato tali sensazioni, si con lui c'era legame molto romantico, ma quel senso di proibito la eccitava sotto ogni aspetto, Si avvicinò alla spada posando le mani sull'impugnatura maledicendo Cobra, si  fermò al pensiero di quelle parole che  avevano conseguito a una spada conficcata nel muro, era questo quello che tutti pensavano?  lei apparteneva a Gerard nonostante tra di loro ci fosse solo qualche incontro qua è la e niente di concreto? scrollò le spalle. era troppo stanca per arrovellarsi il cervello ora, evocò il requip ritornando ad indossare le sue solite vesti, si avviò verso l'uscita pensando che in quel momento avrebbe avuto tanto il bisogno di una bella..

fetta di torta panna e fragole!!



ANGOLO AUTORE: ciao a tutti, spero che questa cosa folle che ho partorito stanotte via sia piaciuta, voi Gerza non prendetevela!!
Non so perché ma io questi due li ho visti sempre come un'ipotetica coppia, credo che abbiano molte cose in comune, e poi Cobra è un figo da paura! uno dei miei preferiti nel manga,
Gerard è troppo malinconico per i miei gusti!! per Erza ci vuole uno più tosto di lei ;)
un  bacio a tutti alla prossima!!
Daimler
   
 
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