Titolo: Di brevi chiacchierate sotto le stelle e semi abbracci inaspettati
Raitings: Verde
Generi: Fluff • Song Fic • Missing Moment • What if ?
Coppia: Jasico { tra una friendship e una ship. A voi la scelta di come interpretarla }
Parole: 408
Desclaimer: Tutti i personaggi non mi appartengono e sono di proprietà di Rick Riordan. La canzone è dei The Civil War ed è Eavesdrop.
Note: La storia è un semplice Missing Moment ambientato dopo lo scontro contro Gea. A differenza della trama originale però, qui Will e Nico non si sono mai incontrati.
Spero vi piaccia. Un abbraccio.
Met
˜ Di brevi chiacchierate sotto le stelle e semi abbracci inaspettati ˜
I don’t want to talk right now
I just want your arms wrapped around
Me in this moment
Before it runs out
Oh don’t say that it’s over
Oh no say it ain’t so
Let’s let the stars watch
Let them stare
Let the wind eavesdrop
I don’t care
I just want your arms wrapped around
Me in this moment
Before it runs out
Oh don’t say that it’s over
Oh no say it ain’t so
Let’s let the stars watch
Let them stare
Let the wind eavesdrop
I don’t care
Nico si sdraiò sul prato e fissò il cielo stellato in attesa. Il vento con dolcezza gli carezzava i capelli corvini. Era ormai fine luglio, e la notte era l’unico momento in cui si poteva sfuggire al caldo. Certo, non era sicuro stare fuori dopo il coprifuoco, ma Nico proprio non riusciva a stare nella sua cabina.
Certe notti, gli pareva di essere di nuovo rinchiuso in quella maledetta giara. Era da dopo lo scontro con Gea che gli incubi l’ossessionavano.
Ma da quando dormiva all’aperto riusciva a raccattare qualche ora in più di sonno.
Il figlio di Ade chiuse gli occhi. Un sorriso impercettibile gli si dipinse sul viso quando sentì qualcuno, sdraiarglisi accanto. Nico si voltò di lato studiando il profilo del figlio di Giove che in quel momento guardava la volta celeste. Non avrebbe saputo dire quando erano iniziati i loro incontri sotto le stelle. L’unica cosa di cui Nico era certo, era che con Jason non si sentiva fuori posto o a disagio. Era uno dei pochi con il quale riusciva a parlare liberamente senza essere giudicato o guardato storto.
Un sospiro leggero gli abbandonò le labbra per disperdersi nel fresco della sera.
« Quando parti ? » chiese il figlio di Giove spezzando di netto il filo dei suoi pensieri.
« Tra qualche giorno credo. Non so di preciso » replicò il corvino.
Jason stette in silenzio per un po’ contemplando la volta celeste.
« Non penso di star via molto comunque » sussurrò il figlio di Ade.
« Beh, mi mancherà avere qualcuno con cui guardare le stelle » accennò un sorriso il biondo.
« Puoi chiedere a Piper, o non so a Percy » borbottò il più piccolo abbassando lo sguardo.
« Non sarebbe lo stesso » sussurrò il figlio di Giove studiando di nascosto i lineamenti del corvino.
Il figlio di Ade rimase stupito, non sapendo come ribattere, si limitò ad avvicinarsi un poco al biondo. Jason sorrise, intrecciando le proprie dita con quelle del minore.
I due rimasero in silenzio a contemplare le stelle, finché entrambi non crollarono tra le braccia di Ipno.
Nico aprì gli occhi, il buio iniziava a sfumare nel cielo, probabilmente mancavano poche ore all’alba.
Si stupì quando si ritrovo con il viso poggiato sulla spalla del biondo. Si scostò un poco, e notò che le loro mani erano ancora intrecciate. Un leggero sorriso gli incorniciò le labbra. Poi, chiuse gli occhi e si riaddormentò.