Ci siamo, siamo nel backstage, aspettando che Ellen ci presenti e ci inviti ad entrare. Aspettiamo senza dirci una parola, siamo entrambe troppo in agitazione. Dopo il coming-out è la prima intervista a cui abbiamo accettato di prendere luogo. Volevamo rispondere alla tante domande che le persone che ci seguono da sempre volevano porci. Non ci sembrava giusto ignorare tutti e far finta di non ascoltare.

I ricordi del giorno della rivelazione , quello che tra noi giocosamente definiamo il giorno,  risalgono a galla nella mia mente. Quel giorno abbiamo avuto l'approccio più semplice e naturale di sempre, un comportamento mai avuto in precedenza, ma che avremmo dovuto avere da subito, perché spesso davamo l'idea di due ragazze che si vergognano di quello che sono, e non è affatto così. Io e Camila siamo fiere della nostra relazione, così cercato e sofferta da far stare male. A parlare su quel palco, al momento della premiazione, ero stata io. Già, dovevo dopo tutte le volte che l'avevo negato anche brutalmente. Dovevo essere io ad ammettere che ' Camren is real' e che l'unica delusional sono stata io ad aver pensato che potessimo passare inosservate. L'avevo fatto io anche perché Camila era diventata abbastanza insofferenze alla questione. Era stanca di nascondersi, di non guardarmi per evitare il tornado di gifs, vines, e quant'altro si sarebbe creato dopo un minimo contatto. Mi avevo precedentemente confessata che cominciava a farsi strane idee sul mio atteggiamento così difensivo.

***********************flashback*******************

' che succede Camzi ? Perché te ne stai qui sul letto da sola?' Le dico mentre mi distendo sul letto appoggiandomi alle sue cosce e dandole un veloce bacio sul ventre per spronarla a parlare con me.

' Nulla Lauren, stavo solo pensando a qualcosa' tituba sull'ultima parola un po' impacciata e senza guardarmi negl'occhi nemmeno per un secondo. 

'Mmh' mi fermo un attimo pensando a cosa dirle, e mentre rifletto le passo il dorso del pollice sulla coscia in una sorta di carezza. Lei si rilassa a quel mio gesto, e sorrido mentalmente a quella sua reazione che mi fa capire ogni volta quando sono importante per lei. Poi decido che riflettere troppo non è da me e così butto fuori le prime cose che mi vengono in mente, che sono sempre le più vere.

' lo sai che con me puoi parlare di tutto, e sai anche bene che non parlare ci fa tutto altro che bene, soprattutto se è qualcosa che riguarda noi...' Sto diventando logorroica nella mia reazione alquanto eccessiva per l'accaduto. Così Camila mi interrompe ' Okay, va bene' tira un respiro, dopo averlo detto mi fa spostare dalle sue gambe mettendosi di fianco ed aspettando che io faccia lo stesso mettendo il mio corpo difronte al suo. Occhi negli occhi leggo il suo imbarazzo. Forse si vergogna di ciò che sta per dire. Mi mette una mano sulla spalla ed il mio corpo spontaneamente reagisce mettendo la mia sopra la sua. Un gesto di difesa, protezione, un comando che il mio cervello non ha mai elaborato.

' il fatto è che.. Non lo so, lo neghi così tanto che sembra tu voglia convincertene'

Chiudo per un secondo gli occhi consapevole. Non specifica l'oggetto della conversazione, non lo fa perché è chiaro. Nego la nostra relazione. Voglio convincermi di non avere un interesse per lei o per una qualsiasi ragazza.

Allontano delicatamente la mia mano della sua per stringerla in un caldo abbraccio. La mano che si è allontanata da lei bisognosa di un contatto approccia sul suo fianco e la mia testa va a poggiarsi nel incavo del suo collo. So che non basta, ha bisogno delle mie parale per scacciare via questi stupidi dubbi.

' Non ti nascondo che i primi tempi era così, e lo sai' -il mio è più un sussurrare- ' ma non devi pensarci neanche per un minuto ormai, non potrei essere più orgogliosa di ciò che sei e ciò che siamo. '

Sento Camila annuire e stringermi forte posizionando le sue unghie sulla mia schiena, ma non mi fa male. Dopodiché mi ero scostata dal suo corpo quanto basta per vederla aprire gli occhi. Sorrido capendo che lo aveva avuti chiusi tutto il tempo. Continuiamo a guardarci finché non ne lascio un  bacio sulle labbra. Con gli occhi ancora chiusi mi sorride. Il suo sorriso mi aveva sempre fottuto il cervello, vederla ridere faceva ridere anche me. È contagioso, bello da morire e spontaneo come quello di un bambino di 4 anni che non ha mai sofferto. Dalle audizioni di X factori mi era entrano nel cuore, solo che ancora non lo sapevo. Riemergo dal mare di pensieri che mi hanno momentaneamente distratto e il mio sguardo torna alla stanza accogliente in cui ci troviamo. Più che un dolce riemergere dai miei pensieri sobbalzo perché sento pronunciare i nostri nomi dalla presentatrice. Vado per un momento nel panico come se non sapessi cosa devo fare, quando in realtà devo solo camminare fino alla poltrona

' non è difficile Lauren. Destra, sinistra, destra, sinistra e se non ti dimentichi di respirare è il massimo'. Dico mentalmente a me stessa.

Camila mi guarda e fa un sorriso enorme così forte da far in modo che le tiri il collo. Assume più o meno l'espressione dell' emoij che tanto usa su whatsapp '😁'. Ora capisco cosa vuole dire. 

Le sorrido di rimando e le faccio l'occhiolino mentre le prendo la mano, ora che posso.