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Autore: Poison96    03/06/2015    4 recensioni
AU|Olicity|Questo succede se bevo troppo caffè!
Oliver Queen: ragazzo viziato e superficiale che guarda la vita senza vederla davvero.
Ma cosa succederà quando tutte le certezze di Oliver andranno in frantumi? Nasce Arrow.
Felicity Smoak: sua segretaria di giorno e aiutante dell'Arrow di notte.
Oliver e Felicity si amano, lui le ha persino chiesto di sposarlo.
Ma un incidente si metterà tra loro, eppure l'amore, quello vero resiste anche negli anni nel cuore dei nostri due protagonisti.
"Amore non muta in poche ore
o settimane, ma impavido resiste al giorno
estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
Io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato" - Sheakespeare
è la prima long che scrivo in questo fandom, spero vi piaccia!
-MySecretGarden
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Broken 
     Arrow

Back to You


Si ritrovò sotto casa di Laurel.
Si disse che prima di qualsiasi altra cosa avrebbe dovuto prendersi le sue colpe, avrebbe dovuto tornare ad essere libero. Salì le scale e suonò al campanello.

Laurel non si aspettava certo di vederlo lì

-Ciao

-Ciao Laurel, posso entrare?

-Certo... – lo fece accomodare – come mai sei qui?

-Io... ho bisogno di parlarti...

-A proposito di cosa?

-Di noi due...

-Oh certo...Bè, anche se so già quello che devi dirmi, voglio sentirlo comunque dire da te. Penso che almeno di meritarmi la verità

-Certo, perdonami... io davvero non so da che parte cominciare a scusarmi con te. Sono stato benissimo con te, sei stata la mia roccia quando ero totalmente perso...

-Ma...

-Ma non posso continuare a vivere in una vita che non mi appartiene più. E soprattutto non posso continuare a prenderti in giro. Non ti amo, e forse tu non hai nemmeno mai amato me davvero. Eravamo entrambi soli, sperduti e ci siamo aggrappati l'uno all'altro. Poi sono venuto qui, ho conosciuto mia madre, mia sorella, quella che sarebbe dovuta essere mia moglie e mia figlia. Io... ho bisogno che tu capisca che quell’Oliver che hai conosciuto in questi anni ha bisogno di ritrovare se stesso.

-Oh io l’avevo già capito. È per questo che ho già preparato le valigie e me ne stavo andando. Va’ Oliver, va da lei e fa quello che senti.

-Grazie Laurel – si avvicinò e le diede un bacio in fronte pieno di gratitudine.
 

Si diresse alla Queen Consolidated, dove sapeva l’avrebbe trovata, ma una volta arrivato lì, si fece prendere dal panico. Cosa le avrebbe detto? Come si sarebbe comportato??  Fece un respiro profondo ed entrò nell’edificio.

La trovò nel suo ufficio, sola mentre lavorava al computer, come si aspettava.

-Felicity

-Oliver, che cosa ci fai qui?

-Io... io ho bisogno di parlarti, di dirti alcune cose...

-Certo ti ascolto – gli stava sorridendo, con un sorriso carico di gentilezza e speranza. E si sentì morire per quello che le avrebbe dovuto dire.

-Vorrei riuscire a cancellare tutto il dolore che porti dentro. Vorrei farti vivere senza nessuna preoccupazione Felicity, ma non potrò mai farlo se prima non ritrovo chi io sia. Non sono mai voluto arrivare a questo, ma sai quanto è difficile per me vedere come mi guardi? Vedere nel tuo sguardo anni di bellissimi momenti passati insieme e non ricordarli? – le passa una mano sul viso a un passo dalle lacrime causategli da lui stesso – non ti sto chiedendo di aspettarmi Felicity, ti sto dicendo che indipendentemente dalla tua decisione un giorno, io sarò qui, per te, per nostra figlia. Pronto a prenderti finalmente tra le mie braccia e amarti come meriti.

Felicity alza lo sguardo – perso, affranto, addolorato – ti ho aspettato per una vita intera Oliver, non ho mai fatto altro, aspettarti ancora per un po’ non potrà uccidermi, solo... – avvicinò il suo viso al suo, in un bisogno impellente di sentire il sapore delle sue labbra sulle sue, a suggellare quella promessa – ecco, adesso va tutto bene. – gli sorrise, ma Oliver non fu in grado di goderne appieno.

Un’esplosione, dietro le spalle di Felicity li fece finire addosso al muro. Dopo di che, ci fu solo il buio.

-Felicity Smoak? Ciao, sono Oliver Queen
Aveva una camicetta rosa. Stava mangiucchiando una penna rossa
e lavorava al tuo adorato computer. Ti ha colpito fin da subito,
con quella sua veloce e imbarazzata parlantina.
Ti ha fatto sentire umano.

 
-Oliver, io volevo ringraziarti.. e, scusarmi...
-Per cosa?
-Mi sono messa nei guai di nuovo e tu l’hai... ucciso.
E mi dispiace che sono stata io a metterti nella condizione
di compiere questo tipo di scelte.
-Felicity... – le prendi le mani e cerchi di trasmetterle
tutta la fiducia che ti pervade – ti aveva preso e ti avrebbe fatto del male...
Non c’era nessuna scelta da prendere.

Le avevi chiesto di uscire, finalmente ti eri deciso.
Lei era bellissima, in quel vestito rosso e i capelli sciolti.
Volevi provarci davvero. E poi l’esplosione.

 
-Dobbiamo parlare
-Non mi va di farlo, il che detto da me può sembrare incredibile,
ma... se parliamo finirà tutto.
-Mi dispiace davvero tanto... credevo di poter essere Arrow
e Oliver Queen, ma non posso... non adesso... forse non potrò mai
-E allora dimmelo! Smettila di dire
forse, dillo chiaramente
che non funzionerà mai tra noi, che non mi hai mai amata.
L’hai baciata, sentendoti libero, sentendoti te stesso.
-Non chiedermi di dirti che non ti amo.

-Non rimpiango nemmeno un momento.
E nemmeno tu dovresti. Hai fatto così tanto.
Hai salvato così tante vite, hai cambiato moltissime persone in meglio.
Inclusa me. Conoscerti ha cambiato la mia vita. Hai...
hai aperto il mio cuore in un modo che non credevo nemmeno possibile.
Ti amo.
Le hai tolto gli occhiali, lentamente. Non importava quanto in quel
momento fossi emozionato, tutto doveva essere perfetto.
Ti aveva aperto il suo cuore, se lo meritava.
L’hai baciata, e senza staccarvi se non per togliervi i vestiti,
vi siete diretti al letto.
Avete fatto l’amore, e niente poteva essere più perfetto.

 
Avevate appena fatto l’amore.
Lei era lì, al tuo fianco con i capelli sciolti sul cuscino,
le labbra gonfie,
gli occhi chiusi,
il viso sereno.
E in quel momento, ti sei chiesto come hai potuto essere così stupido.

Quando si sveglia, in ospedale sente solo un forte mal di testa. Ricordava. Ogni singolo momento, ogni singolo bacio, ogni singola parola scambiata con Felicity gli apparteneva di nuovo. Sembrava che ogni pezzo del suo cuore fosse tornato al suo posto. Aspetta un attimo...

Felicity!

Si alzò dal letto in fretta, forse troppa, la testa girava, ma non gli importava. Niente in quel momento era importante se non la sua Felicity. Lasciò perdere tutti i dottori che tentarono di fermarlo, di farlo stendere, dei suoi cari lì per loro. Corse finché non trovò la camera di Felicity. Entrò, provò a chiamarla, ma lei non si decideva a svegliarsi, ad aprire i suoi bellissimi occhi. Un dottore palesò la sua presenza, e gli disse che aveva subito un grave colpo alla testa ed era finita in coma.

No, non ora che ti ho ritrovata...

Gli parlò anche dell’attentato alla sua vita, svolto da un gruppo di ragazzi che volevano Oliver Queen morto. E il senso di colpa lo divorò.

Si avvicinò al suo letto, si sedette lì, affianco a lei, le prese la mano e iniziò a parlarle con le lacrime agli occhi e la voce rotta.

-Ciao amore mio... mi ricordo tutto sai? E tu non puoi abbandonarmi ora che mi ricordo di noi. Non puoi, perché io non ce la faccio senza di te. Non riesco a pensare che tutto quello che ho fatto per proteggerti sia stato inutile. È colpa mia sai... se sei qui, stesa in questo letto d’ospedale. Sembra che la storia si ripete vero? solo che stavolta non mi basta più, non mi basta più il solo averti al mio fianco. Ho bisogno di te Felicity, e forse sarò egoista perché ti sto mettendo in pericolo, ma ho davvero bisogno di te. So di essere diverso ora, mi sento diverso... e ho bisogno di sapere di più di questa persona che sono diventato, ma solo se tu sei con me. Altrimenti niente avrebbe più senso...

Chiuse gli occhi, portandosi le mani della sua dolce Felicity alle labbra per baciarle, quando sentì le sue dita muoversi.

-Così hai bisogno di me eh?

Alzò gli occhi di scatto e si trovò il sorriso un po’ stanco e un po’ felice di Felicity. Prese il suo volto tra le mani e la baciò. 


*Spazio Autrice*
è stato un parto. Scrivere questo capitolo è stato davvero complesso. Il ricercare ogni momento, ogni battuta, il decidere se fargli tornare la memoria o no (perchè si, non uccidetemi ma ero davvero indecisa) e il ritagliare un po' di tempo fuori dagli impegni scolastici. Non smetterò mai di chiedere scusa per il ritardo, ma davvero è stato (e continua ad essere) un periodo stressante dal quale non ho ancora avuto via d'uscita. Mi dispiace.
Venendo al capitolo. Il nostro Oliver riaquista la memoria! Siete contente? Spero di si, perchè l'ho fatto solo per voi! Bè, si potrebbe dire che la storia è conclusa, manca solo l'epilogo. Oddio mi vengono le lacrime al solo pensiero... Bè che altro dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che sia riuscita a farmi perdonare per la mia lunga assenza... Un bacio a tutte e grazie per le bellissime recensioni che mi lasciate! :*

 
 
  
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