“Giuro che questa me la paghi, Benson.”
Il fatto di dover stare chiusa in quella stanza con Freddie le dava a dir poco sui nervi.
“Non è stata tutta colpa mia.” Trovò il coraggio di rispondere lui.
Sapeva benissimo che discutere con lei in situazioni del genere sarebbe stata la cosa più stupida da fare in assoluto.
“Mi sembra ovvio. Abbiamo cominciato per colpa tua.”
“E allora?!” quasi urlò Freddie.
Si pentì un secondo dopo, quando Sam cominciò ad urlare a sua volta.
“E allora adesso tua madre ci cerca come una pazza per tutta Seattle con l’intenzione di uccidermi!”.
“Non è colpa mia se lei si trova sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.”
“Questo non ti giustifica. Ci siamo lasciati.”
“Il fatto che ci siamo lasciati mi vieta di baciarti?”
“Si.”
“Ah, già.”
“Sei un’idiota. Non accetterò mai più una passeggiata con te.”
“Non l’ho fatto apposta.”
Se la signora Benson non sarebbe andata a cercarli proprio in quella direzione, costringendoli a fare silenzio per non farsi scoprire, a Freddie starebbe già sanguinando il naso.
Adesso lei dovrebbe anche credere che Freddie non l’abbia baciata apposta.
“Dimentichiamo tutto. Usciamo di qui.”
“Come la metti con mia madre?”
“Non m’importa di quella pazza.”
Sam si avviò verso la porta, ma Freddie la bloccò.
“Come sarebbe a dire che non t’interessa?”
“La colpa è tua. Io non ho fatto niente.”
“Ma mi hai forse respinto?”
“In questo caso, sono sicurissima che un bravo ragazzo come te si prenderebbe sicuramente la colpa per proteggere la sua ex fidanzata da una pazza isterica.”
Freddie sospirò.
“Ovvio.”
Dopo quell’ultima parola, i due ex fidanzati uscirono da quella stanza tenendosi per mano.


Angolo autrice:
Ciaooo!! Spero che questa storia vi piaccia, anche se è corta.
Fatemelo sapere con una recensione, ovviamente anche critica o neutra :).
Adesso vi saluto.
||MoRyAsDyN||