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Autore: antares_78    11/06/2015    4 recensioni
E se House avesse richiamato Cuddy il giorno dopo quella loro notte in Michigan?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy, Un po' tutti | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Prima stagione
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[Ambientato nella prima stagione]
 
 
"House! Che ci fai qui, pensavo che la Cuddy ti stesse cercando?!" esclamò Cameron entrando nell'ambulatorio 3.
 
"Infatti...è proprio da quell'arpia che mi sto nascondendo!" rispose lui alzando gli occhi dalla rivista di moto che stava leggendo.
 
"In Clinica? Nell'ambulatorio 3? In orario di visite?" gli chiese sbuffando e sgranando gli occhi
 
"Infatti! Nascondiglio perfetto! Non le verrà mai in mente di cercarmi proprio dove voleva che fossi" disse ritornando a leggere la sua rivista.
 
Cameron scosse la testa e si rivolse al paziente che era con lei.
 
"Andiamo nell'ambulatorio 2" disse "Questo ambulatorio è occupato"
 
 
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La vide arrivare già prima che entrasse nella stanza della differenziale. Camminava ancheggiando con il suo passo veloce e altero da amministratore. Visibilmente arrabbiata.
 
"House!" urlò spalancando la porta a vetri e guardandolo dritto negli occhi.
 
Chase, Foreman e Cameron stavano discutendo una differenziale e si fermarono di colpo lasciando la frase a metà.
 
"Buongiorno raggio di sole" disse House in tono canzonatorio mentre il suo sguardo andava dal suo seno  alle sue gambe e viceversa. Indossava una gonna nera aderente a vita alta e una camicia leggera senza maniche di seta bianca oltre ovviamente alle sue decolleté con tacco alto.
 
Cuddy non si scompose. Lo fissò con occhi penetranti e gli lanciò la cartellina che teneva in mano.
 
"Cosa diavolo è questo!?" urlò mentre House afferrava al volo la cartellina prima che lo colpisse "Sei impazzito!? Come pensi che possa spiegare quasi duemila dollari di esami inutili su un unico paziente?"
 
"So che è difficile per te da capire ma io salvo vite, Cuddy!" gli rispose con tono aspro e leggermente canzonatorio "...io non me ne sto tutto il giorno seduto sul mio culo di burocrate!"
 
"Questo culo di burocrate è quello che continua a salvare il tuo di culo!" gli rispose a tono non distogliendo gli occhi da lui e facendo qualche passo verso di lui prima di continuare
 
"Da oggi in poi voglio una rendicontazione giornaliera, scritta e dettagliata di tutti gli esami che richiedi! Se richiedi una TAC me lo fai sapere! Se richiedi un'ecografia me lo fai sapere! Se richiedi anche solo uno stick glicemico me lo fai sapere! Sono stata chiara?!"
 
"Andiamo Cuddy!" urlò House preso dall'esasperazione alzando al cielo le braccia "Lo sai che non è fattibile!"
 
Lei fece un respiro profondo.
 
"Fallo tu o fallo fare a loro" disse indicando Cameron, Foreman e Chase "ma..fallo! Non voglio più vedere nulla del genere! " gli disse puntandogli il dito contro il torace "...o ti giuro che lo detraggo da tuo stipendio!"
 
"Oh...so che non lo farai!!!" replicò guardandola con un sorrisetto beffardo.
 
"Non mettermi alla prova House! O nella mia prossima spending review inserirò  anche il taglio della carta igienica del vostro bagno!" gli disse avvicinandosi ancora di più a lui e guardandolo dritto negli occhi "Voglio quel report sulla mia scrivania entro stasera!" esitò un attimo e chiuse per un secondo gli occhi inspirando profondamente prima di tornare a guardarlo... "Te lo ripeto House...non mettermi alla prova..."
 
Lui sostenne lo sguardo di lei fissandola con il suo sguardo penetrante. Cameron e Chase osservavano quell'ennesimo scontro tra il loro capo e il capo del loro capo quasi senza fiatare. Lavoravano con House da un anno e ormai ci avevano fatto l'abitudine a quelle liti e alle sue battute sessiste.
 
"Siamo particolarmente irritabili oggi Dottoressa Cuddy?... siamo in quella fase del ciclo o sono i sintomi di una precoce menopausa?!" le disse senza muoversi di un millimetro, così vicino a lei da sentire il suo respiro. "Comunque...da così vicino ho un'ottima visuale delle gemelle!" le disse con un sorriso malizioso abbassando lo sguardo sul suo decolleté quasi come se le parole che lei aveva appena pronunciato, o meglio urlato, gli fossero scivolate addosso.
 
Lei indietreggiò di un passo e si chiuse con una mano la scollatura della camicetta.
 
Continuarono a guardarsi con uno sguardo di sfida. Poi lei chiuse di nuovo gli occhi per un secondo inspirando profondamente e portandosi una mano sulla bocca prima di girarsi e uscire dalla stanza senza parlare.
 
 Lui la seguì con lo sguardo camminare velocemente lungo il corridoio in direzione opposta all'ascensore.
 
"Smettetela di guardarmi così e andate a fare quell'ecocuore trans-esofageo alla paziente" disse rivolto a Cameron e Chase. "E tu" ordinò a Foreman "va' in laboratorio a vedere se sono pronti i risultati delle analisi!".
 
"E tu dove stai andando?" gli chiese Chase mentre lo guardava avviarsi a sua volta verso la porta.
 
"In bagno. A nascondere la carta igienica prima che quel diavolo di donna inizi con le sue rappresaglie!"
 
 
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Si fermò davanti alla porta del bagno delle donne del quarto piano e si appoggiò con la schiena alla parete.
 
Cuddy uscì da quella porta dopo dieci lunghissimi minuti. Pallida.
 
"Credevo di dover venire dentro a prenderti!" le disse guardandola mentre si sistemava la camicia con le mani prima di sentire la sua voce e alzare gli occhi per incontrare quelli di House.
 
"Mi tremano le gambe..." gli disse
 
"Sei disidratata. È almeno la quarta volta da stamattina." Le disse serio avvicinandosi a lei "E sono praticamente dieci giorni ormai...un po' troppo anche per il più virulento dei virus intestinali." le disse spostandole una ciocca di capelli dalla fronte leggermente sudata. "Ricordami... quand'è stata 'ultima volta che ti ho vista così?" si finse pensieroso lasciandosi però scappare un sorriso mentre la guardava negli occhi. Lanciò un'occhiata lungo il corridoio prima di sfiorarle il fianco con la mano.
 
"Ma visto che prendo la pillola forse stavolta è davvero la menopausa precoce" gli rispose accennando a sua volta un sorriso
 
"Non farmi ripetere quanto pessime siano le tue doti diagnostiche dottoressa Cuddy" disse guardandola negli occhi e prendendola in giro "...ma a 37 anni mi sembra davvero un po' troppo precoce" sorrise "mi sembra più probabile che tu abbia dimenticato qualche pillola presa dal tuo carico lavorativo del mese scorso"
 
"Devo andare..." disse lei distogliendo lo sguardo "...ho lezione con gli studenti del terzo anno tra meno di  mezz'ora..."
 
"Sì, certo...ottima idea! Spera di non svenire o ti ritroverai addosso un branco di intraprendenti quasi-medici ansiosi di fare pratiche di rianimazione! Sai, vero, che non aspettano altro che trovare qualche sventurato su cui fare pratica!?"
 
Lei lo guardò senza rispondere come per dire non ho scelta.
 
"Ok" rispose lui " Ti sostituisco io. Ma non prenderci l'abitudine! E dovrò dire a tutti che quella perfida strega del mio capo mi ha obbligato minacciando di togliermi la TV via cavo! Ho una reputazione da difendere!" le disse con un sorriso facendole l'occhiolino.
 
 
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"Che stai facendo?" House chiese entrando nella sala della differenziale dove Cameron stava lavorando sul suo portatile. Chase all'altro lato del tavolo leggeva una rivista medica.
 
"La paziente è stata dimessa un'ora fa." disse come per giustificarsi ma senza distogliere gli occhi dallo schermo "La Cuddy mi ha chiesto di sistemare il tuo curriculum per la nuova pagina web dell'ospedale. Manca solo il tuo e a quanto pare ti aveva chiesto di farglielo avere settimane fa."
 
House non rispose e si limitò a continuare a guardarla.
 
"Il tuo curriculum è più interessante di quanto credessi House"
 
"So che è difficile crederlo, dottoressa Cameron, ma ho frequentato davvero la facoltà di Medicina." le disse con un sorrisetto ironico.
 
"Già. Come la Cuddy..." disse Cameron guardandolo
 
"Beh, ecco... Per lei è ancora più difficile crederlo!... ma...sì...anche lei si è davvero laureata in Medicina" aggiunse con una finta risata
 
Cameron rispose al sorriso.
 
"Non intendevo questo... Intendevo che... Beh, non sapevo che aveste frequentato la stessa Università..."
 
"Michigan" tagliò corto House "ma anche se anche questo può sembrare incredibile... lei è più giovane di me".
 
"Faccio fatica ad immaginare una giovane Cuddy studentessa!" Chase si intromise nel discorso "voglio dire...come devo immaginarmela?
 
"Con la metà dei suoi anni." rispose
 
"Beh, certo...ma io intendevo... Era una secchiona un po' sfigata? O una...diciamo...hot... che amava divertirsi?" alzò un sopracciglio e fece con un sorrisetto malizioso
 
"Ti ripeto...aveva la metà dei suoi anni...per il resto era secchiona... rompipalle... hot ...esattamente come adesso."
 
 
[Flash back]
 
 
"Non pensavo mi avresti richiamata dopo ieri notte..." gli disse abbracciandosi di più a lui mentre lui le accarezzava il braccio che cingeva il suo torace.
 
Ripensò a quando meno di ventiquattro ore prima avevano fatto l'amore per la prima volta dopo aver lasciato a metà il ballo universitario.
 
"Non sei poi tanto male, sai Lisa Cuddy?" le disse con un sorrisetto malizioso alzando il lenzuolo per sbirciare ancora una volta il suo corpo nudo mentre lei si lasciava sfuggire un sorriso

"Comunque, Gregory House...per la cronaca...in genere non vado a letto con il primo che capita..."
 
"Beh" rise "Mi devo sentire onorato allora Miss Cuddy?" le chiese guardandola con aria di scherno. "Mi hanno dato tanti appellativi, ma mai...
il primo che capita!" le disse fingendosi offeso ma dandole un leggero bacio sulle labbra.
 
 Lei non rispose e si limitò a sorridergli.
 
Dio quanto gli piaceva quel sorriso! Pensò.
 

 
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Entrarono in fila nello studio di Cuddy. House era già nell'ufficio stravaccato sul divanetto a fiori con le gambe appoggiate al tavolino di legno. Cuddy era seduta dietro alla sua scrivania e li guardò entrare uno dietro l'altro. Foreman. Chase. Cameron. Abbassò lo schermo del portatile e li guardò sostare schierati davanti alla sua scrivania dopo aver lanciato un'occhiata ad House alla loro sinistra.
 
"Ecco boss.  Pronti per il plotone d'esecuzione!" disse House togliendo i piedi dal tavolino.
 
"Sta' zitto House!" rispose lei senza guardarlo ma sopprimendo un sorriso continuando ad osservare i tre di fronte a lei.
 
"Devo forse ricordarvi che siete una squadra? E che il dottor House è il vostro capo ma io sono però il capo del vostro capo?" iniziò guardandoli negli occhi uno dopo l'altro ignorando invece House alla sua destra.
 
"Se avete problemi tra di voi discutetene da adulti. Siete colleghi, non siete obbligati ad essere amici, ma non voglio più vedere rappresaglie o scenate di fronte al paziente come quella di oggi. L'ambizione è una dote -guardò Foreman - ma non giustifica i colpi bassi, soprattutto quando questi vanno a scapito della salute del paziente. Non mi interessa che facciate bella figura, mi interessa che facciate bene il vostro lavoro di medici.  Per principio non amo neanche le spie - disse guardando Chase - anche se qualche volta possono fornirmi in realtà informazioni molto utili - e si voltò a lanciare un'occhiata ad House. E ancora... - guardò Cameron - cercate di tenere separato il vostro lavoro dai sentimenti personali. Immedesimarsi con il paziente vi fa perdere oggettività. Questo non significa essere dei bastardi misantropi come il capo del vostro team, ma perdere oggettività significa perdere la capacità di valutare il paziente come tale e può portarvi a perdere davvero il paziente."
 
"Ti ricordo che il bastardo misantropo è qui alla tua destra" intervenne House fingendosi estremamente offeso.
 
Cuddy lo ignorò.
 
"Bene." disse "Potete andare, ci vediamo doman..."
 
Venne interrotta da qualcuno che bussò alla porta e vide affacciarsi uno dei paramedici.
 
"Mi scusi dottoressa Cuddy...so che è impegnata ma è urgente...credo di avere qui qualcosa che le appartiene..."                                                                                                                                                                  
 
Cuddy lo guardò con aria interrogativa prima di veder spuntare dietro alle gambe di quel ragazzone due paia di occhi azzurri che conosceva molto bene. E un brivido le corse lungo la schiena.
 
"Oddio... cosa è successo?"  esclamò alzandosi dalla sedia "Madeline? William? Dov'è Martha?"  Si avvicinò ai due bambini  accovacciandosi per guardarli negli occhi.
 
"Niente di grave dottoressa Cuddy, stia tranquilla. La babysitter è in pronto soccorso ma sta bene. Ho pensato che i ragazzi non dovessero stare di là da soli e... mi hanno fatto il suo nome..."
 
"Certo Marcus, hai fatto bene ma...cosa è successo?"       
 
"Un pezzo di cibo...sarebbe soffocata se non le avessero praticato la manovra di Heimlich e chiamato il 911. Incredibile...sono davvero svegli questi piccoletti!  E' un bene che lei abbia insegnato loro le manovre di primo soccorso"
 
"Io non..." Cuddy guardò stupefatta i suoi bambini di nove anni e si rivolse ai gemelli che teneva tra le braccia "La manovra di Heimlich?"
 
"Me l'ha insegnata papà!" disse William come se fosse la cosa più naturale del mondo.       
 
Cuddy lanciò un'occhiata ad House con la coda dell'occhio.
 
"E Maddy ha chiamato il 911. Non ha neanche pianto, mamma" disse soddisfatto guardando la sorella.
 
"Per fortuna state bene." Cuddy li baciò sulla fronte e tornò a guardare il paramedico "Grazie Marcus"
 
Chase, Cameron e Foreman avevano osservato quella scena a bocca aperta senza parlare.
 
Non sapevano che Cuddy avesse dei figli. Era strano vedere quel lato materno di Cuddy. Non sapevano neanche che lei avesse... o forse avesse avuto (passato)... un marito...ma il bambino aveva appena detto papà mi ha insegnato...quindi di certo non erano frutto della fecondazione in vitro! Quel bambino aveva gli stessi occhi grigio-azzurri della madre, ma la bambina...i suoi occhi erano di un azzurro penetrante...
 
"Sarà il caso di andare a vedere come sta Martha!" disse rivolta ai bambini e lanciando ad House un'altra occhiata sempre con la coda dell'occhio..
 
"Viene anche papà?" chiese Maddy innocentemente voltandosi a guardare House
 
Cuddy si fermò di scatto, abbassò la testa come per decretare una sconfitta e si morse il labbro. La loro copertura poteva dirsi definitivamente saltata.
                                                                                                                                                                                          
"Papà?" chiese Foreman alzando un sopracciglio quasi fosse convinto di non aver sentito bene.         
 
House si alzò in piedi con finta nonchalance e prese per mano Maddy.
 
"Certo. Vengo anch'io" disse lanciando un'occhiata alla sua squadra con un sorrisetto compiaciuto e mettendo un braccio attorno alle spalle di Cuddy
 
"Mai contrariare le mogli!"
 
   
 
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