Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: shinshoku    02/06/2015    0 recensioni
La storia di due ragazze che si sono trasferite da poco a vivere a Seoul. Una sempre con la testa tra le nuvole, ingenua e che pensa solo all'amore, l'altra seria, pacata e che afferma di stare bene da sola. Cosa succederà durante questa loro nuova vita?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE: Buona sera! Questa è la prima fanfic che pubblico. So di non essere molto brava, ma spero che la lettura sia piacevole, lasciatemi i vostri pareri in una recensione. Sono ben accette critiche costruttive e consigli per migliorarmi, se la leggete ditemi cosa ne pensate. Senza commenti non so se continuarla o meno e non riuscirò mai capire dove sbaglio né come posso migliorarmi. Detto questo vi lascio al primo capitolo. ^^

"Sono sconvolta. Scon-vol-ta." "Che cosa è successo questa volta Hil?" dissi continuando a leggere, abituata alle lamentele della mia migliore amica.  "Il ragazzo con cui mi stavo sentendo... mi ha detto che si sposa!" "Pff" Soffocai a stento una risata. "Non sa più come liberarsi di te."  "Come scusa? Perché mai dovrebbe volersi liberare di me?" chiusi il libro che avevo in mano e lo posai sul tavolino che avevo davanti, poi la guardai. "Ma ti senti quando parli? Non  facevi altro che assillarlo con i tuoi discorsi senza senso, non lo lasciavi mai parlare, sapevo che prima o poi si sarebbe stufato, è successo lo stesso anche con gli altri cinque ragazzi, no?" "A dire il vero erano sei" "Oh mamma..." dissi alzandomi dalla poltrona. Presi dal tavolino la tazza di thè che avevo finito qualche ora prima e mi diressi verso la cucina. "Tu devi imparare a parlare di meno e ascoltare di più." "Sì, sì... Comunque ti rendi conto? Si sposa! Questo significa che mentre stava con me, stava anche con un'altra! Sono stata tradita, capisci?" Mi avvicinai a lei e le poggiai le mani sulle spalle, facendola sedere sul divano. "Parlare di meno, ascoltare di più." "Ma..." "Niente ma... Vado a vestirmi che scendo al mini market quì sotto per comprare dei biscotti." Mi diressi in camera e lei mi seguì. "Sono stata tradita e l'unica cosa a cui riesci a pensare sono i tuoi biscotti?" "Ma i biscotti sono importanti. E poi non sei stata tradita. Sentirsi via KakaoTalk e uscire qualche volta non vuol dire stare insieme." Lei sospirò sedendosi sul mio letto e prendendo uno dei miei peluche, per poi abbracciarlo. "Mi chiedo se riuscirò mai a trovare l'amore..." "Se ti dai una calmata potresti trovarlo... forse." Mi guardò con faccia preoccupata. "Forse? E se non lo trovo? Oddio, morirò da sola! Non voglio!" Uscii dalla stanza e mi misi a cercare nella borsa le chiavi di casa. "Sono allergica ai gatti quindi non posso vivere in un appartamento tutta sola con i gatti e i cani mi fanno paura. Dici che i criceti sono di compagnia? Sennò vivremo sempre insieme io e te!" Spalancai gli occhi e un brivido di terrore mi percorse a schiena. "Oddio... No, grazie..." Mi passai una mano sul viso, rassegnata e uscii di casa, lasciandola insieme alle sue evidenti turbe mentali.

Non appena fui fuori casa presi una boccata d'aria fresca primaverile e mi stiracchiai le braccia, poi attraversai la strada e mi diressi verso il mini market. Erano le 23.45 e non c'era anima viva. Entrai e iniziai a dare un'occhiata ai vari articoli sugli scaffali, prendendomela comoda. Poco dopo entrarono due ragazzi incappucciati, alquanto inquietanti. Presi due pacchi di biscotti e mi diressi verso la cassa per pagare. Una volta uscita guardai di nuovo dentro al mini market. "Che strani ragazzi..." dissi tra me e me.  Scossi la testa e mi diressi verso casa quando mi sentii chiamare. "Hei!" Mi girai e uno dei due ragazzi mi corse incontro, porgendomi qualcosa. "Tieni, ti è caduto dal portafoglio." Era un mio documento. "Oh... Ti ringrazio." Il ragazzo abbassò il capo. "Di nulla. Ciao... Rose." "Sì... ciao..." Un po' confusa tornai a casa, chiedendomi chi fosse quel tipo.

Trovai Hil ancora intenta a parlare da sola, facendo discorsi col mio alpaca rosa sulla sua futura vita da zitella. "Hei, bentornata, Ro! Sai, stavo pensando, dato che gli animali sono impegnativi da tenere potrei vivere con i peluche se non troverò l'amore. Loro mi ascoltano e sono così carini, vero? Tu cosa ne pensi?" La feci alzare dal mio letto mettendole in mano uno dei due pacchi di biscotti e la spinsi fuori da camera mia. "Poverina... è proprio senza speranza." pensai. Come faceva a essere così stordita? "Vai a dormire Hil, sei stanca, devi riposare." Ed ecco la frase che mi terrorizzava più di tutte. "Ma io non ho sonno." Chiusi gli occhi cercando di trattenere la mia espressione infastidita e le sorrisi. "Ma io sì. Voglio dormire. Ho lavorato oggi, mentre tu pensavi alla tua vita amorosa." Lei mi guardò fissa con un'espressione da tonta sul viso. Non  aveva capito una parole di quello che le avevo detto probabilmente. Sospirai. "Ma l'amore è importante! Se tu avessi qualcuno che ti ama non saresti così, ne sono sicura!" "Non mi interessa l'amore per ora, Hil. Sto bene così. Ho il mio lavoro, la mia vita e fila tutto liscio. Non ho problemi e sono serena." "Tu dici così, ma io so che non è vero... sei solo rimasta ferita e ancora non ti è passata... Buona notte, Ro."  Uscì, chiudendo piano la porta e io rimasi per qualche secondo a fissare il punto in cui prima si trovava la mia amica, poi sospirai e mi buttai sul letto, aprendo il pacchetto di biscotti, che alla fine non mangiai nemmeno. Mi addormentai in fretta tra mille pensieri, in un sonno profondo e senza sogni, come speravo sarebbe stato.
  
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