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Autore: SaraHood23    03/06/2015    1 recensioni
....Con queste parole si concluse il racconto della storia d’amore più bella di tutti i tempi, quella tra un ladro e una regina cattiva, quella tra Robin e Regina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot OutlawQueen
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Erano passati tre mesi da quando Robin e famiglia avevano lasciato Storybrooke, sapeva che non avrebbe più rivisto Regina, ma non riusciva a dimenticarla e a smettere di amarla, così decise di trasformare i suoi ricordi e la sua conoscenza in qualcosa di reale, qualcosa dove potersi rifugiare nei momenti più tristi.
Decise allora di scrivere della loro vita, la storia di come lui, Regina e tutti i loro amici si fossero trovati lontani da casa, in un mondo senza magia.
 
 “C’era una volta una foresta incantata abitata dai classici personaggi che conosciamo, o meglio, crediamo di conoscere.
Un giorno si ritrovarono in un luogo dove fu loro rubato il lieto fine.
Il nostro mondo…”
 
Questo sono le parole che introducono la storia più avvincente di tutti i tempi, un libro che ha portato alla fama l’ex ladro Robin Hood, un uomo che ha deciso di abbandonare la vita da fuorilegge per raccontare al mondo la vera storia sulla vita dei personaggi delle fiabe.
Un uomo che ha dovuto lasciare la donna che amava, per salvare la vita della madre di suo figlio, morta settimane dopo il loro arrivo a New York per colpa di un pirata della strada.
Nessuno nel nostro mondo è a conoscenza che quella storia narra il vero, nessuno tranne i suoi protagonisti, o almeno così era fino a quando qualcosa a Storybrooke non cambiò.
Regina, Emma, MM e tutti gli altri non ricordavano più chi erano veramente, solo Henry aveva mantenuto i ricordi e quando viene in possesso di una copia del libro di Robin capisce che deve trovarlo perché lui è l’unico che può aiutarlo.
<< Mamma perché non facciamo un viaggio, io te e Emma, stiamo sempre in questa piccola città, io voglio vedere cosa c’è lì fuori >>, disse Henry entrando di corsa nell’ufficio di Regina.
<< Mi sembra una bella idea Henry, chiama Emma e dille di prepararsi, partiamo subito perché mi serve una pausa dal lavoro. >>
Henry corse da Emma e le raccontò del viaggio, lei si preparò e assieme si diressero a casa di Regina dove la mora li attendeva pronta per partire.
<< Dove vuoi andare ragazzino? >>, chiese Emma
<< New York, voglio andare lì. >>
Quel nome, quella città risuonava nella mente delle due donne come il ritornello di una canzone, ricordava loro qualcosa di importante o qualcuno, ma nessuna delle due ricordava cosa fosse.
Salirono in auto e si misero in viaggio, un viaggio lungo, quasi interminabile, ma finalmente dopo diverse ore erano giunti a destinazione.
New York in tutto il suo splendore, con i suoi grandi grattacieli e il traffico.
Henry prese le sue mamme per mano e le trascinò dentro una libreria dove sapeva avrebbe trovato Robin impegnato a firmare le copie del suo libro.
Lui era lì seduto circondato da fan intento a firmare autografi quando ad un certo punto alzò lo sguardo e vide la sua amata, non riusciva a crederci era davvero la sua Regina, le corse incontro per abbracciarla ma lei non ricordava quel volto, quegli occhi azzurri come il cielo e lo respinse.
<< Regina perché mi respingi, sono io Robin. >>
Henry prese Robin in disparte e gli raccontò il motivo per cui si trovavano lì.
<< Andiamo a prendere Roland e torniamo a Storybrooke, dobbiamo trovare un modo per ridare loro la memoria >>, disse Robin, prendendo le sue cose e una volta salutati i fans si sarebbero diretti all’asilo dove avrebbero trovato Roland.
<< Perché dovremmo seguirti, nemmeno ti conosciamo. Cosa vuoi da noi? >>, chiese Regina infastidita dall’uomo.
<< Perché Milady, lei e i suoi amici siete in pericolo, non ricordate chi siete, e chi vi ha tolto la memoria scommetto ha in mento qualcosa di oscuro. Io sono l’unico che può aiutarvi. >>
<< Lei è pazzo, si allontani da mio figlio. Forza Henry andiamocene da qui >>, dibatté Emma.
Regina era rimasta immobile come se qualcosa la turbasse, << Milady, perché in questo modo? Qualcuno di importante mi chiama sempre così, ma non ricordo chi fosse. >>
Nella testa della donna cominciarono a girare mille pensieri, e quella parola “ Milady ” risuonava fissa nella sua mente.
Forse stava cominciando a ricordare.
<< Mamma e mamma, so che sembra una follia ma è la verità, qualcuno ha cancellato a tutta la città la memoria, io forse ne sono immune perché non sono nato nella Foresta Incantata come voi. Ma vi prego se non credete in Robin, credete in me >>, disse Henry guardando negli occhi le sue mamme.
Le due donne si guardarono, e annuirono l’una all’altra e poi la bionda disse: << se tu pensi che sia tutto vero, allora va bene, sarà così. Andiamo a prendere il figlio di Robin e torniamo a casa. >>
Tornati a Storybrooke Henry e Robin cercarono ovunque un modo per spezzare quella sorta di sortilegio, cercarono in libreria e nella cripta di Regina, ma nulla.
Nel frattempo Robin cercò di far innamorare Regina di lui, le portava il caffè nel suo ufficio, la invitò a cena e le regalava fiori ogni giorno. Regina era sorpresa di tutte quelle attenzioni, ma non le dispiacevano, si stava innamorando di quell’uomo appena conosciuto che le faceva battere il cuore sempre più forte ogni volta che la guardava e le sorrideva.
I giorni passarono, i due eroi scoprirono chi era la causa di tutto quel casino, Zelena, colei che tutti credevano morta, era ancora viva e bramava vendetta.
Ora che nessuno ricordava chi fossero non potevano fermarla, perché non sapevano dell’esistenza della magia e di quanto potenti fossero Regina e Emma.
Ma Robin e Henry stavano per distruggere i suoi piani così li attaccò, loro si difesero come poterono, ma Zelena aveva la magia ed era in vantaggio.
Tutti gli abitanti della città erano confusi e spaventati, lo scontro tra la strega e i due eroi sembrava interminabile, ma ad un certo punto Zelena scagliò una sfera di fuoco in direzione di Henry e Regina corse da lui più velocemente che poté e gli si mise davanti venendo colpita al posto suo.
Cadde a terra morente, Henry la guardava in lacrime, Robin la avvolse tra le sue braccia e le disse: << Resisti amore, non morire, non posso vivere senza di te. >>
<< Tu continui a dire di amarmi, ma ci conosciamo solo da così poco tempo e pure c’è qualcosa di speciale in te, ogni volta che mi guardi il mio cuore palpita, non ho mai provato nulla di così forte per nessuno >>, rispose Regina con voce debole e tremante.
Robin le accarezzo la guancia, le sorrise e poi la baciò.
Un bagliore avvolse l’intera città, il bacio di Robin, il bacio del vero amore aveva spezzato il sortilegio di Zelena.
Regina ora non solo ricordava tutto ma era anche guarita e con tutta la potenza che possedeva colpì Zelena portandole via la sua magia per poi rinchiuderla in manicomio.
Ora Robin si era finalmente ricongiunto alla sua amata, e decise di scrivere un sequel del suo libro, dove raccontò quanto fosse potente e magico il bacio del Vero Amore.
 
“L’amore è l’incantesimo più potente che c’è!
È un ferita dolente, ci perseguita nel sonno, affligge le nostre giornate!
L’amore ha ucciso più di qualsiasi guerra.
Ma il Vero Amore è magico.
E non una qualsiasi magia, ma la magia più potente di tutti, perché ti rende felice.”
 
Con queste parole si concluse il racconto della storia d’amore più bella di tutti i tempi, quella tra un ladro e una regina cattiva, quella tra Robin e Regina.
 
Sara Hood.
 
 
 
   
 
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