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Autore: looking_for_Alaska    06/06/2015    3 recensioni
Nella piccola cittadina di Thorn City, Canada, si trovava una vecchia casa abbandonata. Dentro di essa viveva un fantasma assetato di sangue che uccideva chiunque ci metteva piede.
E poi c'era William, un ragazzo uguale a tutti gli altri, tranne per il fatto che era un "liberatore di fantasmi"; ovvero, li conduceva alla luce, salvandoli. Però a condurlo da Amelia dagli occhi dolenti sarà il segreto che lei custodiva da tempo e che in qualche modo li legava.
Ma le domande sono tante. Come è morta Amelia, e chi l'ha uccisa?
Cosa collega un fantasma morto da più di duecento anni ad un ragazzo adolescente? E soprattutto, qual è il segreto per cui Amelia ha ucciso e continua a uccidere?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Mi voltai di scatto. Mi trovai davanti una donna sulla quarantina, con capelli castani acconciati in boccoli perfetti e tenuti fermi sul capo da una molletta tempestata di diamanti. Gli occhi azzurri erano gelidi, e le labbra sottili tese in un sorriso. Indossava un vestito dalla gonna ampia e verde muschio, mentre il corpetto, che doveva essere davvero stretto, era di un verde più cupo, con tracce di bianco. Dovetti constatare che era una signora dall'aria aristocratica molto bella. « Quindi tu sei Amethyst » dissi, come un perfetto idiota. La donna mi sorrise, facendo un lieve inchino. « In persona, mio caro. Lieta di fare la vostra conoscenza ». Poi drizzò la schiena e alzò il mento in una posa fiera. « Siete voi ad avermi chiamata? ». Amara annuì, incapace di proferire parola. Anche io ero stupito. Amethyst sembrava qualcuno di un'epoca andata, eppure era così... viva. « Posso conoscere il motivo? ». Lanciò un'occhiata alla sedia più vicina. In quel momento realizzai che quella donna non aveva per nulla dimenticato il suo tempo. « Siediti, ti prego » la invitai, e la osservai mentre con un sorriso soddisfatto faceva ciò che le avevo chiesto. Anche noi la imitammo. Amethyst ci studiò uno ad uno, poi sorrise di nuovo. « Che bei ragazzi, e che dolce fanciulla! Mi viene da chiedermi perché dei giovani come voi abbiano chiamato una vecchia dama fantasma » e si sfiorò un boccolo con la mano. Presi fiato per parlare, ma James mi anticipò. « Abbiamo un problema con un altro fantasma ». Gli lanciai un'occhiata di fuoco. « Amelia non è un problema ». Amethyst si coprì la bocca con la mano mentre rideva. « Qui percepisco qualcosa di più del dovere, signorino William. Avete per caso un legame più profondo del dovuto, con questo caro fantasma? ». Arrossii violentemente. Non mi sentivo a mio agio, quella donna non mi ispirava sicurezza. E sapevo che se Amelia non avesse sentito che anche io mi fidavo, non le avrebbe permesso di fare nulla. « Amelia è un'amica, oltre che un fantasma ». Amethyst mi sorrise comprensiva. « Vi conoscevate da prima che morisse? ». Scossi la testa, di nuovo imbarazzato. « No... Io sono un liberatore di fantasmi, come mio padre prima di me; cioè, almeno era quello che credevo, poi ho scoperto che era un membro importante della AUF. Dicevo, Amelia è diversa dai fantasmi che ho incontrato finora. È un mostro assassino con tutti tranne che con me, e io sono riuscito a conoscerla davvero ». « E se ne é innamorato » finì Amara per me. « Io non... » tentai, ma Amethyst mi fermò sventolando una mano. « Signorino William, tesoro, è inutile negare l'evidenza. Fa perdere tempo ed è alquanto inopportuno ». Mi sentii in dovere di scusarmi e lei sorrise. « Ottimo. E potrei conoscere il nome intero della fortunata? ». James s'intromise. « Amelia Roberts ». Amethyst impallidì. « Cosa? ». Seguì una pausa. « Non capisco » cominciò. « Quando mi hanno detto che era morta, ho sofferto. Ma nessuno mi ha mai detto che... Oh, povera, cara ragazza! Cosa mai ha dovuto subire! E ora è ancora qui, a soffrire. Mi viene da chiedermi se troverà mai la pace, quella povera bambina » sospirò tristemente. Io ero incredulo. « La conosce? ». Amethyst annuì. « Ero un'amica della sua bisnonna. Eravamo molto legate, e quando è morta mi ha chiesto di aiutare tutta la sua famiglia ad andare avanti. Ed è quello che ho fatto, poi quel farabutto di Jacko Blake e i suoi seguaci prima di lui hanno iniziato a perseguitarmi e ho perso di vista Amelia e la sua famiglia... E oggi vengo a sapere che le è toccata la mia stessa sorte! Povera, dopo essere stata violentata dal suo patrigno... ». Ero ancora più stupito. « Lei lo sapeva? E non ha fatto nulla per impedirlo? ». Amethyst aveva dipinta in viso un'espressione piena di dolore e rabbia. « Mi è stato impossibile. Quando ho scoperto le cose terribili che avvenivano in quella dimora, ho tentato di fermarle. Ho fatto cadere il suo patrigno dalle scale... ma mi hanno scoperta, e bandita con un incantesimo dalla casa. Penso però, dato che ora sono morti, io possa rimettere piede là dentro, se Amelia non me lo impedisce ». Annuii. Quella donna aveva tentato di salvare Amelia, e ne aveva pagato le conseguenze. Ma ora era di nuovo qui, per tentare di portare a termine la sua promessa. Ad un tratto provai un grande rispetto per lei. La donna si schiarì la voce. « Signorino William, voglio essere sincera con voi. Io so chi siete, chi è vostra madre e chi era vostro padre. So solo io tutto il male che la vostra maledetta famiglia mi ha provocato. Ma nonostante tutto sono qui per aiutarvi. Stavolta però voglio qualcosa in cambio ». La osservai, in attesa di conoscere le sue richieste. « Voglio la morte di Cristabel Blake, secondogenita di Jacko. Dopo la morte della ragazza, voglio essere liberata e voglio raggiungere la pace ». Ma la mia mente ronzava, e mi impediva di pensare. Chi diavolo era Cristabel Blake?
   
 
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