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Autore: Exodd    01/06/2015    0 recensioni
Sora, Kairi e tutti i personaggi sono cresciuti, affrontando molte più avventure di quelle raccontate nel videogioco, e sembra che finalmente i mondi siano ritornati in uno stato di pace.
Più di un nemico cercherà di rompere questo equilibrio, ma non è detto che tutti i nemici stiano dalla medesima parte..
Questa è la storia di tre ragazzini, Matt, Roti e Peg, che, come potrete immaginare, scoprono di avere ciascuno un potere particolare, non necessariamente legato al keyblade. Aiutati dai precedenti custodi, dovranno affrontare molti pericoli, da cui non sempre usciranno illesi, per sconfiggere le loro paure e contemporaneamente risolvere molti misteri..
Molti volti noti faranno di nuovo la loro apparizione.. Ven, Aqua, Terra, Topolino, Pippo, Paperino, Yen Sid, e pure vari personaggi Disney..
E Riku?
"Ora siamo nelle tue mani. Fa il tuo dovere, Master Riku" Disse Yen Sid, mentre una stella cadente attraversava il cielo.
"Farò del mio meglio"
Rispose Riku, osservando una stella sorgere dal mare e ascendere fino a perdersi nell'oscurità.
“Sei sicuro che non ci sia un modo?”
Fu una voce dietro di sé a rispondergli
"É inutile. Il Ciclo non può essere fermato."
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Più contesti
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 Capitolo 8 – Master Sora

 

- L’ultima carta ci condusse al luogo in cui Sora era cresciuto -

Grillario, Chain of Memories

 

Il sole stava sorgendo di nuovo.

Lo seppe dai pochi raggi che entravano dalle fessure nelle rocce.

Era sgattaiolata fuori casa di notte, come faceva sempre, e si era andata a rintanare nel suo posto preferito.

Quella sera non aveva proprio voglia di dormire, ma anche se l'avesse desiderato, non sarebbe comunque riuscita a prendere sonno.

Dopo quello che era successo il giorno prima, era ancora scossa, e solo quel luogo aveva il potere di calmarla.

Quel ragazzo.. Prima le aveva mentito.. Poi li aveva attaccati.. Infine era scomparso nel nulla..

Non aveva molto senso tutto ciò..

Inoltre conosceva anche la grotta, il che rendeva imperfetto il suo nascondiglio segreto.

Quella notte stessa, prima di entrare, si era accertata che non ci fosse nessuno dentro, quindi si era seduta nel punto da cui poteva sentire ogni minimo rumore, così da sapere in anticipo se quel ragazzo fosse ritornato.

Ma non fu un rumore a destarla dai suoi pensieri.

Fu una scossa.

Peg si alzò di scatto e si guardò intorno

"C-c'è qualcuno?" Chiese tremando.

Nessuno gli rispose.

"E-esci fuori, lo s-so che sei tu!"

Disse, cercando di far sembrare la sua voce minacciosa, senza successo.

Quella sensazione che aveva provato era stata la stessa del giorno prima, quando quel ragazzo l'aveva afferrata per una spalla. Doveva essere lui.

Ma l'unica cosa che sentì fu l'eco della sua voce.

Peg cercò di tranquillizzarsi.

Dopotutto non riusciva a percepire niente, ed il sole ormai illuminava quasi tutta la grotta.

Si disse che forse se l'era solo immaginato.

Tirando un sospiro di sollievo, si distese e tornò a guardare le figure disegnate sulle pareti, ma ormai l'incantesimo era rotto.

Uscì dalla grotta e si stiracchiò alle prime luci del sole.

Aveva appuntamento con i suoi amici meno di un'ora dopo. Volevano recuperare il tempo perso il giorno prima, e l'unico modo per farlo era vedersi di mattina presto.

Discese le rocce, si mise a camminare in direzione della spiaggia.

Era appena giunta a bagnarsi i piedi nell'acqua del mare, quando una figura incappucciata, totalmente vestita di bianco, uscì dalla grotta, fermandosi sulla soglia.

"Allora è vero.. Questo potrebbe causarmi molti problemi.."

Disse, scomparendo nell'oscurità.

 

"Uff.. Ma che fine hanno fatto?"

Pensava Peg, seduta a gambe penzoloni sul molo

"É normale per Roti.. ma Matt? Non è da lui essere in ritardo.."

Il rumore di due persone in corsa la fecero voltare, e finalmente li vide.

Si alzò e si preparò a fargli una bella ramanzina.

Matt e Roti si fermarono davanti a lei, ansimanti, cercando di riprendere fiato.

"Vi sembra questo il modo di far aspettare una si.."

"Secondo te li abbiamo seminati?"

"Lo spero proprio"

"Hey, voi due! Mi state ad ascoltare?!"

Ma Matt e Roti non la ascoltavano. Si guardavano intorno con aria spaventata, come se avessero paura che qualcosa potesse apparire da un momento all'altro.

Peg si arrabbiò seriamente, così pestò i piedi ad entrambi, e gli urlò contro "Insomma! Che vi prende?"

I due ragazzi si massaggiarono i piedi per lenire il dolore, quindi finalmente Roti le rispose "Peg! Non bastavano quei mostri di prima? Ti ci metti anche tu ora a colpirci?"

"Che mostri?" Chiese scettica lei

"Erano dei mostri tutti neri, più bassi di noi. Ce li siamo visti spuntare davanti, quasi come fossero usciti dal terreno.."

"E ci hanno iniziato ad attaccare senza preavviso, con calci e morsi e spinte.."

"Abbiamo provato a combatterli con dei bastoni, ma non riuscivamo neanche a sfiorarli.."

"Per fortuna non erano tanto veloci e siamo riusciti a seminarli"

Dicevano i due ragazzi, interrompendosi l'un l'altro.

Peg li guardò con aria dubbiosa

"Se state provando a spaventarmi, vi avverto che non ci siete riusciti. Non sono così stupida da cadere due volte nello stesso tranello.." Disse, nascondendo il tremolio alle ginocchia.

"Ti assicuro che non ti stiamo mentendo, Peg!"

“Se, se.. Come n..” Iniziò lei, ma non riuscì a completare la frase.

Stava guardando un punto fisso dietro ai suoi amici.

Peg non capiva che stava succedendo.

Era come se le ombre dietro a Matt e Roti stessero prendendo forma.

Dapprima vide solo un paio di antenne.

Poi, piano piano, uscì da terra una testa con due grandi occhi gialli.

Quindi un esserino completamente nero sbucò fuori dal terreno.

Peg puntò il dito verso quei mostriciattoli, ma non riusciva a parlare a causa del terrore.

Il primo a comprendere la situazione fu Matt.

Non si girò nemmeno, ma si gettò a capofitto su Roti, così da schivare il colpo che stava arrivando da dietro.

"Ma cosa..?" Disse Roti, che ancora non si era reso conto del pericolo appena evitato.

"Correte!" Urlò Matt, ma altri due shadow comparvero dietro Peg, tagliando così ogni possibile via di fuga.

Peg era letteralmente paralizzata dalla paura, e si accasciò sulle ginocchia.

Matt e Roti si disposero istintivamente attorno a lei, ma non avevano completamente idea di come proteggersi.

"Cosa volete da noi? Andate via!" Provò ad urlagli contro Roti

"É inutile" Gli disse Matt, alzando la guardia.

Peg si coprì la faccia con le mani e si mise a piangere.

Dal rumore dei salti, seppe che i mostri avevano attaccato.

Ma quello che sentì dopo fu totalmente irreale per lei.

Due shadow avevano provato ad aggredire i suoi amici, ma, invece del rumore dei pugni, sentì un rumore metallico, seguito da due tonfi.

Peg si tolse le mani dagli occhi.

Ciò che vide gli tolse quel poco fiato che ancora gli era rimasto.

Matt e Roti stavano impugnando due spade dalla sagoma insolita, facilmente identificabili con la forma di una chiave.

L'elsa della spada di Roti era composto da due lingue di fuoco che si univano con il manico formando una doppia elica a spirale, che si propagava per tutta la lunghezza del Keyblade, incontrandosi solo alla sua estremità, dove la fiamma lasciava spazio ad un'esplosione di metallo bianco.

Matt aveva invece un'arma dall'elsa blu a forma di semisfera che proteggeva l'impugnatura, a mo di sciabola, da cui partiva una pesante lama alla cui estremità erano presenti due grossi denti squamosi.

Davanti a loro, due shadow erano a terra, storditi dalla parata dei ragazzi.

Peg, sbalordita, si volse quindi a guardare i volti meravigliati dei suoi amici, a testimonianza del fatto che neanche loro sapevano cosa stesse succedendo.

Il primo a parlare fu Roti.

“.. Forte!”

Matt si girò verso di lui, con un’espressione che significava “ma se neanche sai cos’è?!”, e sicuramente gliel’avrebbe anche detto, se solo quello non fosse partito all’attacco con una nuova luce negli occhi.

"Roti, fermati!"

"Matt!!" Gridò Peg, appena in tempo per far sì che Matt si accorgesse del nuovo colpo che stava arrivando alle sue spalle.

Intanto, Roti si era fiondato di corsa sul nemico, ma lo slancio che aveva era troppo, e non riuscì a frenarsi quando lo shadow scartò sulla destra, finendo qualche metro più avanti.

Contemporaneamente, Matt parò l'offensiva dello shadow alle sue spalle, ma non fece in tempo a contrattaccare, che quello si era già allontanato.

"L'ho colpito di striscio!" Esclamò entusiasta Roti, osservando la ferita poco profonda sul suo avversario.

"Anch'io!" Rispose Matt, osservando lo shadow dolorante davanti a sé, ma la loro gioia durò poco, perché vennero entrambi respinti dagli attacchi dei restanti due shadow, ritornando così al punto di partenza.

"R-ragazzi.. state bene?" Domandò Peg, con un filo di voce

"Certo, Peg, per chi mi hai preso?" Rispose Roti, visibilmente ferito.

"Non ti preoccupare, Peg. Ce la faremo!" La confortò Matt, cercando di non far capire che non ci credeva neppure lui.

Peg abbassò la testa e si strinse forte ai suoi due amici, riprendendo a piangere.

Quando gli shadow si ripresero, e Matt e Roti alzarono di nuovo la guardia, Peg si mise ad urlare

"Aiutateci! Vi prego.. Se qualcuno ci sente.. Salvateci!"

Sordi alle grida di Peg, tutti e quattro gli shadow saltarono contemporaneamente sui tre amici.. Ma non riuscirono mai a toccare terra.

Peg alzò gli occhi in tempo per vedere i due fasci di luce che avevano attraversato il campo di battaglia, facendo svanire gli heartless in delle nuvole di fumo, liberando i loro cuori.

Restarono tutti e tre incantati a guardare i quattro cuori librarsi in aria, fino a che non raggiunsero un'altezza tale da non essere più distinguibili dal blu del cielo.

"Qualche dio ti ha ascoltato, Peg" Disse Roti, ancora rivolto con lo sguardo in alto.

"Dio Sora.. Uhm, non è malaccio.. Ma per ora potete chiamarmi Master Sora"

   
 
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