Ma era così bello il fuoco!
Le piaceva tanto veder bruciare le cose, il loro sgretolarsi, il loro ritirarsi su se stesse per poi scomparire quasi del tutto. Pensava ci fosse una certa eleganza nel bruciare degli oggetti, nel loro contorcersi per divenire cenere. Ma odiava l’odore che derivava da cotanta bellezza. Forse anche per questo cercava sempre di trattenersi.
Doveva smetterla di arrabbiarsi, la rabbia le procurava strani desideri omicidi, così poco affini alla sua persona. Ma non poteva negare che ci fosse un certo fascino in questo sentimento positivo e negativo contemporaneamente.
A volte sarebbe voluta tornare a essere la persona che era prima di incontrare Luna, Usagi e le altre, sarebbe voluta tornare a quando non era ancora Sailor Mars, ma sapeva che era impossibile. Lei era la Guerriera del Fuoco, la Principessa di Marte e da ciò derivavano responsabilità forse troppo grandi per lei sola, ma non era mai sola. Però avrebbe preferito non distruggere tutto quando perdeva un po’ la calma, non avere più quella perenne sensazione di calore quasi soffocante.
Ma davvero avrebbe preferito rinunciare alle sue amiche? No, non poteva!
Bruciare per l’eternità, dover dominare il fuoco per sempre, vivere trattenendosi, era quella la sua strada, ma sapeva che non sarebbe mai stata sola.