04/06/2015
1 recensioniMalachai, a dire la verità.
Detesto quel nome, eppure sembra fatto apposta per me.
Forse mio padre, quando decise di chiamarmi così, aveva visto una strana luce nei miei occhi.
E chiamarmi “piccolo diavoletto” era un’abitudine per lui.
Si dice che la famiglia condiziona le tue scelte ed il tuo stile di vita. Credo di esserne l’esempio vivente.
Beh, perché odio la mia famiglia, ne odio ogni singolo membro, ed è una famiglia molto vasta.
E sono sicuro che, se foste stati al mio posto per diciannove lunghi anni, l’avreste odiata anche voi.
I Parker, la Congrega dei Gemelli, la più temuta e stimata. Dove chiunque della famiglia è dotato di grandi poteri e talenti, da poter sfruttare per il bene altrui.
Stronzate.
Non è mai stato così, mai.
Perché? Vedete, la nostra è una congrega importante, famosa per il forte “legame familiare”.
E, chissà, forse in tutto questo tempo passato esiliato dal mondo intero in un mondo-prigione, dove i miei stessi amati familiari mi hanno spedito, la definizione di “legame familiare” dev’essere cambiata.
Legame familiare: sacrificare una vita per avere più potere da donare al capostipite della famiglia.
Già, forse ora è questo che vuol dire.
Sfortunatamente, nella mia adorata famiglia felice,questo accade già da tempo.
Chiamano me mostro, mentre loro si divertono a procreare gemelli fino a dire basta, facendoli crescere con l’illusione di poter diventare dei grandi maghi un giorno, fino al loro diciannovesimo compleanno, dove li costringono ad una sfida mortale.
Fratelli, gemelli, ragazzi, dello stesso sangue, cresciuti insieme tutto il periodo della loro infanzia e adolescenza, costretti uno a consumare il potere dell’altro, fino ad ucciderlo.
Tutto questo perché? La congrega deve sempre avere un leader, la congrega è basata sulla forza, sul potere.
Ed io mi vergogno quasi a dirlo.
Credo che qualcuno ora riesca a capire il motivo del mio comportamento meschino e avido di potere.
Ogni singolo membro della Congrega dei Gemelli è così, come me.
Nessuno di loro però è rimasto per anni, decenni a dire il vero, isolato in un mondo-prigione, a vivere sempre lo stesso dannato giorno, senza un briciolo di magia, senza un briciolo di compagnia.
Ed è vero, forse me lo sono meritato.
In effetti, ho provato ad uccidere i miei fratelli, l’ho fatto. Volevo essere l’unico leader della congrega, il più potente.
Ma poi mi sono pentito, di tutto.
Perché ho capito che non è quello che voglio.
Mio padre, è stato lui a mettermi in testa solo la voglia di potere, potere immenso che mi avrebbe reso invincibile.
Ed ora, mi sono reso conto di non volere nulla di tutto questo.
Non ho dei poteri propriamente miei, sono diverso dagli altri membri della famiglia.
Dovrei fondermi con mia sorella, per averli.
E l’ho fatto, in parte.
Mio fratello Luke è morto, ha voluto fondersi con me.
Mia sorella Jo è morta, l’ho uccisa, il giorno del suo matrimonio, perché portava in grembo due gemelli che mi avrebbero portato via la congrega.
Mia sorella Liv è morta, insieme a tutta la Congrega dei Gemelli, quella notte.
Dovevano pagarla tutti, per ciò che mi è stato fatto.
Sono un giocattolo rotto, a causa loro.
Non provo niente, a causa loro.
Ho così tanto potere da non sapere come gestirlo, a causa loro.
Mi sento perso, a causa loro.
Non so più chi sono, a causa loro.
Non ho più una famiglia, amici, a causa loro.
Odio tutto ciò che sono, a causa loro.
Ho solo troppo potere, e troppa sete di sangue.
Sono Kai Parker, erede di tutto il potere della ormai estinta Congrega dei Gemelli.
Sono Kai Parker, eretico.
Se state pensando a qualcosa da dire per descrivere questa pagina,
in realtà è meglio così, perchè non credo ci sia quasi assolutamente
nulla da dire.
A dire il vero, non saprei nemmeno come recensire qualcosa del genere.
Però mi è mancato, mi è mancato scrivere in una maniera allucinante.
E così ho preso il pc e ho scritto, semplice.
Kai è uno dei miei personaggi preferiti, e avrei voluto che ci fossero stati
più approfondimenti su di lui, sulla sua vita, perchè sarebbe stato tutto più
figo. E così mi sono impersonificata, scrivendo qualcosa che avrei voluto
sentir dire da lui. E magari ne scriverò un'altra, chi lo sa.
Magari che abbia un po' di senso, non come questa.
E già mi scuso, sarà solo intrattenimento.
Tornerò presto, ho qualche idea e sfizio che mi vorrei togliere.
Hope you'll "enjoy".
feds.
in realtà è meglio così, perchè non credo ci sia quasi assolutamente
nulla da dire.
A dire il vero, non saprei nemmeno come recensire qualcosa del genere.
Però mi è mancato, mi è mancato scrivere in una maniera allucinante.
E così ho preso il pc e ho scritto, semplice.
Kai è uno dei miei personaggi preferiti, e avrei voluto che ci fossero stati
più approfondimenti su di lui, sulla sua vita, perchè sarebbe stato tutto più
figo. E così mi sono impersonificata, scrivendo qualcosa che avrei voluto
sentir dire da lui. E magari ne scriverò un'altra, chi lo sa.
Magari che abbia un po' di senso, non come questa.
E già mi scuso, sarà solo intrattenimento.
Tornerò presto, ho qualche idea e sfizio che mi vorrei togliere.
Hope you'll "enjoy".
feds.