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Autore: MissLilith    01/06/2015    2 recensioni
Dopo che Clarke è fuggita dal campo jaha sono passati due mesi, finchè un giorno i cancelli vengono riaperti. Bellamy la vede e non può resistere dal prenderla tra le braccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Magari ci rincontreremo." Queste sono state le ultime parole di Clarke. Sono passati due mesi dal nostro ultimo saluto, dal nostro ultimo abbraccio. Quella principessa coraggiosa mi manca così tanto che non riesco a capire il perché. Octavia non lo capisce, non vede come io possa perdonarla dopo il missile a dondc, ma come posso non perdonarla se poi io stesso l'ho aiutata a uccidere tutti quegli innocenti a Mont Weather? Doveva essere fatto. Siamo in guerra e lo saremo sempre. 
"Novità su Clarke?" Raven entra nella mia tenda. 
"Non si bussa più? Comunque no. Stamattina sono andati Monty e jasper, ma non hanno trovato nulla."
Uno strepitio di voci ci coglie di sorpresa. 
"Aprite! Aprite il cancello!" Urla qualcuno. Usciamo dalla tenda e una folla di gente è riunita di fronte al cancello. Mi faccio largo tra i ragazzi e ciò che vedo mi toglie il fiato. Lexa, il comandante dei terrestri, porta in braccio un corpicino ricoperto di sangue. La riconosco subito. È Clarke. Improvvisamente mi sento mancare. Se fosse morta? Non potrei sopportarlo, io l'ho lasciata andar via. Abby le sente il polso mentre piange. 
"Aiutatemi è viva!" Non aspetto un secondo, le corro incontro e la prendo dalle braccia di Lexa. Per un istante mi rilasso nel provare la sensazione di averla li, viva, tra le mie braccia. 
 
"Bellamy." Abby mi sveglia dolcemente. "Clarke sta bene, l'abbiamo portata nella sua tenda. Non c'è bisogno che la aspetti qui fuori. Domattina potrai vederla." Annuisco e mi dirigo verso la mia tenda.
 
Bellamy era rimasto tutto il giorno e tutta la notte accanto al mio letto d'ospedale. Quando mi sono svegliata dormiva. Quanto mi era mancata quella fossetta sul mento e quelle lentiggini così dolci. Avrei voluto che sorridesse, ma non volevo svegliarlo. Ora sono nella mia tenda e sto molto meglio. Alcuni terresti mi avevano torturata non sapendo chi fossi, ma Lexa mi aveva salvata. Non avrei mai capito il suo tradimento, ma mi aveva salvato la vita.  
Mi giro e rigiro nel letto ma sembra che non abbia alcuna intenzione di chiudere occhio. Non parlo con qualcuno da due mesi e l'unica cosa che voglio è parlare con Bellamy, il mio migliore amico. 
 
Apro la sua tenda e lui è sdraiato sul sacco a pelo a petto nudo, qualcosa si muove dentro di me. 
"Bellamy." 
"Clarke!" Esclama lui sorpreso tirandosi su. 
"Come te la passi?" Lui sorride e mi si scalda il cuore.
"Oh io piuttosto bene, principessa. Tu non troppo, non è vero?" 
Le mie barriere crollano, mi accascio a terra e scoppio in un pianto isterico. Neanche due secondi dopo sono tra le braccia di Bellamy. Mi accoccolo contro il suo petto e ho tanta voglia di rimanere per sempre in quel calore. 
"Che ti hanno fatto, principessa?" 
"Niente di peggio di quello che ho fatto io a quella gente." Lui scuote la testa e sospira. 
"Ti ho già detto che sei perdonata. Andava fatto, Clarke." 
"È come se non fossi più lei. Ho fatto così tante cose brutte, Bellamy. Ho ucciso Finn..."
"Hai salvato Finn, perché lo amavi." Il ricordo di Finn si fa strada nei miei pensieri. Amavo davvero Finn? Chi è che volevo davvero abbracciare una volta scappata da Mont Weather? Tenevo davvero a Finn, più di quanto non tenga a Bellamy? Sollevo lo sguardo nei suoi occhi nocciola, mi guarda con una tale tenerezza.  
"Bellamy. Devi fare una cosa per me. Voglio che tu mi baci." Lui mi guarda abbastanza scandalizzato, ecco ho fatto la figura dell'idiota, non avrei dovuto dirgli una cosa del genere. Sto per spostarmi e scappare da quell'imbarazzante situazione, quando le labbra di Bellamy si stampano sulle mie. Restò immobile per qualche secondo e poi inizio a baciarlo sul serio. Quando le sue labbra aprono le mie un nuovo tipo di calore si irradia nel Mio corpo. Sento il cuore battermi all'impazzata e il respiro mi si fa sempre Più corto. Il corpo di Bellamy risponde perfettamente al mio. 
È come se fossimo attirati l'uno dall'altra. Faccio scorrere le mie mani sui suoi capelli spettinati e lo attiro sopra di me. Lui si lascia trascinare a terra e la sua lingua resta perfettamente intrecciata alla mia per tutto il tragitto. Lo faccio voltare con la schiena a terra e mi metto a cavalcioni su di lui. Mentre gli faccio scorrere le mani sul petto liscio e duro come il marmo, lui mi guarda come se lo stessi mandando in tilt. La sola idea di far andare fuori di testa quel ragazzo mi fa impazzire. Faccio scorrere le dita di una mano appena sopra il bottone dei suoi pantaloni, finchè non lo apro facendo sussultare Bellamy. 
"Clarke..." Sussurra lui. "Credo che tu ti debba fermare ora, se non vuoi più andare avanti." La sua voce è così desiderosa che la sola idea di fermarmi non mi piace per niente. 
"Ho bisogno di te, Bellamy." Le mie parole sembrano convincerlo in modo strabiliante, si solleva da terra e senza perdere tempo mi sfila la maglia dalla testa e mi bacia ogni centimetro cubo della pancia. Quando arriva al seno credo di poter impazzire. Slaccio il reggiseno con una sola mano e l'amore con cui quel ragazzo mi guarda nuda, mi fa provare qualcosa che credo di non aver mai provato prima. 
Bellamy mi fa alzare in piedi. Adesso i suoi baci sono meno violenti, sono più dolci. Mi passa il dorso delle mani sui fianchi fino ad arrivare alla zip dei miei pantaloni, la abbassa e io li tiro giù, mentre lui tira giù i suoi. A quel punto non aspetto altro: gli salto addosso e gli stringo le gambe intorno ai fianchi come se stessi per cadere da un momento all'altro, ma Bellamy mi tiene stretta. Mi porta sul suo sacco a pelo e mi fa sdraiare sulla schiena. Bacia ogni centimetro del mio corpo fino ad arrivare ai miei slip, che scivolano via troppo in fretta. Non so come anche i suoi boxer spariscono. 
"Ne sei sicura, Clarke?" Mi domanda lui con lo sguardo più dolce che mi abbia mai rivolto. 
Invece di rispondergli gli afferro le spalle e lo guido con le gambe verso di me. Un secondo dopo è dentro di me. 
 
Esco da lei completamente sudato. Non sono mai stato così stanco e così entusiasta in vita mia. È come se quella ragazza risvegliasse sempre qualcosa di nuovo in me. Mi tolgo da sopra di lei e le scivolò di fianco. La guardo in quegli occhi dove vedo mare, dolore e forza e per la prima volta non voglio che si rivesta e che se ne vada. Non ho mai lasciato che qualcuno mi guardasse così a fondo, ma lei ci era riuscita dal primo giorno che eravamo scesi sulla terra.  
Clarke mi fissa per qualche secondo poi scoppia a ridere. Una risata genuina, pulita, senza pensieri. La seguo e ridiamo per un tempo che sembra lunghissimo, finché la pancia non mi fa male e lei ha le
Lacrime agli occhi. 
"Sono così stanca Bellamy." Mi dice con voce
Flebile e timida. 
"Allora dormi." Le dico abbracciandola e facendola accoccolare sul mio petto nudo. Prima che si addormenti mi dona un bacetto casto sulle labbra e mi sorride. 
Non ho idea di cosa accadrà domani, ma per ora Clarke è mia e non permetterò che le accada nulla. 
  
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