Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: ShairaKrane    10/06/2015    1 recensioni
(Post Hades)
“Rhadamanthys perchè mi hai bloccato? Kanon poteva già essere un problema in meno!”
Gli sguardi della Viverna e di Garuda si incontrarono per un istante. Nonostante si conoscessero da secoli apparivano entrambi distaccati e lo Spectre che aveva appena agito sul Cavaliere di Gemini era rimasto esterrefatto dall'intervento del collega.
Gli occhi di questo scintillavano, l'oro al loro interno era diventato liquido, come se si stesse opponendo ai compagni d'armi per qualche motivo che andava oltre la semplice ragione.
(Un'altra piccola RhadaXKanon con un accenno alla SagaXShura -Si, lo so che verrò odiata.- sia al perchè Saga non abbia scelto Aiolos come compagno.
WARNING: accenno di twincest.)
Genere: Azione, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Capricorn Shura, Gemini Kanon, Gemini Saga, Wyvern Rhadamanthys
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Dimmi una cosa, Rhadamanthys.”

“Quando mi chiami per nome completo non è mai buon segno...comunque cosa c'è?”
Dopo l'ennesima serata di fuoco, morsi e ansimi, il più ligio e serio dei giudici infernali stava tra le braccia dell'amante intento a passargli una mano tra i biondi fili dorati che aveva per capelli.
“Cosa ti turba, Kanon?”
Chiese di nuovo per avere una risposta dall'altro, che nel frattempo stava formulando la domanda.
“Ecco...è da quando ci siamo ufficialmente messi insieme che te lo voglio chiedere...-Iniziò Gemini grattandosi una tempia con una mano.- Forse a questo punto non dovrei neanche nominare quell'evento, eppure è una curiosità che mi è sempre rimasta.”

“Hai intenzione di tirarla per le lunghe o vuoi vuotare il sacco? Non sono dell'umore adatto per temporeggiamenti...arriva al dunque.”
Sentenziò alzandosi dal corpo dell'altro per guardarlo seriamente negli occhi.
“In effetti ultimamente pecchi di pazienza nei miei confronti...”
Disse un Kanon con un'espressione a dir poco sconcertata in volto, ma ovvio che stesse recitando la sua solita parte da santarellino. Era risaputo da Rhadamanthys quanto il compagno fosse la causa di quella sua 'poca pazienza'.
“Di sicuro non è colpa mia se un certo greco si intrufola sempre nel mio ufficio, in Ade, o nelle mie stanze inglesi, senza invito.”
Brontolò mettendosi sdraiato a pancia in giù di fianco all'altro, quest'ultimo ridacchiò e si portò con il corpo sopra il suo andando a ad avvolgere con entrambe le braccia il suo bacino.
Posò il petto alla sua schiena e gli morse la spalla con fare impertinente, proprio per lasciargli un vivido segno.
La pelle temprata dalle battagli, del biondo, si arrossò nel sentire i suoi canini.
“E' un crimine desiderare il proprio uomo, Rhada?”

“Hn...no, piuttosto lo è prenderlo per sfinimento...”

“Ma io in realtà ti prendo in un altro mo-” “Kanon si chiama ironia!”
Sbottò arrossendo lo Spectre della Viverna. Quanto poteva essere bastardo Gemini? Non ci aveva ancora del tutto fatto l'abitudine...
“Bando alle ciance, cosa volevi sapere? Hai formulato la domanda o sei così lussurioso da non riuscire neanche a ragionare?”
A quella frase l'Ex-Dragone marino si irritò lievemente e tirò un pugnetto in testa all'altro, questo lo guardò con la coda dell'occhio con uno dei suoi soliti sguardi rapaci.
“Scemo, non penso solo al sesso io. -Sospirò prima di appoggiarsi con il mento alla sua spalla. Finì con il perdersi con lo sguardo nel vuoto intanto che rifletteva.- Hai presente...quando nell'Ade ci siamo affrontati per la prima volta?”

“Dopo l'eliminazione di Lune da parte tua?”
Kanon annuì in sua risposta e prese per l'ennesima volta a giocare con i capelli biondi dell'amante.
“Se noti...alla fine ogni volta che tentavamo di combattere seriamente, qualcuno ci interrompeva. Prima gli altri Spectre a tuo seguito, poi Aiacos e Minos quando ti stavo per sconfiggere...”
Rhadamanthys piegò leggermente la testa all'indietro per poterlo guardare.
“Dove vuoi arrivare, Kanon? Sono stufo di questo tuo essere vago...ora che stiamo insieme potresti anche dire chiare le cose.”

“Quando Aiacos mi ha sottomesso alla volontà della Galactica Illusion...ti sei intromesso e hai fatto in modo che non ci rimettessi niente. -Senti il compagno sotto di sé irrigidirsi improvvisamente, come se avesse già capito dove l'altro volesse andare a parare.- e successivamente...con Minos...quella volta me la sono vista brutta, per poco non mi spezzò l'osso del collo.
Tuttavia...se Ikki non fosse arrivato...tu saresti comunque intervenuto.”
Ed un timido sorriso comparve sulle labbra di Gemini, che posò sulla candida pelle del collo del compagno. Quest'ultimo continuava a essere teso più di una corda di violino.
“Rhada?”

“Non esserne così sicuro...al tempo non ti amavo ancora...”
Fu titubante nel rispondere e a Kanon ciò non sfuggì, ma fu piuttosto perplesso per la sua risposta.
“Eri il mio avversario, nulla di più, nulla di meno. Ti volevo solo per me.”
Quanto poteva essere ingenuo il suo giudice infernale? L'ultima frase lo aveva del tutto tradito.
“Sei un bugiardo...-Sorrise e si sollevò dal suo corpo per potersi mettere seduto sul bordo del letto dalle cerulee lenzuola.- Ti interessavo.”
A quel punto Rhadamanthys dovette alzarsi di scatto, mettendo così in gioco il suo orgoglio e onore di Spectre.
“Assolutamente no. Eri un valido avversario e così come è stato per lo Scorpio di duecentocinquanta anni fa, ti ho considerato tale.
Non c'è mai stato spazio per l'interesse amoroso nel mio cuore, sono sempre stato devoto solo e soltanto ad Hades.”
Negò di nuovo e Kanon puntò gli occhi nei suoi che lo guardavano con impertinenza. Sorrise beffardo.
“Ah davvero?
Quindi deduco che non fosse il tuo Cosmo quello che mi seguiva man mano che procedevo in direzione della Giudecca...-Si avvicinò con fare predatorio alle sue labbra.- Quando giungesti alle mie spalle nel medesimo momento dell'eufonia di Gemini con le altre armature.”
Mormorò caldo e vide gli occhi della Viverna sgranarsi per la sorpresa. Si trovò spiazzato e non riuscì a trovare una risposta sul momento, poiché Kanon si posò leggerò sulle rosee linee sottili poste sulla sua bocca.
Gli morse sensualmente il labbro inferiore, prima di allontanarsi per continuare a fissarlo con uno sguardo molto furbo.
“Tch, non è così. Sono arrivato per caso in quel momento...”



Tempo prima: quinta prigione.

“Rhadamanthys perchè mi hai bloccato? Kanon poteva già essere un problema in meno!”
Gli sguardi della Viverna e di Garuda si incontrarono per un istante. Nonostante si conoscessero da secoli apparivano entrambi distaccati e lo Spectre che aveva appena agito sul Cavaliere di Gemini era rimasto esterrefatto dall'intervento del collega.
Gli occhi di questo scintillavano, l'oro al loro interno era diventato liquido, come se si stesse opponendo ai compagni d'armi per qualche motivo che andava oltre la semplice ragione.
“Con Kanon devo vedermela io.”
Non osare di nuovo, Aiacos. O subirai la mia ira...non mi importa se sei venuto fin qui con Minos ad aiutarmi, torci un solo capello a Gemini e te la dovrai vedere con me.
Quasi un ringhio fuoriusciva dalle sue labbra, ma l'altro giudice non lo notò poiché il Grifone alle sue spalle aveva già provveduto ad intrappolare Kanon nella sua morsa.
Il ghigno sadico sulle labbra dell'albino fece all'istante innervosire il Giudice inglese.
Nel mito sapeva benissimo che colui che aveva davanti era suo fratello, ma doveva assolutamente levar di dosso a Gemini quei dannatissimi filamenti.
Udì Kanon gemere di dolore quando Minos gli ruppe un dito e Rhadamanthys scorgendo la sua espressione si sentì come un senso di vuoto improvviso dentro.
Che diavolo mi prende? E' un mio nemico, dovrei essere contento per la sua dipartita e per il suo dolore...
No, io in realtà non sono sadico come Minos...combatto per onore, l'onore del Sommo e mio, quindi Kanon deve essere annientato dalle mie mani!
Digrignò i denti e stavolta il suo ringhio si udì meglio, ma com'era da immaginarsi, il Grifone non fece alcuna piega.
“Vediamo un po', perchè dilettarmi con le tue dita quando posso direttamente spezzarti il collo?”
Ghignò l'albino e muovendo un solo dito tentò di fare ciò che stava dicendo.
“Fermati, Minos!
Kanon è mio avversario, solo mio!”

“Ti ricordo che se non fossimo intervenuti non saresti qui adesso, Rhadamanthys. Per cui rimani buono e ammira la scena in silenzio.”

“Che cosa? Tu maledet-”

Il suo corpo sprigionò all'istante dell'energia cosmica sufficiente per un suo potente attacco, ma quando fece per sferrarlo contro il suo stesso compagno d'armi, Kanon venne liberato.
Appena lo vide a terra scorse in qualche modo il suo sguardo a lui rivolto.
Gemini doveva aver notato qualcosa in lui, ne era sicuro. Quegli occhi smeraldini sembravano ogni dannata volta volergli scrutare l'anima
Non guardarmi...pensa alla tua incolumità e al tuo compagno appena giunto...ma non rivolgermi la tua attenzione.
Quegli occhi...te li strapperò Gemini, li farò miei...fosse l'ultima cosa che faccio!
Ringhiò di nuovo e all'avvento di Phoenix, lasciò che il cavaliere della Terza Casa si avviasse nuovamente verso la sua destinazione: la Giudecca.


Territori antecedenti la Giudecca:


Aveva lasciato gli altri Giudici Infernali solo per lui, si, per seguire le sue orme, quelle di un testardo Cavaliere di Gemini che rincorreva la via della redenzione.
Tuttavia era strano...ad ogni passo il Santo di Athena sembrava sbagliare strada. Non doveva avere certo un buon senso dell'orientamento nell'Ade...e dire che la strada era facile da seguire.
Che cosa lo portava dunque ad essere così distratto?
“Fratello...-Lo sentì mormorare e lo scorse fissarsi l'armatura.- sta per succedere qualcosa, vero?”
Kanon tirò un lungo respiro prima di guardarsi una mano, la serrò a pugno nell'immediato e si mise a correre.
Rhadamanthys era confuso, ma non perse tempo per riprendere a...pedinarlo.
Non capiva il motivo per cui lo stesse facendo, poteva semplicemente pararglisi davanti e bloccargli il cammino, eppure non lo faceva.
Che fosse l'idea di essere ancora troppo debole per affrontarlo dopo il colpo del Cavaliere di Pegasus ricevuto alla Giudecca? O forse altro?
Il pensiero lo tormentava man mano che avanzavano, finchè non vide Gemini fermarsi nuovamente. Il greco era intento ora a guardarsi attorno con aria perplessa.
Ed ora cosa gli prende?
Vide Kanon incrociare le braccia al petto e scorse per un istante le sue spalle alzarsi, come se stesse ridendo in modo sommesso.
Cos'ha da ridere?
Il suo comportamento lo faceva adirare e in quel momento più di prima desiderava averlo tra le mani per donargli la giusta punizione!
Era come se si stesse prendendo gioco di lui anche in quel momento, lo detestava...ma allo stesso tempo continuava a considerarlo un tipo interessante.
Al diavolo, non vedo l'ora di sbarazzarmi di lui...
E quando l'altro cominciò a correre, riprese a seguirlo nella convinzione che ben presto gliel'avrebbe fatta pagare...tuttavia ancora non sospettava come sarebbe stata la loro fine tra la deflagrazione delle stelle.

“Insomma Rhada piantala di mentire! Poi diventi come Pinocchio...-Realizzò ciò che aveva detto e per un istante sorrise malizioso.- Beh se però non lo diventi sul naso come lui ma altrove...”

“Kaanon!”
Ringhiò imbarazzato l'altro tirandogli un cuscino in pieno viso con tutta la sua forza. Ovviamente Gemini cadde dal letto, sul quale lato era in equilibrio precario, come un sacco di patate, ma si mise a ridere sonoramente.
“Amo le tue reazioni! Quanto si vede che sei inglese.”
E con le lacrime agli occhi agli occhi tornò seduto sul morbido letto. Rhadamanthys nel frattempo si era girato e stava recuperando i suoi vestiti per poterseli rimettere.
“Ahah, che ridere. Con il tuo permesso, ora me ne vado.”
Ma prima che potesse anche solo pensare di infilarsi la maglia fu placcato e trascinato di nuovo con la schiena contro il materasso sotto di lui.
Quando realizzò vide Kanon posto a cavalcioni sopra il suo corpo con un'espressione a dir poco seria in volto.
“Non hai il permesso di uscire dalla Terza Casa, mi dispiace.”

“Ma se tuo fratello dovesse tornare e scoprir-” “Pazienza. Non devo rendere conto a lui di chi mi innamoro, per cui stai zitto e rispondi alla mia domanda di prima.”

“E chi si ricorda cosa stessi pensando mentre ti seguivo? Ti volevo solo morto!”
Gemini assottigliò lo sguardo e digrignò i denti mostrando i canini.
“Smettila di essere evasivo! -Rhadamanthys si ritrovò meravigliato dal suo modo di fare e sbattè le palpebre diverse volte, inebetito.- Per me è importante saperlo...-Vide il compagno arrossire di colpo.- Può sembrare stupido...ma se mi dici che già a quel tempo nutrivi interesse nei miei confronti...sarò soddisfatto.”
L'inglese sembrò capire solo in quel momento e non potè trattenere un sospiro esasperato. Si portò seduto tenendo per la vita il suo uomo.
Quanto poteva essere testardo anche per le minime cose? Assurdo.
“Tutto questo caos solo per sentirti soddisfatto? Sei davvero stupido, Gemini. -Accennò tuttavia un sorriso portando una mano sulla sua guancia.- Ma se serve a farti smettere con questi comportamenti timidi...si, è così. Sono sempre stato cocciuto e non lo ammettevo.
Mi interessavi come guerriero perchè eri riuscito a mettermi alle strette...e come uomo, dato che nessuno prima di te mi aveva affascinato così tanto.
Adesso sei contento?”
Gli occhi di Kanon si illuminarono non appena il biondo finì la frase. Se avesse avuto coda e orecchie di sicuro si sarebbe messo a scodinzolare, nonostante questo però riusciva a tenere un' aria imponente che a Rhadmanthys sin dal primo momento era sempre piaciuta.
“Ci vuole davvero poco a farti felice, sai?”

“Non ci puoi fare niente, sono fatto così. Anni passati alle spalle di tuo fratello ti temprano ad accontentarti.”

“E poi finisci con l'ingannare una divinità, in effetti il discorso fila.”
Risero in modo sommesso entrambi prima che Kanon si piegasse sul compagno per baciarlo voracemente.
“Tuttavia...adesso penso di poter aver diritto ad un piccolo premio...”

“Ribadisco che tuo fratello potrebbe tornare da un momento all'altro.”
Il greco alzò le spalle prima di andare a mordere il collo del biondo.
Saga aveva lasciato da ore la Terza Casa per recarsi alla Decima, per cui quali problemi potevano esserci? Conoscendolo sarebbe rimasto fuori l'intera notte.
“Non c'è da preoccuparsi...abbiamo ancora un po' di tempo prima che-” “Kaaanon!”
All'improvviso il secondo cavaliere di Gemini sbiancò in viso e ciò lo fece anche il Giudice di fronte a lui.
Balzarono entrambi a lato del letto per rivestirsi di fretta.
“Te l'avevo detto io! Se mi trova qui mi sbrana.”

“Ci deve solo provare.”
Fu la risposta con sguardo estremamente truce e predatore del greco. Rhadamanthys nell'osservarlo si ritrovò percorso da un improvviso calore.
Quello sguardo era lo stesso che aveva scorto quella volta quando erano presenti anche Minos e Aiacos. Era qualcosa di...sublime ed eccitante da osservare.
“K-Kanon...”
Lo ammirò mentre si rivestiva. Il compagno rimase solo con i pantaloni e le scarpe, mise così in bella mostra il petto nudo.
L'ammirò e per un istante si dimenticò della presenza stessa di Saga nella Terza Casa.
Si rivestì anche lui per metà e prima che l'altro potesse coprire la cicatrice che portava sul petto, andò a stringerlo da dietro.
“Rhada? Cosa fai? Non eri preoccupato per-” “Stai zitto. Non voglio fuggire...”

“Ma se non lo fai il nostro segreto...non sarà più tale.”

“Perchè dovremmo tenere nascosta la nostra relazione? Io ti amo e tu mi ricambi, non ho paura di niente.
Tu sei mio, Kanon di Gemini. Lo sei stato sin dal primo sguardo che mi lanciasti.”
Il cuore quasi si fermò nel petto del secondo custode della Terza Casa. Si rigirò tra le braccia dell'altro solo per ritrovarsi con il viso di fronte al suo.
“Come siamo possessivi...-Andò a posare una mano sulla sua guancia.- ripetilo, Rhadamanthys...ripeti a chi appartengo.”
Le loro labbra andarono a sfiorarsi e le braccia del possente Giudice Infernale strinsero maggiormente la vita dell'altro.
“Sei di mia proprietà, Kanon. Appartieni a Rhadmanthys della Viverna, Stella del Cielo Furioso.”
Parlò con voce calda e suadente, prima che Gemini gli permettesse di posarsi famelico sulle sue labbra per divorarle.
Non fu dolce, ma possessivo. Le violò senza contegno alcuno e cercò all'istante la lingua del compagno per dar inizio alle danze.
 

“Kanon, insomma!”
La voce nervosa di Saga risuonò per le stanze del terzo tempio, ma qualcuno cercava di farlo stare calmo.
“Starà dormendo è sera inoltrata, non innervosirti tanto.”

“Non mi importa, lo butto giù dal letto a pedate.- Ci mancò poco che la sua anima ricacciasse fuori il lato di Arles, tanto era furioso.- Le voci che mi sono giunte su di lui mi turbano troppo, per cui ho bisogno di farci un discorsetto.”

“Intendi quelle che si riferiscono a lui in compagnia uno Spectre?”
Chiese il cavaliere della Decima Casa che stava cercando di calmarlo. Posò una mano sulla sua spalla e lo vide sospirare profondamente.


“Si, Shura. Quelle. -Abbassò la testa Gemini, ed i lunghi capelli color della notte gli ricaddero in avanti.- Perchè deve sempre combinarne una delle sue? Non gli basta stare semplicemente al Grande Tempio?”


“Non penso tu possa biasimarlo, ha vissuto nella tua ombra e nessuno di noi ha mai saputo della sua esistenza fino alla nostra scalata alle dodici case in veste di Spectre...- Shura incrociò le braccia al petto.- Quindi...forse sta cercando amicizie anche dal lato di Hades dato che l'alleanza è stata sancita da mesi ormai.”


“E' assurdo, sarebbe l'unico Saint a gradire legami con quei dannati. -Rispose a tono il cavaliere di Gemini al compagno.- Noi sappiamo bene com'è avere a che fare con loro, Shura. Non sono affidabili...”
Abbassando la testa, Capricorn sciolse la sua aria seria per lasciarsi andare ad un sospiro profondo.
“Forse però...una possibilità a tuo fratello la dovresti lasciare.”
Saga si ritrovò sorpreso e piegò la testa a lato per nascondere il viso e fare una smorfia, dopo aver serrato i pugni.
Però l'affetto per il fratello era troppo, pertanto fu quello a farlo cedere.
“Essia. Avrà la sua possibilità.”
Il cavaliere di Gemini, Ex-sacerdote del Grande Tempio, si avviò verso la stanza del gemello minore e ne aprì le porte quasi di scatto. Aveva intenzione di chiarire al più presto ogni cosa con lui e lo avrebbe fatto.
Quando varcò la soglia della camera del suo doppio tuttavia, si ritrovò a sgranare gli occhi.


Kanon stava seduto composto sul letto con tutte le lenzuola in ordine e di fronte a lui, Rhadamanthys era appoggiato a una colonna portante della stanza, con la schiena.
Appena udirono la porta aprirsi alzarono lo sguardo ed entrambi si scontrarono con il vivo smeraldo negli occhi di Saga.
Un improvviso gelo calò tra loro, seguito da una tensione che, se avesse potuto, Shura stesso avrebbe tagliato con la sua Excalibur.
“Oh là, ecco il fratellone.”
Fu Kanon ad interrompere il momento e si guadagnò così l'attenzione dei tre presenti, si alzò dal letto e incrocio le braccia al petto ancora nudo. Al suo contrario Rhadamanthys si era completamente rivestito e si mostrava come al suo solito elegante mentre si aggiustava la cravatta.
“Kanon...-La voce di Saga si fece terribilmente cupa e il suo doppio seppe all'istante a cosa stesse andando in contro.- Cosa significa tutto questo?
Perchè un...Giudice dell'Ade...è nelle tue stanze?”
L'ex-dragone marino alzò lo sguardo e senza paura si mise di fronte al gemello. Per i due che li osservavano fu strano vederli in quel modo.
Erano l'uno il riflesso dell'altro, com'era giusto che fossero. Identici, speculari se non solo per un accenno di sfumatura differente tra i loro capelli.
Kanon rispecchiava infatti il mare, Saga la notte. Una visione celestiale agli occhi dei due uomini presenti con loro.
Gli intensi smeraldi che i due gemelli tenevano nello sguardo, cozzarono gli uni contro quelli dell'altro.
Il minore dovette tirare un leggero respiro prima di parlare, ma si fece forza. Avvertì Rhadamanthys avvicinarglisi alle spalle, alzò tuttavia la mano per fermarlo e lui sembrò capire.
“Mi pare sia ovvio cosa significhi la presenza della Viverna qui al mio fianco. -Saga non fece una piega.- Prima o poi avrei dovuto parlartene, ma in un certo senso è meglio che ci sia anche lui presente.”


“Quindi le voci che avevo sentito...-Fece una pausa.- In tutto il Santuario si diceva soltanto che tu ti stavi incontrando con uno Spectre, ma ora che lo vedo nelle tue stanze devo dedurre che...”
Kanon annuì rapido.
“Stiamo insieme. -E la conferma fece serrare un pugno al gemello. Tuttavia lui non voleva assolutamente che cedesse alla rabbia come anni prima...sapeva benissimo che stavolta il suo era un senso di protezione.- Non adirarti, Saga...io lo amo e l'ho compreso solo dopo l'alleanza pattuita con Hades.”


“Quindi è da quel giorno che vi frequentate?”


“Se si intende per gli allenamenti si, ma per quanto riguarda invece la nostra relazione...mi sono dichiarato il giorno del nostro ultimo compleanno.”
Osservò Saga e lo vide chiudere gli occhi, rilassare i muscoli della schiena e aprire la mano che aveva serrato a pugno.
“Sei proprio senza speranze, vero? Scegli sempre la via più difficile e metti alla prova la mia pazienza. -Guardò male l'altro e avvicinandoglisi sembrò dovergli tirare un pugno in faccia come già era successo tredici anni prima. Kanon chiuse gli occhi di riflesso, ma con sua enorme sorpresa la mano del suo doppio andò a posarglisi sul capo.
Gli accarezzò gentilmente i capelli prima di andare a posare la fronte alla sua.- Sei felice così, fratellino?”
Sorpreso dal suo comportamento, il gemello si ritrovò a sgranare gli occhi e a puntarli nei suoi che lo guardavano come una madre guarda a un figlio che ama.
In un certo senso quel paragone non era giusto, però sapeva che Saga lo amava e in passato era stato qualcosa di più di un semplice amore fraterno, finito con un tentato fratricidio.
Kanon aveva avuto paura fin dalla loro resurrezione di fargli un torto, ma aveva comunque deciso di seguire il cuore e dichiararsi a Rhadamanthys.
Portò le dita della mano destra a sfiorare la guancia del fratello ed accennò un sorriso.
“Si...sono felice come mai lo sono stato, Saga. Perchè ho qui con me tutte le persone che amo.”
E quella semplice frase fu il colpo definitivo, forse più potente della stessa Galaxian Explosion, per il gemello maggiore.
Abbracciò amorevolmente il minore senza che questo se lo aspettasse e lo strinse forte
“Se una cosa del genere fosse successa anni fa tra me e te, con questo amore, avremmo risparmiato a tutti molta sofferenza...sai?”


“Ma non ci saremmo innamorati delle persone che ora ci sono vicine.”
Gli rispose ragionando Kanon, che portò una mano tra i suoi capelli.
“Hai ragione...meglio così. Basta parlare al passato.”
Dette quelle parole, Saga lasciò liberi i movimenti del doppio e rivolse la sua attenzione a Rhadamanthys.
“Fai soffrire mio fratello...e non esiterò a distruggerti. Già una volta hai provato la deflagrazione stellare, la mia ti ridurrebbe a particelle, non in briciole...”
L'inglese scorse sempre nel suo sguardo l'amore che egli aveva nei confronti del fratello, ma prima che potesse girarsi per andarsene con Shura, gli rispose.
“Non soffrirà, io lo amo e lui è mio.
Per nulla al mondo potrei perdonarmi un torto a lui provocato, stai parlando con il più ligio e fedele dei tre Giganti dell'Ade.
Non dimenticarlo, Saga di Gemini...non dimenticare chi sono.”
Arrivato vicino a Capricorn, un sorriso increspò le labbra del gemello in questione. Guardò con la coda dell'occhio il biondo.
“Non lo farò, Rhada.”
Con quell'ironia nella voce, dato che solo Kanon era solito abbreviare il nome del giudice, Saga passò oltre la porta e trascinò con sé Shura.
 

“Pensavo seriamente che gli saresti saltato al collo.”

“Sei sempre così catastrofico, Capricorn?”
Il collega della Decima Casa lo guardò malissimo, assottigliando lo sguardo già tagliente quanto una lama.
Adorava stuzzicarlo, dopotutto incassava sempre bene il colpo da bravo spadaccino qual'era...tuttavia, anche la sua lingua, come Excalibur, era assai affilata.
“Guarda che ti lascio nelle mani di Aiolos, eh.”

“Per l'amor di Athena, no! Rischierei di disintegrarlo stavolta!.- Saga sobbalzò e per un istante sembrò seriamente preoccuparsi del ricatto. Capricorn ghignò internamente e non lo diede a vedere.-Sai bene anche tu come è finita! Ci ho provato a starci insieme dopo l'alleanza...ma non eravamo compatibili, anzi si in parte lo eravamo...a letto, ma solo perchè mi aggradava.
Poi quando ha cominciato a fare il galletto dopo neanche un mese di relazione...beh, sai già tutto.”

“Oh si, lo so fin troppo bene dato che ero io il terzo incomodo che veniva con voi ai vostri appuntamenti.
Ero assente solo quando andavate a letto appunto, ed era meglio così...-Disse quasi acidamente, geloso, Shura.- Tuttavia Aiolos è mio amico ora, per cui non posso lasciare che tu lo uccida...di nuovo.”

“Quello lo hai fatto tu in passato, te lo ricordo.”

“Ma per merito di chi?”
Saga prese a guardare altrove visibilmente imbarazzato, ciò divertì l'altro che comunque gli prese una mano.
“L'unica cosa strana è che io mi sia ritrovato innamorato di te e non di Aiolos...”
Comunicò Gemini stringendo l'arto del compagno mentre raggiungevano il salotto della Terza Casa.
“Forse ci siamo avvicinati con la scalata alle dodici case per conto di Hades. -Sorrise l'altro.- Hai comunque intenzione di farti domande ancora per molto?”
Saga scosse la testa e sorrise.
“Molto bene, allora non ti dispiacerà dirmi perchè tu e Kanon sembrate molto più di fratelli quando vi ci mettete.”

“Eh?”

“Saga non sono stupido, cosa c'è stato tra te e tuo fratello tredici anni fa?”

“Nulla!”

“...”
Shura lo spinse a sedere sul divanetto del salotto e incrociò le braccia al petto fissandolo intensamente.
Il suo sguardo sottile sembrava volergli penetrare direttamente l'anima.
“Parla, o ti taglio via qualcosa...”

“Quello serve anche a te quando siamo in intimità!”

“Intendevo che ti raso a zero i capelli, ma anche l'evirazione potrebbe essere passibile di considerazione...”
Saga sudò freddo per qualche istante, ma infine dovette nuovamente arrendersi. Levò alte le mani.
“E va bene...ti dirò tutto. -Sembrò titubante per un istante.- La verità è che...hm, io...ho avuto il mio primo bacio con Kanon.”
Si massaggiò nervosamente la testa cercando di non guardare l'altro in viso. Egli non fece una piega.
“Solo un bacio?”

“Ecco...no, diversi baci...seguiti da qualche- ehm...scoperta intima.”

“Vi siete dati all'incesto in poche parole...”
Inarcò pericolosamente un sopracciglio il Capricorno prima di sedersi al fianco del compagno. Mantenne tuttavia la sua aria ligia e solennne.
“Eravamo adolescenti, diamine! Tutti sono stupidi a quell'età...per di più noi eravamo anche gemelli...”

“Si ma generalmente le cose intime si scoprono da soli, non con il proprio fratello.”

“Ehi, non ho detto che ho sverginato Kanon.”

“A quello ci ha pensato Rhadamanthys.”
Il compagno si ritrovò all'istante a guardarlo male e Shura dovette cambiare discorso.
“Quindi ti eri innamorato di lui?”
Saga annuì in parte e si massaggiò una tempia mentre con una spalla andava a posarsi alla sua.
“Più o meno...alla fine l'ho tradotto come un amore fraterno troppo compulsivo, che mi ha portato alla pazzia e quasi ad uccidere Kanon stesso. -Sospirò.- Per questo ora voglio che si senta felice.”


“Sono sicuro che adesso lo sia, stai tranquillo.”
E detta quella frase, Capricorn prese alla sprovvista Gemini e gli posò un bacio caldo quanto sensuale sulle labbra.
Lo afferrò però per il lembo dell'abito che indossava, poiché era privo di armatura.
“Tuttavia...ora vedi di pensare più a me come tuo amante, che a tuo fratello...”

“O-oh, non sarai geloso, vero? E' raro vederti così...”

“Scherzi con il fuoco...”

“Forse l'idea di tornare da Aiolos non è tanto male se posso vederti con quest'aria possessiva.”
Ovviamente anche il Gemini maggiore aveva il suo lato bastardo, lo nascondeva bene ora che non aveva più una parte malvagia, ma purtroppo Shura aveva imparato a conoscere ogni segmento del suo carattere.
“Devi solo provarci e vedi cosa ti combino.”

“Allora perchè, al posto di parlare, non me lo mostri?”
Lo sfidò con un ghigno famelico e lussurioso sulle labbra e ben presto venne accontentato.
Il divano divenne il loro campo di battaglia e giaciglio perfetto, anche se ovviamente Capricorn si ritrovò ben presto sottomesso alla volontà dell'altro.
Gemini era noto a lui per il suo gioco sporco dopotutto, anche da Arles ne aveva approfittato...ma questa è un'altra storia.
 

“Tu mi stai dicendo che hai scoperto le basi del sesso con tuo fratello?”
Rhadamanthys era incredulo, anzi, non voleva crederci. Il suo uomo si era dato all'incesto? Ma quanto poteva essere davvero diabolico sotto ogni lato?
“No è-” “Oh avanti, ti scandalizza tanto? E' sempre stato l'unico a essermi vicino, per cui la cosa mi sembra anche lecita.
Poi fosse così grave, non mi ha mai fatto suo né altro. Ci siamo solo toccati.”
Il giudice si ritrovò a boccheggiare immaginandosi la scena (che su di lui non aveva per niente un buon effetto, specialmente nei pantaloni) però non disse niente e si sistemò piuttosto la cravatta prima di portarsi una mano in tasca.
“No comment.
Comunque ora sarà meglio che io vada...almeno ti lascio il tempo per chiarirti con tuo frate-AH!”
Prima che potesse anche solo fare un passo verso la porta, Kanon lo afferrò per il lembo dei pantaloni e trascinò sul letto facendolo cadere di peso.
“Non ho più nulla di cui parlare con lui, piuttosto...adesso ho un premio da ritirare dal mio Giudice...-Fece malizioso e sensuale, andandosi sinuosamente a posizionare con una mano sotto la camicia dell'altro, sul suo addome per l'esattezza.- Dopotutto...io sarò solo tuo, ma lo stesso devi essere tu.”

“Mi hai già avuto, non ti basta per dichiararmi di tua proprietà?”
L'altro scosse la testa.
“Voglio possederti ancora meglio.”
Mormorò slacciandogli la giacca e successivamente la camicia. L'inglese sotto di lui alzò gli occhi al cielo, allentandosi e togliendosi la cravatta.
“Riuscirò a stare con i vestiti addosso per più di un minuto con te?”

“Probabilmente no, sei troppo appetibile ai miei occhi.”
Gemini si leccò sensualmente le labbra nell'ammirare il suo uomo anche solo senza maglietta. Era una goduria per gli occhi e anche per l'eccitazione.
“Passi qui la notte, vero?”
Rhadamanthys inarcò il sopracciglio e lo guardò perplesso. Era già sera tarda, tuttavia...
“Ecco...sei sicuro che non ci siano problemi?”
L'altro alzò nuovamente le spalle mentre si accingeva a slacciargli i pantaloni. Iniziò a posare una serie di baci lungo prima la sua guancia e poi il collo.
Lo morse e vi lasciò vividi segni.
“Saga tanto si diletterà altrove...”
Ghignò malefico scendendo sempre più in basso lungo il petto e l'addome dell'inglese.
“La tua lussuria mi lascia sempre esterrefatto, non vorrai continuare di questo passo anche durante la notte...”

“Devo dunque dedurre che rimarrai?”
L'altro si morse il labbro inferiore, ma dato che apporre resistenza all'altro era futile, dovette annuire.
Che quel greco fosse dannato, riusciva sempre a metterlo con le spalle al muro in ogni caso e in ogni momento.
Era divertente, ma un giorno di sicuro avrebbe avuto la sua vendetta.
“A patto che poi sia il mio turn- hn-”
Si morse il labbro inferiore dato che Kanon era andato oramai a prendere qualcosa di suo, visibilmente eccitato, con la bocca.
Era ovvio che non avesse più intenzione di parlare, bensì voleva solo agire e sentire la voce dell'altro intenta a chiamarlo, non a protestare.
“Hm, il solito brutto diavolo...”
Rhadamanthys non potè trattenere un gemito e di risposta alla sua frase, Kanon gli rivolse uno sguardo che diceva un chiaro “E' così che ti piaccio.” che capì perfettamente.
Inutile dire che i due Gemini, sia maggiore che minore, passarono una notte di fuoco. Piacevole e piena di eros, la trascorsero nel piacere più assoluto tra ansimi costanti e gemiti sonori.
Fortunatamente alle altre case non si sentivano, altrimenti si sarebbero ritrovati nei mirini degli altri Saint intenti a dormire...quasi tutti, perchè le fiamme della passione e della lussuria erano accese anche altrove.
Saga e Kanon mantenevano quindi alto l'onore dei propri predecessori (Aspros e Defteros infatti in quando a diabolicità e lussuria, se la contendevano con i discendenti) e fortunatamente, o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, avrebbero continuato a farlo.


---------------
L'angolo dell'autrice.
Buonasera, o buongiorno, a tutti!
Sono sempre la solita che ogni tanto torna a rompere le scatole con One Shot o fic su Saint Seiya, ma amo troppo questo fandom e scrivere mi aiuta a distogliermi un po' dallo stress pre-esami e studio XD
Detto questo, domanderò sempre scusa a tutti coloro che supportano la SagaXAiolos ma io li ho sempre visti comunque come due che nella stessa stanza non sarebbero potuti stare per più di cinque secondi xD
Mi dispiace e continuerò a scusarmi ><
Detto questo, vi auguro una scorrevole e piacevole lettura come sempre!
Un abbraccio.
XamuPrimeOakenshield
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: ShairaKrane