La notte dell'iniziazione.

Beh, non me l'aspettavo certo così. Non che fossi al corrente di una qualche "notte di qualcosa", ma direi che una piccola piazza accerchiata da una sottospecie di panchine di cemento non è il mio stile.
Sento Aubrey dire qualche parola veloce, che però non riesco a capire, se non le ultime, ovvero: "Preparate le munizioni, Barden Bella's."
Sinceramente non capisco perché tutto debba essere una colossale frase ad effetto. Mi sembra tutto estremamente assurdo.

-Ma che sono venuta a fare..?- Mi rivolgo a Ciccia Amy con un sorriso sghembo sulle labbra, quasi come a volermi lamentare.

-A vivere il tuo sogno, Beca.- Amy è piuttosto entusiasta, non capisco il suo euforismo. -E' incredibile che abbiano accettato anche il mio culone sexy.-

Prima di riuscire a realizzare l'assurda e forse anche un pò volgare frase della bionda, sento qualcuno chiamarmi da lontano. Dio, sono arrivata da quindici secondi e già qualcuno mi sta chiamando di qua e di là. Spero che non vada avanti per molto questa cosa.
Mi volto verso chi mi sta chiamando, e con un'indifferenza che do a notare fin troppo, non riesco a trattenermi dall'essere abbastanza fredda, come al solito.

-Oh mamma...-

Sento Jessie continuare a chiamare il mio nome, anche se ad appena un metro da me, in modi anche stranamente fastidiosi.
Esprimo la mia "rabbia" con una sorta di mugolio a labbra serrate, avrei tanta voglia di andarmene adesso.

-Beca! I miei occhi mi ingannano o sei tra le Barden Bella's?-

Con un sarcasmo degno di un funerale inizio a scuotere la testa. -No.-

-Ok, tu sei una ragazza accappella, io sono un ragazzo accappela, faremo dei figli accappella: è una cosa inevitabile.-

Penso per un millisecondo alle sue parole, non può dire certe cose rimanendo serio. -Sei ubriaco fradicio, non sai nemmeno cosa dici.-

Lui resta abbastanza serio e indifferente, e ricomincia a parlare tranquillamente, come se non avesse capito che in questo momento non gradisco molto la sua compagnia. -No, sto bene, sei tu che sei un pò sfocata.-

Sorrido per renderlo felice, dopotutto non è così male come ragazzo. -Tutto ok?-

Anche lui sorride, anche se la sua sembra un pò più una risata. -Si!-

-Si? Ma stavi per cadere.- Provo a prenderlo in giro, giusto per non fare la parte della ragazza mezza morta.

-Ma no, che cosa dici?- Mi risponde senza grandi problemi, sembra davvero che mi voglia trattare bene.

-Facciamo un test di sobrietà?- Poggio le dita di una mano sul suo petto per spingerlo all'indietro, nulla di troppo invasivo. -Riesci a stare in piedi?-

-Vedi che resto in piedi?- Si sbilancia per un mezzo secondo, per poi tornare in posizione normale, dove viene di nuovo spinto da me. Ancora una volta torna in posizione eretta. -E ancora in piedi!-

-Bene, bravo...- 

-Ti offro da bere?- Dice annuendo e sorridendo come un quattordicenne in piena pubertà.

-Ottima idea.- Lo dico forse per togliermelo dai piedi per un pò. 

-Si, ti offrirò da bere, devi arrivare almeno al mio livello.- Se ne va proprio comè arrivato: scavalcando una ad una tutte quelle panchine di cemento.

-Non ti ammazzare...-

E' la prima cosa che mi sento in debito di dirgli, prima che Chloe mi raggiunga a corsa.

-Ciao!- Mi prende per i polsi, e comincio a pensare che non mi piace molto il contatto fisico.

Reagisco con un "Oh!" abbastanza sorpreso dal comportamento della ragazza, che in un millesimo di secondo si avvicina smisuratamente al mio viso.

Ok, non sto scherzando, è veramente vicina. Troppo vicina. E si sta avvicinando ancora.
Non collego bene quello che sta succedendo, e credendo che voglia sussurrarmi qualcosa all'orecchio, mi avvicino spontaneamente di qualche centimetro soltanto, cosa che sarebbe stato meglio non fare, visto che in meno di quanto ci aveva messo per avvicinarsi, mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Appena sento quel contatto decido di volermi allontanare, non perché avessi realizzato quanto successo, solo che, come ho già detto, non amo molto il contatto fisico. Provo a staccarmi da lei, ma non ci riesco, sembra che mi stia tenendo ancora per i polsi, e inizio a mettere a fuoco la situazione. Anche se il tutto si è svolto in meno di tre secondi, appena ho capito la situazione mi accorgo che Chloe mi sta baciando.

Chloe Beale mi sta fottutamente baciando.

Ok ragazza, è arrivato il momento di lasciarmi, mentre nessuno ci sta guardando, andiamo.

Provo ancora e ancora ad allontanarmi, ma Dio, questa tizia sembra voglia davvero tenermi appiccicata a lei.

Adesso non solo mi sento strana a fare questo tipo di cose, mi accorgo anche delle prime attenzioni indesiderate di chi ci sta intorno.
Si sente benissimo un brusio di sottofondo, e qualcosa riesco anche a capirlo. Nulla di condivisibile, ovviamente.
Provo a scandire qualche parola , senza particolari risultati, visto che sembra proprio non volermi lasciare. C'è una di quelle panche a dividerci, o perlomeno, divide i nostri corpi, visto che le nostre labbra sembrano più che unite.
Non so sinceramente cosa fare, più il tempo passa, più persone ci notano. Suvvia Chloe, non voglio farmi brutte reputazioni, ok?

Finalmente lei decide di allontanarsi, grazie al cielo. Mi guarda per ancora qualche secondo con il suo solito sorriso, forse anche un pò inquietante. Solo adesso mi accorgo di quanto questa ragazza si sia spinta oltre.

-Chloe, io ti uccido.- Ha ancora i miei polsi tre le mani, tramite i quali mi avvicina di nuovo, stavolta solo per appoggiare la sua fronte sulla mia, facendo sfiorare appena i nostri nasi.

Sfodera di nuovo quel sorriso, che non riesco ad inquadrare bene per colpa della troppa vicinanza tra i nostri volti. -Oh, Beca, sono così felice di averti conosciuta... E credo che diventeremo amiche per la pelle.-