Il giovane aprì la porta di casa sua,e venne accolto da sua nonna e dalla sorella di nome Kari. " Yuma Tsukumo.Quante volte devo dirti di non fare tardi per cena?".La voce squillante e severa di Kira lo svegliò dai pensieri. "Scusami Kari,ma non è colpa mia.Alito e Gilag non ne volevano sapere di staccare le loro facce dal vetro di una pasticceria" sorrise lui, al ricordo delle loro facce sognanti spiaccicate al vetro.E sul fatto che anche lui si era messo a fantasticare sui dolci.Sarebbe stato ore piantanto lì se non fosse per Tori che lo aveva portato via da lì con una bella tirata a un orecchio.Yuma seguì la sorella fino in cucina,e si accorse di un particolare: "Mamma e papà non ci sono?".Chiese guardando ingiro.La nonna che intanto adagiava le squisite polpette se un vassoio rispose: "Tarderanno, hanno una commissione da svolgere.La cena è pronta!". "Va bene...".Il ragazzo cremisi prese posto a tavola come Kari dopo finito un'altro porpentoso scoop.Dopo una cena tranquilla, forse non proprio... con i battibecchi tra la maggiore e il minore per aggiundicarsi un pesce rimasto,vinse quest'ultima. "Vado in camera mia notte". Le salutò il ragazzo,correndo per le scale. "Notte" incalzarono loro sparecchiando quei pochi piatti rimasti.Appena entrato in camera, Yuma ripose il suo Duel Gazer e con un sospiro guardò il cielo notturno:Era ricoperto da meravigliose stelle,e una splendida luna piena apriva lo spettacolo stupendo. "Che belle stelle..." facendo attenzione a non cadere giù, salì sul tetto.Quello spettacolo era impagabile, e conduceva a riflettere su una 'persona' a lui cara. "Astral..." formulò il suo nome con una tristezza evidente nella voce.Era passato un anno dal loro addio,anzi dall'arrivederci.E anche se era felice del ritorno dei suoi genitori,viveva le sue giornate con la solita energia al massimo,ma non represse nemmeno un secondo le avventure con quel piccolo fantasmino così rompiscatole,così curioso,così......Astral che il ragazzo non poteva assolutamente dimenticarlo.Ma Yuma aveva fastidioso dubbio in un posto nascosto nella sua mente. E se Astral lo avesse dimenticato?. Gli occhi magenta/rosso gli diventarono lucidi.Non era possibile, lo aveva già scordato...? non lo era... dopo tutto quello che avevano passato assieme.. -Astral.... amico mio....ti ricorderai in futuro di me ?Del pasticcione,combina guai di Yuma Tsukumo?- Il ragazzo cremisi sospirò,rompendo per un secondo l'osservare della luna piena.Possibile che gli mancasse tanto quel piccolo e curioso fantasmino azzurro?.Che con lui aveva riso,pianto,fatto irritare ma tanto e tanto scherzato.... gli voleva un gran bene... era affezionato a lui,e abbituarsi alla sua assenza non fu molto facile. Una lacrima solcò la guancia di Yuma. "Mi manchi amico mio, la tua insaziabile curiosità,i tuoi sorrisi sinceri, le ramanzine che mi sorbivi ogni volta che combinavo qualcosa, perfino le tue stupide domande!" .A quel punto altre lacrime di tristezza uscirono dagli occhi gonfi,e il giovane si affrettò ad asciugarle con una mano. "Che stupido,avevo promesso di non piangere più come un bambino." Sorrise ricordando il loro ultimo duello... e il loro addio... "Mi è impossibile dimenticarti,Astral.Sei il mio migliore amico,e sei stato uno dei primi a sopportarmi.Grazie a te sono diventato campione Mondiale, ho tanti amici sinceri ma ho dovuto lasciarti andare... non dimenticarmi ti prego non lo fare..." i singhiozzi si fecero sentire e i piccoli animali notturni avevano finito da un po di cantare e di comunicare.Si sentiva solo un silenzio persistente che veniva rotto dai sighiozzi incessanti di Yuma.Una piccola lacrima cadde sulla collana dell'Imperatore essa si illuminò di un colore simile all'oro,ma lui non se ne accorse.Solo un cosa vide poi, una luce azzurra davanti ai suoi occhi pieni di lacrime.Era a pochi metri da lui. "Astral sei tu...?" Con lo stupore e il cuore in gola, si alzò e stese un braccio alla luce che intanto diminuiva d'intensità. "Yuma..."