Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: La_Folie    31/05/2015    1 recensioni
Ho cercato di immaginare cosa sarebbe successo se Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo, oltre ad essere un grandioso e fenomenale spettacolo, fosse anche la storia di due ragazzi della nostra epoca e quindi mi sono chiesta: “E se Giulietta avesse trovato il suo Romeo in qualcun'altro e avesse trovato il coraggio di ricominciare a sognare?”
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III
Il dardo di Cupido


Il tempo trascorse più in fretta del previsto e la sera arrivò senza che Arianna se ne potesse accorgere: in un batter d'occhio lei e Giulia si erano ritrovate nella macchina di quest'ultima, vestite e truccate, per poter andare alla pizzeria dove si sarebbe tenuta la cena di benvenuto.
Per tutto il tragitto le due ragazze erano state impegnate a cantare le canzoni sia italiane e sia inglesi che la radio trasmetteva senza dare loro la minima tregua e di conseguenza non avevano avuto modo di parlare del modo in cui si sarebbe svolta la serata.

Non appena Giulia parcheggiò l'auto, due dei ragazzi che erano presenti quella mattina nella palestra le vennero ad accogliere: erano Denny e Niccolò, i due giovani Paride, che erano usciti fuori dal locale non appena ebbero visto la macchina entrare nel parcheggio destinato al locale.
Giulia non perse tempo e dopo aver salutato Denny si incamminò con quest'ultimo verso l'ingresso, mentre Niccolò si avvicinò ad Arianna porgendole il braccio e la ragazza accettò timidamente il suo silenzioso invito.
Niccolò non era un ragazzo di molte parole e anche lui, come Arianna, si trovava a disagio con le persone che non conosceva e quindi preferì non dire niente per tutto il tragitto fatto a piedi dall'auto di Giulia fino al locale.

Non appena i due entrarono dentro la sala, la ragazza fu travolta dalla maggior parte degli artisti che le andavano a dare il proprio benvenuto, qualcuno le lasciò persino delle buste con dei regali all'interno che provvidero immediatamente a portare nella macchina di Giulia, e tutti la richiedevano per farla sedere al posto accanto a loro, ma la ragazza ne intravide uno tra Giulia e altri tre ragazzi di cui non conosceva i nomi e con i quali Giulia stava chiacchierando animatamente e corse verso di loro per domandare se quella sedia era libera o già occupata da qualcun'altro.


«Davide, come immagini la nuova arrivata?» Chiese Riccardo all'amico che era seduto affianco a loro.
«Che ne dite se lo chiediamo a Giulia? È la sua coinquilina ed è appena entrata con Denny.» Rispose il ragazzo mentre diventava rosso in viso per la domanda appena postale dal ragazzo.
Luca alzò gli occhi al cielo: facevano di tutto e di più pur di non stare fermi, zitti e buoni ai loro posti e di fare un po' di gossip. A volte gli sembrava di avere a che fare con delle ragazze diciottenni in preda alla curiosità ormonale!
Era da quello stesso pomeriggio che non facevano altro che parlare di come potrebbe essere questa nuova Giulietta e Luca non vedeva l'ora di poterla incontrare e conoscere perchè in questo modo sarebbe finita tutta quella storia colma di domande su com'è e come non è e sarebbero tutti tornati a concentrarsi sullo spettacolo che stavano portando in giro per l'Italia.
Così i tre si alzarono in piedi per cercare di vedere dov'era finita la loro giovane amica e chiamarono la ragazza per poi portarla a prendere posto accanto a loro, in modo tale da poterle fare più domande possibili sulla nuova “Giulietta” ed è inutile dire che Giulia si tenne tutto per sé e non rivelò nulla ai tre amici, anche perchè aveva fatto una promessa alla sua nuova amica e loro tre erano gli unici a non averla ancora conosciuta personalmente e voleva che fosse una sorpresa per loro.
Mentre la stavano pregando di raccontare loro qualcosa, qualcuno arrivò alle spalle dei ragazzi chiedendo se il posto rimasto libero vicino a Giulia era già stato occupato oppure no.
I quattro ragazzi si voltarono per rispondere che il posto era libero, ma a replicare fu solamente Giulia perchè davanti ai tre ragazzi si stanziava la sostituta della protagonista femminile. Per la prima volta dopo tanto tempo i tre ragazzi erano rimasti in silenzio e senza parole... e per far rimanere senza parole Riccardo e Davide ce ne voleva!
«Ah sei qui! Cominciavo a temere che gli altri ti avessero sequestrata per tutta la serata. Comunque è libero.» Le disse la giovane non appena la vide.
Giulia la lasciò appoggiare il cappotto di panno nero che indossava e poi la tirò letteralmente verso di loro, rischiando di farla inciampare con quei tacchi altissimi: «Ragazzi ho l'onore di presentarvi la mia sostituta, Arianna.» La presentò e poi la ragazza svelò anche la loro identità: «Arianna, loro sono i “Re del Mondo” ovvero: Davide, che interpreta il romantico Romeo, Riccardo, alias il buon cugino tutto “casa e chiesa” Benvolio e Luca, la reincarnazione vivente del folle Mercuzio.» Le spiegò e la ragazza che ridacchiò nel momento in cui Giulia li presentò in quel modo buffo e inusuale.
I due ragazzi più attivi e loquaci, Davide e Riccardo, dopo essersi ripresi da quel “semi-shock” si andarono a presentare immediatamente, finendola, per la gioia del ragazzo biondo, di spettegolare come due ragazze davanti ad un paio di scarpe, mentre Luca rimase un po' più indietro incantato dalla ragazza che gli stava difronte. Da bravo attore qual'era, cercò di mascherare i suoi pensieri e di recitare la parte del ragazzo indifferente, ma non appena le mani di Arianna e Luca si incontrarono ebbero entrambi come una scarica elettrica che cercarono di non far notare agli altri sciogliendo immediatamente le loro dita.
Il giovane veronese sentiva addosso una strana sensazione: era come se una spada gli avesse trafitto il cuore e glielo avesse strappato via brutalmente. Come se il mondo attorno a lui fosse scomparso e riuscisse a vedere solo lei: unica luce che potesse riportarlo a vedere nuovamente le persone che gli stavano accanto.
In quel momento a riportarli alla realtà fu Giuliano, il quale prendendo in mano il bicchiere che aveva davanti a sé, chiese l'attenzione di tutti per fare un brindisi augurale e di benvenuto per Arianna.
Inutile dire che la ragazza, totalmente rossa in viso per l'imbarazzo, avrebbe voluto assomigliare alla donna invisibile per poter sparire da quella stanza.


A fine cena i ragazzi avevano deciso di mettere un po' di musica per poter ballare e chiacchierare tutti insieme, così le lunghe tavole si erano svuotate immediatamente e le persone si erano riversate al centro della stanza. Non riuscivano a staccarsi due minuti dalla musica!

Arianna era stata invitata molte volte a ballare, ma lei, non essendo dell'umore adatto per festeggiare, aveva sempre rifiutato dicendo che le prove di quel pomeriggio erano state più dure del previsto e che il viaggio affrontato alla mattina l'aveva stancata molto e quindi aveva preferito rimanere da sola seduta al grande tavolo, con un bicchiere d'acqua in mano, ad osservare gli altri divertirsi senza pensare a nulla fino a quando non decise di indossare il suo cappotto di panno nero e di uscire fuori a prendere un po' d'aria.
Una volta fuori venne colpita da una folata di vento gelato che la fece rabbrividire, ma cercò di non pensarci e così, dopo essersi tirata su il collo della giacca, si diresse verso il giardino appartenente al locale, dove aveva visto, arrivando con Niccolò, una piccola vasca piena d'acqua illuminata da alcune luci bianche, ma quando arrivò lì davanti vide un ragazzo biondo in piedi accanto al bordo della piscina che le dava le spalle. Pensava di essere sola là fuori e invece vi era qualcuno.
Così, non volendolo disturbare e credendo che il biondo non l'avesse sentita arrivare, si girò per tornare all'interno del locale, ma venne bloccata immediatamente dalla voce del ragazzo: «Anche tu fuggi dal caos?»
Arianna rimase pietrificata sul suo posto: non credeva possibile che l'avesse potuta riconoscere. «Sì, scusami tanto. Non volevo disturbarti... Avevo solo bisogno... di un po' di tranquillità.» Disse per poi muovere qualche passo nuovamente in direzione del locale per poterlo lasciare da solo.
«NO!» Lo sentì urlare. «Non andartene.» Disse poi parlando piano.
La giovane si voltò nuovamente in modo perplesso e raggiunse lentamente il ragazzo a bordopiscina sospirando e perdendosi nei suoi pensieri e così ci mise un po' a rendersi conto che il ragazzo che le era accanto le stava dicendo qualcosa. Quando lo guardò, vide un sorriso divertito dipinto sul suo volto.
«Cosa c'è?» gli chiese sgarbatamente.
«Non hai ascoltato nemmeno una parola di ciò che ti ho detto.» Disse con tono amichevole.
Le gote della ragazza si tinsero di un rosso scarlatto: «Scusami tanto... non volevo... stavo pensando a... niente. Lascia perdere... Cosa stavi dicendo?» Rispose imbarazzata.
«Tranquilla. Pensavi a casa, non è così?» Le domandò il ragazzo sorridendole per cercare di metterla a suo agio, ma quello che ottenne fu di intimidire ancor di più la ragazza che cominciò a parlare silenziosamente e a dire frasi continue senza mai prendere fiato: «In realtà no... ma magari più avanti la nostalgia si farà sentire.» Gli rispose. «Non fraintendermi: mi manca la mia famiglia, ma più avanti la nostalgia si farà sentire in modo maggiore, ne sono sicura. Ci tengo alla mia famiglia, ai miei amici e non avrei mai e poi mai voluto lasciarli anche se ora ho l'opportunità di fare il lavoro che ho sempre sognato e per cui ho tanto studiato e fatto sacrifici e... sto parlando a macchinetta, non è vero?» Chiese la ragazza vedendo il viso del giovane illuminarsi di un sorriso alquanto divertito.
«Non preoccuparti.» Cercò di calmarla il ragazzo continuando a sorriderle, ma l'unico il risultato che ottenne fu quello di instaurare tra di loro un silenzio imbarazzante.
«Luca... a te non è mai capitato di avere la sensazione di aver ferito qualcuno a te caro per inseguire i tuoi sogni?» Gli domandò lei improvvisamente, continuando a guardare un punto fisso nell'acqua cristallina della piscina.
«Scusa, ma non credo mi sia mai capitato.» Disse il ragazzo toccandosi la testa nervosamente.
«Lascia perdere. È una sciocchezza.» Disse lei voltandosi per tornare indietro, ma sentì una mano posarsi sul suo polso sinistro e stringersi in una morsa salda per poterla trattenere e non farla andare via.
Arianna si voltò incontrando gli occhi nocciola chiaro di Luca e fu, ancora una volta, come se il tempo si fosse fermato e tutte le forme di vita intorno a loro si fossero bloccate come delle statue e loro due fossero gli unici esseri umani del pianeta ad essere in grado di muoversi.
«Non è una sciocchezza. Adesso che sei qui per te è importante poterti sfogare con qualcuno e per noi è importante conoscerti.» Le disse seriamente, guardandola dritto negli occhi.
La ragazza si voltò completamente verso Luca rimanendo incatenati dal solo contatto visivo mentre il ragazzo, talmente era assorto negli occhi color cioccolato della giovane che aveva difronte, non si era accorto di stare ancora stringendo il polso della ragazza.
Rimasero in quella posizione per una manciata di minuti, fino a quando non furono interrotti da Giulia che, non vedendo più la sua coinquilina seduta al tavolo, si era preoccupata ed era uscita fuori a cercarla.
«Arianna! Luca! Che ci fate qui fuori?» Domandò la ragazza avvicinandosi mentre si sfregava le braccia per dare un po' di calore al suo corpo che in quel momento stava gelando.
Luca le lasciò andare il braccio immediatamente e i due ragazzi si allontanarono come se si fossero scottati con le fiamme del fuoco.
«Ero uscita a prendere una boccata d'aria e ho trovato qui Luca e ci siamo messi a chiacchierare.» Le spiegò Arianna mentre le sue guance di tingevano ancora una volta di rosso.
«Capisco... sei stanca?» Le domandò in maniera ancora un po' diffidente Giulia.
«Un po'. Oggi è stata una giornata davvero dura per tutti quanti.» Le rispose la giovane, guardando ancora un'ultima volta Luca a mo' di saluto e raggiungendo Giulia.
«Vuoi andare a casa?» Le chiese ancora la ragazza quando si fu avvicinata.
«Sì, forse è meglio.» Le sorrise stancamente mentre bloccava uno starnuto.
«Ok, allora io vado a prendere le nostre borse e ad indossare il cappotto e poi andiamo.» Disse la ragazza rientrando all'interno del ristorante senza dare il tempo all'amica di ribattere.
Arianna si strinse nel suo cappotto per il vento freddo che si stava alzando ancora di più e si riavvicinò a Luca per salutarlo correttamente, ma in tutto quel tempo il biondo era stato lì ad osservare come incantato quella ragazza dai lunghi capelli neri che parlava con Giulia e così si accorse a malapena di Arianna che stava tornando indietro da lui e quando le fu perfettamente difronte si riscosse da quel suo semistato di shock e le sorrise in modo dolce e un po' imbarazzato per quella situazione alquanto strana che si era venuta a creare.
«Allora... ci vediamo domani mattina per le prove?» Le chiese il ragazzo sperando in una sua risposta affermativa. Da quello che gli avevano riferito i suoi due amici Arianna non sarebbe stata presente a tutte le prove e a tutte quante le repliche.
La giovane alzò lo sguardo sorridendogli amichevolmente e Luca sentì come se il respiro lo avesse abbandonato e lei fosse l'unica in quel momento in grado di tenerlo in vita.
Non volendo dargli esattamente una risposta, Arianna cominciò a parlare in modo vago: «Può essere... in realtà non so esattamente il programma dei prossimi giorni perchè devo ancora riceverlo, ma... vedila così: voi siete impegnati con lo spettacolo qui a Roma al Gran Teatro da ottobre, in questi giorni facciamo le prove in un istituto superiore ed io la mattina se non sono a scuola per le lezioni sono con voi per ambientarmi e conoscere bene il gruppo con il quale devo lavorare e non rimetterò piede in un Liceo fino al 7 Gennaio quindi...» La ragazza lasciò la frase a metà per far intendere al giovane che sicuramente si sarebbero rivisti il giorno dopo alle prove generali e che sarebbero potuti stare ancora una volta insieme a chiacchierare come due amici.
Giulia uscì nuovamente dal locale e si avvicinò alla ragazza per consegnarle la sua borsa e un piccolo sacchetto di Tiffany & Co. che le era stato dato durante la serata, il quale conteneva un piccolo regalo che tutti i ragazzi del cast le avevano fatto per darle il loro benvenuto e per augurarle buona fortuna: si trattava di un piccolo ciondolo in oro a forma di quadrifoglio. «Grazie mille Giulia.»
«Di niente. Io vado a mettere in moto la macchina, così si riscalda.» Disse la ragazza per poi salutare il giovane e dirigersi verso l'automobile.
«Quindi... a domani.» Disse il ragazzo.
«A domani.» Disse Arianna per poi voltarsi verso le scale lì accanto, ma prima di andare via, si voltò nuovamente verso Luca e gli si avvicinò velocemente, gli diede un dolce bacio sulla guancia e gli sussurrò vicino l'orecchio «Grazie.» Dopodiché corse verso l'auto dove ad attenderla vi era Giulia e prima di salire sul mezzo di trasporto diede un ultimo sguardo al ragazzo che era rimasto immobile per la sorpresa. Luca non si aspettava quel bacio, infondo non si conoscevano.
Si toccò inconsciamente la guancia nel punto in cui le labbra della ragazza si erano poggiate, poi si voltò lentamente verso le scale e guardò la macchina della sua amica scomparire nel traffico serale, prima di rientrare nel locale a chiamare i suoi amici per tornare in albergo.


To be continued...
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Buonasera a tutti!
È davvero tanto tempo che non aggiorno questa storia, ma sono stata davvero tanto impegnata con la scuola, l'accademia, spettacoli e il lavoro e ho avuto pochissimo tempo per dedicarmi alla scrittura di questa storia, poiché i capitoli non mi escono mai di getto.
Comunque l'importante è che io abbia aggiornato no?
Venendo alla storia: Luca, Davide e Riccardo hanno finalmente conosciuto la nostra Arianna, mentre il nostro folle per eccellenza ha avuto la possibilità di parlarci un po'.

Questa è la foto del ciondolo che è stato regalato ad Arianna dal cast di Romeo e Giulietta:














Che cosa accadrà nei prossimi capitoli?
Sinceramente non lo so nemmeno io perchè le mie idee si modificano sempre durante la scrittura dei capitoli. XD
Grazie davvero per il vostro supporto, per chi recensisce e mi fa avere le proprie impressioni sui miei scritti e anche per tutti quei lettori silenziosi che leggono questa storia, perchè vedere quel numero che cresce sempre di più ogni giorno mi riempie di un'immensa gioia.

Vi ricordo la mia pagina facebook che potete seguire e dove potrete trovare news, curiosità e spoiler riguardanti le mie storie e i personaggi, così se avete delle domande da fare potrete scrivermele direttamente qui e non solo nelle recensioni: → https://www.facebook.com/pages/La_Folie/258082537697051?ref=hl

Ora vi lascio liberi
A presto & Amate e cambiate il mondo!
La_Folie  

   
 
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