NOTE: Questa storia non ha un vero e proprio senso, ed è stata scritta UNICAMENTE come regalo per la splendida Ladyforseiya_15, che oggi compie gli anni.
Tantissimi auguri di buon compleanno, tesoro mio.. Spero che questa sciocchezzuola ti piaccia. <3
Un bel giorno, in un tempo non troppo remoto, il cavaliere Milo di Scorpio e Ikki della Fenice si ritrovarono a litigare ferocemente per il cuore della stessa fanciulla.
Lei si chiamava Sonia ed era una creatura la cui grazia e beltà erano pari solamente alla sua dolcezza e sconfinata intelligenza: i lunghi capelli scuri e i suoi occhi dello stesso colore bruno le conferivano una splendida aria da bambolina e la sua testolina vispa la rendeva estremamente acuta e loquace, un vero piacere non solo per gli occhi ma anche – e soprattutto – per l'animo e per il cuore.
Ikki e Milo (che di certo non erano due stolti e ci capivano parecchio, in fatto di donne) erano rimasti da subito colpiti da cotanto splendore e ovviamente non avevano perso tempo a chiederle di uscire, ritrovandosi più e più volte a litigare per chi dei due potesse avere l'occasione di trascorrere un po' di tempo da solo in compagnia della graziosissima Sonia.
Fra le tante volte in cui i due cavalieri si ritrovarono a discutere, ricordiamo in particolare il sette giugno, giorno del compleanno della suddetta fanciulla.
<< E' inutile, Ikki, non hai nessuna speranza! Sonia trascorrerà il suo compleanno con me. >>
<< Ah, sì? E che cosa te lo farebbe pensare, esattamente? >>
Milo fissò il rivale con aria sinistra, una smorfia di disappunto sul suo bel volto.
<< La risposta mi sembra scontata, io sono un cavaliere d'oro. >> rispose strafottente << Qualsiasi ragazza preferirebbe uscire con me, piuttosto che con un semplice soldatino di bronzo. >>
<< Tu dici, cuspidino? >> lo scimmiottò Ikki << Io sono l'araba fenice, l'uccello di fiamme che risorge dalle sue stesse ceneri... Credi veramente di essere più fico di me? >>
<< Puoi scommetterci, spennacchiotto! >> rilanciò Milo << Vantati pure delle tue fiamme, devo forse ricordarti dell'invincibile potenza della mia Cuspide Scarlatta? >>
<< Cosa, quella punturina di zanzara? Per favore, robetta da nulla... Io stesso riuscirei a fare di meglio! >>
<< Ah, tu credi? Adesso ascoltami bene, razza di... >>
<< Hey, ragazzi... Che sta succedendo qui? >>
I due cavalieri si voltarono di scatto, arrossendo di colpo nel momento in cui i loro sguardi si posarono sulla figura aggraziata e raggiante della dolcissima Sonia, che li guardava sorridente.
<< S-Sonia! >> farfugliò Milo, impacciatissimo << C-che piacere vederti qui! Sai, Ikki ed io stavamo proprio pensando a te... Non è vero, Ikki? >>
<< Cosa? Oh, sì... Sì, esattamente! >> fece eco il secondo, altrettanto imbarazzato << Sai, noi ci stavamo chiedendo se... >>
<< Ragazzi, perdonatemi... Non è che potremmo parlarne più tardi? >> lo interruppe Sonia, in tono appena mortificato << Sapete, io e la mia amica Regina andiamo al cinema oggi e se non ci sbrighiamo rischiamo di arrivare in ritardo e perderci l'inizio dello spettacolo. Non è vero, Regina? >>
<< Come? >>
I due cavalieri indirizzarono rapidamente lo sguardo in direzione di una splendida donna dai capelli neri e lo sguardo magnetico, che sorrideva ampiamente guardando la piccola Sonia con occhi rigonfi di affetto e dolcezza.
<< Sì, Sonia ha ragione. >> confermò la donna << Perdonatemi, ragazzi, prometto che ve la riporterò sana e salva fra qualche ora. Andiamo, Soniuccia? >>
<< Sì, certamente. A più tardi, ragazzi! >>
<< Aspetta un attimo, Son... >>
I due cavalieri tentarono di attirare l'attenzione della fanciulla, ma questa si allontanò in fretta assieme alla sua amica e li abbandonò lì con un palmo di naso, soli e desolati di fronte alla loro ennesima sconfitta amorosa. Rimasero immobili ed in silenzio per diverso tempo, i loro sguardi fissi nel vuoto come a voler ricercare all'orizzonte un qualcosa che oramai si erano lasciati scappare, fino a quando Ikki non si decise a reagire, colpendo il povero Milo con una possente gomitata nelle costole.
<< Ahia! >> protesto Scorpio << Che ti prende, stupida Fenice? Adesso perché mi hai colpito? >>
Ikki fece una smorfia ed incrociò le braccia al petto, mettendo su una specie di broncio ed assumendo una posa teatrale e vagamente infantile.
<< Perché, dannatissimo aracnide che non sei altro >> bubbolò << Nella confusione generale, ci siamo dimenticati di fare gli auguri a Sonia! >>
BUON COMPLEANNO, IKKINA!
<3