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Autore: SashaJohnson    10/06/2015    2 recensioni
Amo il modo in cui mi sorride. Mi fa sentire tenera.
Amo il modo in cui mi guarda. Mi fa sentire sexy.
Amo il modo in cui mi tocca. Mi fa sentire desiderabile.
Amo il modo in cui mi bacia. Mi fa sentire una brava ragazza.
Amo il modo in cui si stende lentamente sopra di me. Mi fa sentire preziosa.
Amo il modo in cui si china per sfiorarmi con le labbra ogni parte del mio corpo possibile. Mi fa sentire protetta.
Amo il modo in cui mi sussurra cose dolci all'orecchio. Mi fa sentire amata.
Mi sono sempre sentita sexy e desiderabile. E' quello che sono sempre stata negli ultimi due anni. Ma con lui è diverso. Perchè lui non mi fa sentire come la puttanella di turno. Lui mi fa ritornare indietro, a quando ero ancora la piccola di papà, quando c'erano ancora Pete e Jack, quando avevo ancora una famiglia. Matt mi fa sentire come la ragazza che ero due anni fa.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Avrei dovuto premeditarlo.
 
Avrei dovuto capirlo che sarebbe successo qualcosa, che sarebbe cambiato qualcosa.
 
La prima volta che l'ho visto, l'ho desiderato più di ogni cosa al mondo.
 
Nonostante lo abbia trattato come uno sfigato, lui è sempre stato il mio obbiettivo.
 
Farmelo, portarmelo a letto, perdermi in lui.
 
All'inizio volevo solo scoparmelo, perchè è questo che ho sempre voluto. Sesso. Storie di una notte.
 
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non sono abituata a perdere e ad arrendermi, e non mi ero arresa di fronte a quel piccolo ostacolo.
 
Lo avevo perseguitato, sedotto, giocato ogni mia carta possibile per farlo cadere ai miei piedi, eppure lui, nonostante arrossisse sempre in mia presenza, non ha mai ceduto.
 
Sono arrivata pure a pensare che lui fosse gay, e questo mi eccitava ancora di più. Noi esseri umani tendiamo a volere cose che sono inarrivabili, e io non facevo eccezione.
 
Ma poi ci siamo baciati, il giorno del temporale, ed è cambiato tutto, ma non me ne sono accorta. Avrei dovuto. Forse mi sarei allontanata in tempo e avrei evitato di ferirlo così tanto come finirò per ferirlo nel giro di cinque minuti.
 
Lo guardo un'ultima volta. Dorme disteso a pancia sotto, con il lenzuolo bianco che lo copre fino alla vita, la schiena nuda e muscolosa in bella vista. Mi spezza il cuore vederlo dormire così tranquillamente e sapere che poi soffrirà, ma me ne devo andare.
 
Tendo a fare del male alle persone che amo, e non voglio restare ancora al suo fianco per farlo soffrire ancora di più. Se sono fortunata, non saremo stati insieme così tanto da fare in modo che io gli sia entrata sotto la pelle, ma lui ha marchiato la mia.
 
Lo amo.
 
Gli accarezzo piano le ciocche di capelli castani che gli ricadono sulla fronte, un saluto silenzioso, e lui si dimena un attimo, e per un attimo penso che si sia svegliato. Dio, voglio che si svegli, che mi fermi, che mi impedisca di andare via, che mi implori di rimanere con lui e che mi dica che io sono tutto ciò di cui ha bisogno. Ma anche se succedesse, non sarebbe vero. Sarei solo un'illusa. Posticiperei solo la mia partenza e sarebbe solo più doloroso per me e soprattutto per lui.
Io non sono ciò di cui ha bisogno.
 
Vorrei vedere per un'ultima volta i suoi occhi, la prima cosa che ho amato di lui, fin dalla prima volta che ha messo piede nell'aula di letteratura inglese. Non sapevo che si potesse avere degli occhi così belli: uno azzurro limpido, come un fulmine che squarcia a metà il cielo; l'altro castano, di quel castano che ti può trasmettere soltanto calore.
 
Ma ho una sua foto in borsa, la conserverò in eterno, e ogni volta che la guarderò mi ricorderò del primo ragazzo che ho amato, l'unico che amerò mai così tanto, il ragazzo a cui probabilmente ho salvato la vita.
 
Non sono abituata a compiere buone azioni, eppure andarmene è l'unica cosa giusta che sto facendo dopo una vita d'errori. Lo rovinerò, se resterò, non avrà mai una vita felice.
 
Con un groppo in gola, le lacrime che oramai scorrono copiosamente sul mio viso, mi tappo la bocca con una mano cercando di mettere a tacere un singhiozzo, e, stringendo forte il borsone tra le mani, mi volto, apro la porta, scendo le scale, mi precipito fuori e inizio a correre, confondendomi con la notte.



Note dell'autrice
Salve a tutti gli sfortunati che sono capitati in questa storia. 
Io sono Sasha. 
Non ho molto da dire riguardo a questa storia. 
Mi è stata ispirata dagli occhi del modello Dominic Sherwood, ed è da due giorni che non faccio altro che scrivere, e finalmente oggi ho trovato il coraggio di pubblicare la storia su EFP, questo sito di cui mi sono a dir poco innamorata. 
Ho sempre scritto FF, quindi per me non è stato facile muovermi in questo nuovo campo, quello delle storie originali, ma spero di esserci riuscita al meglio. 
Volevo solo spiegare come sarà impostata la storia: i capitoli saranno alternati. Per esempio, il primo capitolo sarà scritto dal punto di vista di Hailey, la protagonista, mentre il secondo capitolo sarà scritto dal punto di vista di Matt, il protagonista. Inoltre, i capitoli scritti dal punto di vista di Lei saranno tutti capitoli ambientati prima della sua stessa fuga, mentre quelli scritti dal punto di vista di Lui saranno ambientati nel presente, ovvero dopo la fuga della ragazza. 
Spero di essere stata chiara, e se così non è stato vi prego di farmelo sapere. 
Adesso scappo, saluti
Sasha Johnson

 
  
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