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Autore: DAlessiana    02/06/2015    2 recensioni
L’adolescenza è quella fascia d’età che va dai 13 ai 19 anni, dove si è troppo piccoli per fare i grandi e troppo grandi per fare i piccoli. Un periodo fatto di incertezze e confusione ma, dopotutto, è un periodo indimenticabile. (Irv)
Una mia visione personale di "Everwood" come sarebbe stato se il gruppo: Ephram, Brigth, Colin e Amy si fosse formato fin dall'inizio. E' la prima fanfiction che pubblico in questo fandom, spero di fare un buon lavoro!
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Abbott, Andrew 'Andy' Brown, Bright Abbott, Ephram Brown, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Due sono le grandi gioie nella vita di un uomo: la prima quando per la prima volta può dire “Amo”, l'altra, ancora maggiore, quando può dire sono “Amato”. (Irv)

Calò il sipario e lo spettacolo finì. Mesi interi di preparazione, di prove su prove, ogni giorno, per cosa? Per una sola serata in cui si gioca il tutto per tutto.
Ephram avrebbe voluto ringraziare Laynie, ma dopo quel bacio fuori programma, qualcosa in lui chiedeva di essere chiarito. Urlava e lottava per uscire fuori: che fosse ancora innamorato della giovane Laynie? Dopo una delusione così grande come si fa ad amare di nuovo la stessa persona? Forse, la risposta che cercava, era più semplice di ciò che pensasse: lui non aveva mai smesso di amarla e quel bacio, così vero, realistico dal punto di vista teatrale perché non era studiato, non aveva fatto altro che dargli la certezza di ciò che provasse per Laynie. Lui l'amava e non avrebbe mai potuto smettere.
Con loro grande sollievo il professor Schuester non aveva accennato a quello che era caduto, nonostante fosse fuori copione e lui fosse fissata col programma, peggio di Bright con le ragazze.
Tutti i ragazzi furono riempiti di complimenti e, ovviamente, messi in imbarazzo dalle proprie famiglie. Ad esempio il dottor Abbott se ne andava in giro dicendo che i suoi figli erano stati gli attori più bravi e talentuosi e che avevano ereditato tutto dal padre.
“Spero che tuo padre non faccia così!” esclamò Amy verso Ephram, cercando un nascondiglio il più lontano possibile da Harold.
“Se si comporta così giuro che lo disconosco come padre!” replicò Ephram, ringraziando il cielo che il dottor Brown non si comportasse in quel modo alquanto…ridicolo.
“Si può fare? No, perché ci farei un pensiero!” si intromise nella conversazione Bright, facendosi spazio tra i due, per sbucare tra le loro spalle. I tre scoppiarono a ridere e le loro risate furono una specie di richiamo per i fratelli Hart.
“Vi divertite così tanto senza di noi?” domandò Colin, fingendosi offeso ed incrociando le braccia, Laynie lo imitò.
“Smettila di fare lo scemo una volta tanto” sorrise Amy, andando dal suo fidanzato per poi unire le loro labbra in un delicato bacio.
“Okay. Troppo zucchero per i miei gusti!” esclamò Bright facendo una smorfia per poi andare via e raggiungere i suoi genitori e per dare una mano alla madre che, disperatamente, cercava di calmare Harold.
“E ne rimasero due...” disse Laynie, ancora con le mani incrociate al petto, alludendo alla coppietta che ormai si poteva decretare persa nelle loro effusioni.
“Ti volevo ringraziare per prima. Ero letteralmente in preda al panico” disse Ephram, Laynie sorrise ed il silenzio piombò tra i due. Entrambi furono attratti dal colore delle loro scarpe.
“Come siamo arrivati a questo, Ephram?” chiese d'improvviso Laynie, stanca di fingere che niente fosse accaduto, che quella specie di riavvicinamento non avesse fatto scattare niente.
“Che intendi?” domandò di rimando Ephram, forse il non affrontare il problema lo avrebbe fatto risolvere da solo.
“Che cosa siamo? Ammesso che qualcosa ci leghi” disse la ragazza, facendo ricadere le braccia ai lati del corpo. Ephram le prese la mano e la strinse, in modo inconsapevole, perché c'era qualcosa che li legava in modo irrazionale, c'era una forza che li attraeva uno all'altro, come gli atomi di cariche apposte.
“La verità è che non ho mai smesso di amarti, Laynie. Ci ho provato con tutte le mie forze, ma ho fallito. Poi mi sono dovuto arrendere al fatto che ti amo, Laynie Hart, e continuerò ad amarti sempre, nonostante tutto.” iniziò a parlare come un fiume in piena, non riusciva a fermasi perché non era la sua mente che comanda le sue labbra, ma il suo cuore. Il suo cuore stanco di essere messo in secondo pieno e stufo di far vincere sempre la ragione. Perché non esiste logica nelle questioni amorose, è il nostro istinto a fare da padrone. E' lui che ci guida e noi non possiamo far altro che seguirlo.
“Anch'io ti amo, Ephram. Ma quello che proviamo non ha senso se non riesci a fidarti di me...” disse Laynie, cercando di mettere insieme le informazioni, che avevano mandato in tilt il suo cervello.
Per tutta risposta, il giovane Brown, le sfiorò la guancia e la baciò con tutto l'amore che aveva rinchiuso dentro di sé per troppo tempo. Quando si staccarono entrambi rimasero senza respiro e senza parole per descrivere ciò che avevano vissuto.
“Questo ti basta come risposta?” chiese Ephram sorridendo e con gli occhi impregnati d'amore, un amore che aveva finalmente ritrovato, perché il legame che li univa era così forte che andava contro la forza di volontà e la razionalità. Laynie annuì cercando di riprende fiato, ma non le importava di respirare perché Ephram era il suo vero ossigeno, aveva bisogno dei suoi baci per vivere.
“Ti amo, Ephram Brown” sentenziò guardandolo negli occhi e col cuore che batteva così forte che pensò seriamente che sarebbe sbalzato fuori dal petto.
“Ti amo, Laynie Hart” disse lui, accarezzandole i capelli e stringendole le mani, gli era mancato troppo il suo tocco ed averla di nuovo tra le sue braccia era una sensazione unica.
***
La festa organizzata dalla parte di studenti, non impegnata nell'ambito teatrale, iniziava a scaldarsi, invadendo tutta la palestra.
Ephram si divertiva di gusto nel vedere Bright che cercava di rimorchiare una ragazza di qualche anno più piccola di lui, diceva sempre che le nuove avevano qualcosa di particolare che ti dava un brivido unico, ma quella studentessa non era come le altre, perché lei non era caduta ai suoi piedi al primo sguardo, anzi gli dava un bel filo da torcere.
“Forse è la volta buona che intraprendere una relazione seria!” esclamò Laynie portando due bicchieri di cui uno lo porse ad Ephram.
“Bright ha mai fatto qualcosa di serio?” replicò in modo ironico il giovane Brown, prese il bicchiere e bevve un po' della miscela che conteneva.
“Non si può mai sapere” disse la giovane Hart e fece incrociare i loro bicchieri per un brindisi.
“A cosa brindiamo?” chiese Ephram confuso dal gesto della sua ragazza, Laynie gli sorrise e lo baciò.
“A noi” rispose ed Ephram ripose i bicchieri sul tavolo per poi stringerle la vita e baciarla sotto le luci soffuse della sala.



-Ciao a tutti! :)
Ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine di questa storia e finalmente Ephram e Laynie sono tornati insieme, contenti? ^^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e, come sempre, ringrazio tutti quelli che mi seguono. 
Alla prossima! :33

  
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