Istintivamente, Steve la guarda e sorride, comprendendo quanto di lei possa fidare.
Avrebbe potuto abbandonarlo, sparire dopo gli eventi di Washington, eppure Natasha
è sempre rimasta al suo fianco − la spia sovietica di cui diffidare, la morte rossa che non perdona.
Natasha è rimasta al suo fianco come un’alleata in cerca delle medesime risposte, un’amica valida
quando tutto ciò che si conosce sparisce, un sentiero fatto di ordini e cieca obbedienza nel cuore che
scalcia in cerca di libertà − la bambina che amava ballare sulle tristi, fragili note di una Russia sconvolta
dalla sua guerra civile.
Steve la osserva mentre ride, spensierata come mai l’ha vista e pensa che se dovesse sparire da un
giorno all’altro, − come è solita fare, ritrovandola poi nel suo appartamento alle tre di notte, ferita e
scarmigliata ma più forte, determinata di prima − Natasha gli mancherebbe come nessun altro al mondo.



 

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Note dell'autrice.
Mi sa che sto cominciando a shippare Romanogers, aw, credo che tutto ciò sia altamente cancerogeno per
le altre mie due ship del cuore (vedesi Clintasha e WinterWidow aw).
Ma comunque, la loro amicizia è qualcosa di bellissimo, li ho adorati soprattutto in TWS perchè sono troppo
pucciosi e perchè Steve in fondo, sa quanto lei possa capirlo.
Alla prossima, spero sia piaciuta, ew
fireslight.