BAGNO REGIO 5 Agosto 2009
Antonio scese dall'auto, suonò il campanello della casa dei suoi genitori adottivi, e si lasciò travolgere dai ricordi
“... Antonio: Simona no, ho deciso che entro nell'arma dei carabinieri
mamma Simona: perché non mi chiami mamma Antonio? Comunque figlio mio, non posso trattenerti, ma sappi che in qualsiasi momento tu voglia tornare, noi saremo qui ad aspettarti....”
Antonio disse tra sé e sé: e adesso, come vedi sono tornato
Laura rimase un po' dietro, timorosa di non piacere alla famiglia del suo futuro marito
mamma Simona abbracciando Antonio e facendolo sentire un po' in imbarazzo: bentornato a casa!
Poi alzò gli occhi e vide Laura, le fece cenno di avvicinarsi, e le porse la mano: tu devi essere Laura! Io sono la mamma adottiva di Antonio
Laura arrossendo riuscì a balbettare: piacere di conoscerla signora
mamma Simona: ma che signora e signora, chiamami Simona.... sarete stanchi dopo il viaggio... venite dentro che vi porto qualcosa da bere.... figlio mio, la tua fidanzata è veramente bella!
E mamma Simona entrò in casa, seguita da una spaesatissima Laura e un imbarazzatissimo Antonio
Antonio, cingendo la vita di Laura, le sussurrò: non ci fare caso, è una persona molto espansiva
Laura gli sorrise dolcemente: l'avevo capito!
mamma Simona tornò con un grande vassoio in mano, contenente bicchieri, bibite, tramezzini e biscotti: servitevi pure... vado a chiamare mio marito, e sono curiosa di cosa volete dirci
Antonio: Simona, come fai a sapere che volevamo dirvi qualcosa?
Mamma Simona: chiamami mamma, tesoro mio, e comunque ho capito che dovete dirci qualcosa dal tuo sguardo.... vado a chiamare tuo padre
e mamma Simona uscì nuovamente, lasciandoli soli
Laura trovò il coraggio di chiedere ad Antonio: perché non la chiami mamma?
Antonio: perché non è mia madre, e anche se le devo molto, non l'ho mai sentita come una mamma...
Laura: lei sembra che ci tenga molto
Antonio: non fraintendermi Laura... le sono grato per tutto quello che lei e Paolo hanno fatto per me, ma non sono i miei genitori
Laura, avvicinandosi a lui e poggiando la fronte su quella di Antonio: lo so, ma ho capito anche che ti amano come un figlio, quindi il nostro bambino sarà fortunato.... avrà sei nonni pronti a viziarlo
Antonio: per carità! Odio i ragazzini viziati
Ed entrambi scoppiarono a ridere.
Pochi secondi dopo, entrarono mamma Simona e papà Paolo, e Laura e Antonio dissero loro del matrimonio e del bambino in arrivo.
I genitori adottivi di Antonio erano felicissimi dalle notizie che aveva portato il loro Antonio.
Laura e Antonio decisero di fermarsi 2 giorni da loro, per proseguire poi e andare a trovare i genitori biologici di Antonio.
APPARTAMENTO DI TOM, Città della Pieve, 5 Agosto 2009
Paola si era chiusa in bagno, e quando uscì, si mise seduta nel letto di Tom.
Tom camminava avanti e indietro e ogni tanto chiedeva a Paola: allora?
Paola: è presto... manca ancora un minuto
Passato il minuto, si guardarono e andarono a vedere il risultato del test
Appena videro il risultato, Tom sollevò Paola e la fece volteggiare.
Risero e piansero di gioia contemporaneamente, poi Tom riuscì a dire: avremo un bambino.... avremo un bambino
Strinse Paola a sé e la baciò
Bordi e Gigante attirati dalle loro voci, bussarono alla porta.
Tom, un po' scocciato: si?
Sandro, entrando con Bordi: ci scusi comandante, abbiamo sentito parlare a voce alta e ci siamo chiesti se andava tutto bene
Paola vide che sia Sandro che Bordi erano in imbarazzo, guardò Tom che annuì: dato che siete qui, sarete i primi a sapere una cosa
Bordi incuriosito: cosa?
Paola arrossì e balbettò: io e Tom...
Tom le si mise accanto, le cinse la vita e continuò: noi... noi aspettiamo un bambino e presto ci sposeremo!
Sandro e Bordi rimasero per un attimo senza parole, poi iniziarono a complimentarsi, e in meno di un'ora tutta la caserma e tutta Città della Pieve sapeva la novità riguardante il loro comandante... Bordi sapeva come divulgare una notizia.
MONTEPULCIANO 5 Agosto 2009
Carlo aveva insistito per accompagnare Caterina, Sonia e la piccola Giulia a prendere Roberta.
Adesso erano tutti e 5 al bar di Germano, e Roberta stava giocando con la nipotina.
Roberta si ricordò una cosa e frugando nella borsa tirò fuori delle lettere, e le porse a Caterina: queste le ha scritte mio fratello, poco prima del vostro matrimonio e qualche mese prima che nascesse Giulia... le ho trovate per caso, erano in una scatola.... penso che sia giusto che le tenga tu, in fondo erano indirizzate a te.
Poi Roberta prese altre 2 lettere, scritte in una carta diversa dalle precedenti, e le diede a Sonia: queste sono indirizzate a te, non so cosa c'è scritto perché sono ancora sigillate.... sono certa che Marco avrebbe voluto che le tenessi tu
Carlo guardò sia Sonia che Caterina, per accertarsi che entrambe stessero bene.
Carlo non c'era quando Marco era morto, era ritornato a città della Pieve solo pochi mesi dopo la sua scomparsa, ma da quando era tornato, per le 2 ragazze era diventato per loro una sorta di angelo custode, e loro sapevano che su di lui potevano sempre contare.
Sonia: Quanto ti fermerai Roberta?
Roberta: solo qualche ora.... ho una sessione di esami tra meno di 2 settimane e devo mettermi sotto con lo studio, però ci tenevo a darvi le lettere scritte da mio fratello, e volevo stare un po' con la mia bellissima nipotina
Caterina: Roberta, sei sempre la benvenuta qui.... in qualsiasi momento tu voglia venire, per passare del tempo con noi o con la tua nipotina Giulia, basta che tu alzi il telefono e ti verremo a prendere
Roberta sorrise: grazie Caterina...
Passarono le poche ore con Roberta parlando e passeggiando per il parco cittadino, poi riaccompagnarono Roberta alla stazione, e Sonia e Caterina rimasero con le lettere in mano, indecise se leggerle e quando.
Avevano entrambe paura di riacutizzare quel dolore che era rimasto intenso dentro di loro....