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Autore: AlexL95    08/06/2015    1 recensioni
La storia parla di una ragazza adolescente di nome Elena che si accorge di essere innamorata del suo migliore amico Massimiliano solo dopo che lui si fidanza con un'altra, una sua vecchia amica di nome Sara. Lei sa che Elena prova qualcosa per lui, e tende così ad allontanare sempre di più i due che oramai si vedono raramente. Ma Elena non molla, e tenta di fare lasciare i due in tutti i modi possibili, grazie anche all'aiuto della sua fedele amica Arianna.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Vi è mai capitato di innamorarvi del vostro migliore amico? E se lui avesse già una ragazza che vi odia perché ha capito che provi qualcosa per lui, come vi sentireste? Uno schifo, ecco come. Io e Sara, la ragazza del mio migliore amico Massimiliano, eravamo amiche una volta. Almeno finché lei non ha iniziato a frequentare lui. E poi all'improvviso la notizia: un giorno lui arriva e mi dice che si sono messi insieme. All'inizio sembravo quasi felice per lui, finché non mi sono accorta che da quando sta con lei lo vedo molto meno, e lui spesso mi evita, forse perché Sara le ha detto qualcosa. Fatto sta che adesso io mi ritrovo senza il mio migliore amico e sto maledettamente male. L'unica persona che sento vicino in questo momento è la mia amica Arianna, che cerca sempre di distrarmi, di non farmici pensare.

E' da poco iniziata l'estate e il mio pensiero è continuamente rivolto a Massimiliano e Sara. Questa sera io e Arianna abbiamo deciso di uscire per passare la serata insieme in una pizzeria vicino casa mia. Appena siamo fuori inizio come al solito il mio monologo su quanto vorrei che le cose non fossero andate così e tutto il resto, ma quasi subito Ari mi interrompe: «Non pensarci, Elena» mi dice. «Cerchiamo di passare una serata tranquilla e parliamo d'altro per una volta».

Annuisco, Ari ha ragione. Mi accorgo di essere talmente fissata con questa cosa che ne parlo senza quasi rendermene conto ormai.

Ci dirigiamo subito alla pizzeria e nel giro di qualche minuto siamo già accomodate in un tavolo per due pronte ad ordinare, quando ad un certo punto Ari guardando alle mie spalle cambia totalmente espressione, come se avesse visto un fantasma.

«Che hai visto?» dico mentre faccio per voltarmi.

«No!» urla lei afferrandomi per una spalla e impedendomi di girarmi. «Cioè, è che non mi sento molto bene, forse è meglio se usciamo fuori» aggiunge.

«Dimmi la verità Ari, ci sono anche loro qui stasera, vero?»

«No, certo che no. Cosa te lo fa pensare?» mi dice con la tipica espressione che ha quando mente.

«Lo sai che se loro sono dietro di me adesso mi basta voltarmi per vederli, vero? Non vorrai mica trattenermi per tutta la serata».

«E va bene, ci sono. Sono proprio in uno dei tavoli dietro di te, sei contenta adesso?»

In quel momento credo di aver rischiato di avere una crisi di nervi. Per almeno una trentina di secondi rimango immobile, poi decido di alzarmi e raggiungo il loro tavolo.

«Ciao Max» esclamo con un finto sorriso rivolto verso Massimiliano.

«Ciao Ele, anche tu qui» risponde lui con tono piatto.

Sara assume subito un'espressione indispettita e fulmina Max con lo sguardo per fargli capire che vuole che mi mandi via. Ma non ho proprio intenzione di farlo.

«Stavo pensando che magari potremmo mangiare tutti e quattro insieme, sono qui con Arianna e ci stavamo annoiando da sole. Che ne dite?» propongo guardando negli occhi Sara, per poi voltarmi subito verso Max in attesa di risposta.

«Be' sì, volendo si potrebbe fare se anche Sara è d'accordo» risponde lui.

La faccia di Sara adesso esprime furia, ma quando apre bocca l'unica cosa che dice è: «Sì, va bene».

Mentre ci spostiamo in uno dei tavoli da quattro liberi lì vicino, sento i due bisbigliare qualcosa. Probabilmente Sara sta letteralmente rimproverando Max, ma dopotutto per come mi ha trattata ultimamente non poteva mandarmi via, non stavolta. Sono pur sempre la sua migliore amica, e sono sicura che anche lui in fondo non vuole perdermi.

Dopo esserci seduti chiamo anche Arianna che sembrava non capire cosa stesse succedendo, infatti, quando arriva al tavolo e si sistema sulla sedia accanto alla mia, mi guarda con un'espressione alla “che cosa stai facendo?”. Rispondo annuendo, come a dire “fidati di me”. Una delle cose belle tra me a Arianna è che spesso non abbiamo bisogno di parole, ci capiamo a gesti o semplicemente guardandoci.

Adesso è tutto pronto, che la cena abbia inizio.

  
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