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Autore: bacinaru    30/05/2015    4 recensioni
"«È per i bambini, Dean.»
Marca il suo nome come una minaccia e Dean sa che non può tirarsi indietro, non quando Castiel è convinto che sia cosa buona e giusta giocare ad 'Obbligo o verità' ad un maledetto evento di beneficienza.
Lo fa solo perchè non c'ha mai davvero giocato.
Dean, al contrario, ci ha giocato fin troppo spesso e lo odia, perchè a dire la verità non è mai stato molto bravo; tutto va bene fino a quando le domande non diventano troppo personali e ci si stanca ad inventarsi una bugia dopo l'altra."
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: I won't make you uncomfortable
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean, Castiel, Charlie
Words: 636
Genere: Romantico, Comico
Rating: Verde
Note: Scritta per il drabble event del 23 Maggio 2015 con il prompt: " Dean/Castiel, truth or dare"







I won't make you uncomfortable






«Questo è stupido.»
Dice Dean per quella che potrebbe essere la quinta volta nel giro degli ultimi cinque minuti.
«Non possiamo farlo. È stupido.»
Charlie alza gli occhi al cielo e Castiel inclina la testa di lato, aggrotta le sopracciglia e lo guarda scettico.
Di cose stupide Dean ne ha fatte tante, quindi Castiel non vede dove sia il problema.
«È per i bambini, Dean.»
Marca il suo nome come una minaccia e Dean sa che non può tirarsi indietro, non quando Castiel è convinto che sia cosa buona e giusta giocare ad 'Obbligo o verità' ad un maledetto evento di beneficienza.
Lo fa solo perchè non c'ha mai davvero giocato.
Dean, al contrario, ci ha giocato fin troppo spesso e lo odia, perchè a dire la verità non è mai stato molto bravo; tutto va bene fino a quando le domande non diventano troppo personali e ci si stanca ad inventarsi una bugia dopo l'altra.
«Andiamo, Dean! Sono bambini, cosa vuoi che ti facciano?»
Charlie lo trascina per un braccio e lo fa sedere in cerchio assieme a un gruppetto di quattro ragazzini.
I bambini sono subdoli e possono fare danni con tutta l'innocenza del mondo, ma Charlie ha già preso la bottiglia e Castiel si è seduto accanto a lui, con una mano che aleggia vicino al suo ginocchio, pronto ad inchiodarlo a terra se solo tenta di alzarsi.
Charlie gira la bottiglia.
«Perfetto. Iniziamo!»
Dean sa di non avere scampo.


***


Per qualche miracolo di Dio - anche se Dio è troppo impegnato per fregarsene di loro - il gioco procede abbastanza tranquillo. Si scopre che quei bambini sono così innocenti come sembrano e Dean, anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, si sta pure divertendo.
Almeno fino a quando non è Charlie a fare una domanda.
Una domanda alla quale Dean deve rispondere.
Charlie gli sorride, un sorriso malvagio che a Dean fa paura perchè significa che la ragazza sta progettando qualcosa che a lui sicuramente non piacerà.
«Allora, Dean. Obbligo o verità?»
«Verità.»
Non ha intenzione di darle l'opportunità di obbligarlo a fare chissà cosa.
Charlie non sembra turbata, al contrario è come se tutto fosse andato secondo i piani.
«Il tuo primo tatuaggio, che cos'è?»
Traditrice.
È qualcosa che sa solo perchè Dean era stato troppo ubriaco per non dirglielo.
E Castiel lo sa pure, anche se per altri motivi.
Il fatto sta che entrambi sanno che mai e poi mai Dean lo dirà ad alta voce: è troppo imbarazzante.
«Non posso rispondere.»
I bambini ridono.
Uno di loro - una bambina tutta trecce e lentiggini - gli punta un dito contro e con tutta la serietà del mondo gli dice che adesso deve pagare la sua penitenza.
Interviene il secondo ragazzino, mentre si sistema sul naso gli occhiali troppo spessi.
«Devi baciare qualcuno.»
I bambini non dovrebbero pensare a certe cose a prescindere, anche se lui alla loro età già nascondeva le riviste sporche giù in fondo allo zaino dove teneva la pistola e dove Sammy non avrebbe potuto trovare nessuna dei due.
Gli altri due bambini rimasti, due gemelli con gli occhi piccoli e vispi, si guardano e si intendono senza parole. Poi puntano insieme a Castiel.
«A lui.»
«Cosa?!»
Dean li guarda terrorizzato e la bimba con le trecce fa spallucce e sorride come a dire che è abbastanza grande lei per saperle certe cose.
«Tanto siete come mamma e papà, quindi potete anche baciarvi.»
Charlie è accasciata a terra e sembra stia per soffocare dalle sue stesse risa.
Castiel, dal canto suo, non aiuta per niente.
Il figlio di puttana sembra addirittura in attesa.
«Dean? Non vedo dove sia il problema. Ieri sera eri più che disposto a...»
A quel punto lo bacia solo per farlo stare zitto. Certe cose i bambini non devono saperle.



  
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