30/05/2015
2 recensioniDeditata a InsaneMonkey.
« Catelyn! »
« Marian! » Roserade si appoggiò la rosa blu vicino al capo, nel tentativo di sopprimere la confusione. Sfortunatamente, non ci riuscì. Accanto a lei c’era Masquerain, che aveva aperto le proprie articolazioni con l’intenzione di raccogliere un poco di energia solare, vista la bella giornata.
« Non hanno ancora smesso? » chiese, aprendo un occhio per guardare la compagna di tante lotte con fare interrogativo.
« Pamela! »
« Christine! » il Pokémon Floreale mosse leggermente il capo nella direzione dell’interno della casa, dove si stava consumando un’accesa discussione. Vera era seduta sulla poltrona, ai suoi piedi una nutrita pila di libri. Drew era seduto di fronte a lei, in mano un tomo abbastanza voluminoso. La giovane donna lo squadrò con aria determinata.
« Drew, non puoi pretendere di chiamare nostra figlia “Pamele”. » commentò, inacidita.
« Pamela. » la corresse lui, scoccandole un’occhiata ammonitrice. « Invece Christine è un nome adatto? Molti bambini non sapranno nemmeno pronunciarlo. » la donna sbuffa, abbandonandosi allo schienale del mobilio, dando una carezza distratta a Skitty, che cercava di dormire sul bracciolo – senza riuscirci, sfortunatamente. Quel pomeriggio, quando i due ex Coordinatori erano tornati a casa non avevano smesso di discutere nemmeno per un istante. Il piccolo Pokémon suppose che fosse a causa del cucciolo che i due umani stavano così impazientemente attendendo – non sarebbe stata una novità, una discussione.
« Santo cielo, avrei preferito fosse un maschio. Saremmo stati d’accordo sul nome. » sospirò Drew, sfogliando distrattamente il libro che aveva tra le mani. Il medico l’aveva confermato, erano in attesa di una femmina. E questo comportava la scelta di un nome, oltre che al ridipingere le pareti della nursery.
« Facciamo così. » proferì Vera, chiudendo con uno scatto la rivista tra le sue mani. Drew alzò lo sguardo, osservandola.
« Quando nascerà, se nasce un giorno dispari le mettiamo un nome che ho scelto io. Se invece il giorno è pari, prenderemo il nome che vorrai tu. » Drew la osservò con cipiglio serio, rimuginando un poco.
« La nascita è prevista per un giorno dispari. Stai giocando sporco, ma chére. »
Certo, ancora non sapevano quanto avrebbe faticato Vera nel tentativo di far nascere la piccola Catelyn prima di mezzanotte.
« Marian! » Roserade si appoggiò la rosa blu vicino al capo, nel tentativo di sopprimere la confusione. Sfortunatamente, non ci riuscì. Accanto a lei c’era Masquerain, che aveva aperto le proprie articolazioni con l’intenzione di raccogliere un poco di energia solare, vista la bella giornata.
« Non hanno ancora smesso? » chiese, aprendo un occhio per guardare la compagna di tante lotte con fare interrogativo.
« Pamela! »
« Christine! » il Pokémon Floreale mosse leggermente il capo nella direzione dell’interno della casa, dove si stava consumando un’accesa discussione. Vera era seduta sulla poltrona, ai suoi piedi una nutrita pila di libri. Drew era seduto di fronte a lei, in mano un tomo abbastanza voluminoso. La giovane donna lo squadrò con aria determinata.
« Drew, non puoi pretendere di chiamare nostra figlia “Pamele”. » commentò, inacidita.
« Pamela. » la corresse lui, scoccandole un’occhiata ammonitrice. « Invece Christine è un nome adatto? Molti bambini non sapranno nemmeno pronunciarlo. » la donna sbuffa, abbandonandosi allo schienale del mobilio, dando una carezza distratta a Skitty, che cercava di dormire sul bracciolo – senza riuscirci, sfortunatamente. Quel pomeriggio, quando i due ex Coordinatori erano tornati a casa non avevano smesso di discutere nemmeno per un istante. Il piccolo Pokémon suppose che fosse a causa del cucciolo che i due umani stavano così impazientemente attendendo – non sarebbe stata una novità, una discussione.
« Santo cielo, avrei preferito fosse un maschio. Saremmo stati d’accordo sul nome. » sospirò Drew, sfogliando distrattamente il libro che aveva tra le mani. Il medico l’aveva confermato, erano in attesa di una femmina. E questo comportava la scelta di un nome, oltre che al ridipingere le pareti della nursery.
« Facciamo così. » proferì Vera, chiudendo con uno scatto la rivista tra le sue mani. Drew alzò lo sguardo, osservandola.
« Quando nascerà, se nasce un giorno dispari le mettiamo un nome che ho scelto io. Se invece il giorno è pari, prenderemo il nome che vorrai tu. » Drew la osservò con cipiglio serio, rimuginando un poco.
« La nascita è prevista per un giorno dispari. Stai giocando sporco, ma chére. »
Certo, ancora non sapevano quanto avrebbe faticato Vera nel tentativo di far nascere la piccola Catelyn prima di mezzanotte.
Ed eccoci qui con la Contest. Che contesta sul nome della bimba. E che potete farci, col carattere che hanno questi due staranno sempre a competere.
Annuncio anche che la prossima sarà una Ikari (che mi è stata richiesta).
A domani!