Anfitrite batte veloce le proprie ciglia riprendendosi dalla stasi che l’ha accompagnata per tutta la giornata.
Poseidone, alla sua destra, è seduto seccato sul proprio trono di corallo. Rimira il suo tridente preferendolo alle danze che le Nereidi hanno allestito per lui.
La festa che ha tanto insistito a far organizzare non gode più della sua benedizione; pare addirittura esserne irritato. Anfitrite lo vede accigliarsi quando avverte, ancora una volta, la risata sgraziata di Proteo superare la musica ed insediarsi fastidiosa nelle orecchie. Poseidone sbuffa stanco, probabilmente annoiato da quel suo continuo confabulare, e prende ad osservare le creature marine che si stanziano poco più in là delle imponenti porte del suo Palazzo Sottomarino - non si accorge nemmeno del saluto che loro figlio Tritone gli rivolge non appena lo vede ripassare lo sguardo sulla sala.
La sua sposa trova questo atteggiamento incredibilmente divertente: lo Scuotitore della Terra è ora un bambino tediato che spera in un repentino esaurirsi dell’euforia festante della folla per ritirarsi nelle sue stanze. 
Sfiora la sua mano sinistra, interrompendo l’oceano di pensieri che sta affollando la mente del Dio. Poseidone si volta quasi subito verso di lei con occhi pregni di curiosità. Pare rendersi conto della sua vicinanza in quel momento e questo lo spinge, imbarazzato, a sistemarsi con maggiore eleganza sul proprio trono.
Anfitrite gli sorride - intenerita dal comportamento che il Dio del Mare è solito rivela a lei soltanto.
« Danzate con me » propone a voce bassa per poi, con eleganza, alzarsi dal proprio trono. Muove qualche passo verso le scale che la separano dalla sala festante senza voltarsi indietro. Sa che suo marito non esiterà a ricongiungersi a lei - anche solo per chiedergli dei chiarimenti in merito a simile proposta - ciò la spinge a continuare nel suo cammino.
« Mia Regina » la richiama con voce leggermente roca la Divinità compiendo dei veloci passi verso di lei. Nonostante qualche iniziale tintinnio ha deciso di abbandonare il tridente vicino al trono e di seguirla per la breve scalinata.  Cammina a pochi gradini di distanza lanciando qualche breve occhiata alla Corte che è andata ad ammutolirsi. « Il suo è un invito inaspettato »
C’è una punta di imbarazzo nella sua voce. Anfitrite ne è quasi onorata.
« Mio diletto, un tempo fremevate di danzare con me » lo prende in giro, sorridendo con furbizia. I suoi capelli scuri - nonostante il fermaglio che li raccoglie - sfuggono al suo controllo, decorando i lati del suo volto e solcando la sua fronte. La mano di Poseidone è inaspettata: la Nereide ferma il suo passo e lascia che questa accarezzi dolcemente le sue guance. Si domanda come abbia fatto a raggiungerla così velocemente ma preferisce rimanere in silenzio.
« Fremo ancora » svela con voce gentile - così diversa da quell’urlo di battaglia che rovescia in poco tempo possenti navi da guerra. Anfitrite arrossisce appena e china il capo, Poseidone si proodica affinché lo rialzi. « Balliamo assieme, mia amata »
 
 
 
 
~Il Mughetto dice~
Non chiedetemi cosa ci faccio ancora qui perché non lo so. So solo che, nel rendermi conto della mancanza di un qualcosa a tema Poseidone/Anfitrite in questa sezione, mi ha spinto a cimentarmi in simile delirio. Chiedo scusa in anticipo per simile abominio: shippo questi due così tanto che … boh. A volte mi scappano di mano e prendono una piega tutta loro.
Ammetto di shipparli moltissimo e di vedere la loro relazione come un qualcosa di profondamente “tranquillo”. Anfitrite è stata l’unica moglie a non vendicarsi mai delle amanti che Poseidone era solita avere. Praticamente è una santa. Personalmente la vedo come una Nereide dal bell’aspetto e dal carattere forte e, tuttavia, dotata anche di una continua e mai nauseante dolcezza nei riguardi del suo sposo. Poseidone, invece … beh. Lui distrugge navi di guerra e si diverte un casino nel farlo. Sicuramente russa ed ha un cattivo carattere però, con Anfitrite, non ha mai alzato la voce. Le vuole bene e probabilmente sempre gliene vorrà. La vede ancora come la bellissima Nereide che ha tentato di rimorchiare ma che (quasi) sicuramente gli ha mollato una bella cinquina in viso ed è fuggita via urlando al maniaco … e meno male che è intervenuto Delfino ( che per me non era un delfino-delfino, ma un classico personaggio bi-shonen che non si capisce cosa faccia di preciso nella trama)! Altrimenti avrebbero continuato a ricorrersi all’infinito!
Concludendo, grazie infinitamente per aver letto questa flash-fic! Se avete tempo o voglia, lasciate pure una recensione! ~