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Autore: N_G    11/06/2015    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
" Deve sorridere sempre? Be', se c'è una cosa che non avrei mai ammesso è che il sorriso di Feliciano mi è sempre piaciuto, fin da quando l'ho incontrato nell'ormai lontana prima guerra mondiale. Il suo è un sorriso sincero, puro, che il ragazzo dona a tutti dal profondo del suo cuore.
È semplicemente bellissimo.
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Dal secondo capitolo:
Viene verso di me e poggia le labbra sulla mia fronte in un leggero bacio, per poi dirigersi verso la camera da letto.
Non mi rendo conto di star trattenendo il fiato fin quando non lo vedo sparire dalla porta accanto.
E' la seconda volta che mi chiama piccolo.
(Coppie presenti: Gerita, Itapan, Spamano, Fruk)
( Accenni: RomanoxFrancia, FranciaxAmerica)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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POV Germania
"Italia!" Il mio urlo riecheggia per tutta la casa, mentre intanto guardandomi intorno incomincio a sentirmi mancare.
La cucina, fino a pochi attimi fa ordinata e splendente, ora è totalmente in disordine: piatti sporchi abbandonati sul lavello, farina sparsa per terra, gusci d'uovo sul tavolo e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, una cucina in quelle condizioni per un patito dell'ordine come me è l'inferno in terra. E’ tutto per colpa sua.
"E’ sempre colpa sua"
Mi massaggio le tempie, respirando profondamente come per cercare di calmarmi.
Intanto di fronte a me un Feliciano sorridente espone con orgoglio la sua opera, come se il caos in cucina non lo sfiori nemmeno.
“ Ve~ Ludy! Ho fatto la pasta alla carbonara, ti piace? Eh, eh ti piace? Ludwig rispondi! Ludwig?” Il moro ora sembra preoccupato, mentre mi allontana il piatto di pasta dalla faccia, appoggiandolo con delicatezza sul tavolo accanto. “ Stai bene?” Feliciano si avvicina a me, e non posso far a meno di fissarlo in quegli occhi color cioccolato.
“Non mi va di urlare contro di lui, altrimenti sono più che sicuro che si sarebbe messo a piangere come una ragazzina. E poi odio vederlo piangere, soprattutto a causa mia. E poi ora mi sta fissando con quegli occhioni, è così bello…Gott, devo darmi una calmata”
“Italia, la cucina...” sussurro piano. Feliciano a quel punto sembra aver capito la situazione . “Ve Ludy, è un po' sporca, ma non ti preoccupare pulisco tutto io, promesso!” Feliciano parla con tranquillità, sorridendo come se niente fosse.
" Deve sorridere sempre? Be', se c'è una cosa che non avrei mai ammesso è che il sorriso di Feliciano mi è sempre piaciuto, fin da quando l'ho incontrato nell'ormai lontana prima guerra mondiale. Il suo è un sorriso sincero, puro, che il ragazzo dona a tutti dal profondo del suo cuore.
È semplicemente bellissimo.
Non come quei sorrisi falsi che offrono le altre nazioni mentre la loro testa è piena di cattivi pensieri. Sarebbe bello vederlo sorridere sempre... ma questa non è una giustificazione per il caos in cucina!”

“Italia, caro, se tu non sporcassi la cucina non ci sarebbe il bisogno di pulirla ogni minuto...”
“Ve~, ma se vuoi cucinare la pasta un po' la cucina si sporca…”
“Un po'?!?” sbotto infastidito “Non è la prima volta che succede Italia, non solo non fai niente, ma devi anche sporcare. Sei inutile…”
È troppo tardi quando mi rendo conto della gravità delle mie parole, che già gli occhi del ragazzo diventano lucidi.
"Mein Gott, Feliciano, sono un idiota, scusa non intendevo..."
"Mr. Germania, non dovresti parlare così ad Italia-kun"
"E ora chi è?!?" penso, ma aspetta un attimo, quella voce non sarà mica.
"Ve~ Kiku, mi sei mancato" Italia si pulisce con la manica della camicia gli occhi lievemente arrossati e corre ad abbracciare Giappone.
“ Anche tu, Italia-kun" Kiku arrossisce lievemente, ma non sembra volersi sottrarre all'abbraccio, che anzi con un po' di timidezza ricambia.
"Giappone" proferisco in tono freddo, cercando di rimanere indifferente alla scena tra Kiku e Felicianο.
"Germania" risponde Kiku con la sua solita indifferenza, fissandomi con i suoi penetranti occhi color caffè.
Feliciano intanto ci fissa un po' preoccupato e Kiku sembra accorgersene prima di me e subito, voltatosi contro l'Italiano gli sorride, ignorando lo sguardo truce che gli rivolgo. " Non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione avvenuta poco fa..." Dice Kiku guardando con dolcezza Feliciano.
“Maledetto, non solo viene qui e abbraccia Italia come se niente fosse, ma origlia pure le nostre conversazioni! Mi devo calmare, c’è Feliciano ora, non posso fare niente”
"Non ti preoccupare Italia-kun, ti aiuterò io a pulire la cucina" L'italiano spalanca gli occhi sorpreso, allargando la bocca in un largo sorriso. "Ve~, grazie Kiku, chiamami pure Feliciano, siamo amici, non essere così formale con me"
"Ok, Feliciano-kun, allora iniziamo!" L'asiatico afferra una scopa e porge uno straccio a Feliciano, ma prima che Kiku potesse iniziare a spazzare, gli tiro con una sola mossa la scopa dalle mani, lasciando il giapponese con uno sguardo accigliato.
“Nein, è stato Italia a sporcare, e tocca a lui pulire” lo sguardo di Feliciano si rabbuia per un momento, facendomi stare per davvero male, per poi tornare a sorridere un attimo dopo, afferrando con delicatezza la scopa dalle mie mani, sfiorandomi appena le punte delle dita.
“ Non arrossire Ludwig, resisti, comportati da uomo”
“Hai ragione capitano, è colpa mia e faccio tutto da solo, devo prendermi le mie responsabilità” sorrido, il mio italiano è proprio cresciuto.
"Insisto nell'aiutarti, Ita...Feliciano-kun"
" Ve~, grazie Kiku, ma ce la faccio da solo" Feliciano sorride iniziando a spazzare a terra la farina, sotto il mio sguardo orgoglioso e quello sorpreso del giapponese.
“Ragazzi uscite pure, non vorrete sprecare il vostro tempo guardandomi fare la casalinga” dice ridendo, mentre appoggiando la scopa sul muro, si avvicina al lavello aprendo l'acqua, iniziando a lavare i piatti, con una quantità abbondante di sapone.
“... Feliciano-kun  vado allora... ma per qualsiasi cosa chiamami!” Italia, immediatamente toglie le mani dal lavello, asciugandole con cura.
Si avvicina con tranquillità a Giappone, abbracciandolo calorosamente “Ve~ c'è Germania con me, starò bene”
Giappone sta fermo immobile, non è ancora abituato a quei contatti, finché inizia a godere della sensazione di quell'abbraccio e anzi, quel bastardo cerca di approfondirlo, cingendogli il collo con le braccia a appoggiando la testa contro il caldo petto dell'italiano. Feliciano arrossisce, ma continua a sorridere. " Ti… voglio bene Feliciano-kun"
" Ve~ anch'io Kiku" Li fisso ancora per un po’, mentre uso tutta la mia forza di volontà dal prendere l'asiatico dal collo e, con un caldo nel fondoschiena, spedirlo in Giappone.
“ Perchè improvvisamente Kiku si comporta così? Forse gli avrò fatto qualcosa, ma soprattutto come osa gettare le braccia al collo d'Italia? La MIA Italia? Italia non sorride mai così mentre lo abbraccio, che sia colpa mia? Be’, lo tratto un po’ male, ma è per il suo bene! E perché ora mi sento così…strano? Che io sia... geloso?”
Fisso ancora quel quadretto, finché Kiku , ancora rosso, si stacca dal petto dell'italiano, guardandomi di sottecchi come per dire 'sto vincendo io'… ma cosa?
" Ve~ Kiku, io continuo a pulire, ci vediamo, ciao"
L'italiano si gira di nuovo contro il lavello, continuando a lavare i piatti.
"さようなら, Feliciano-kun" Kiku, finalmente, esce dalla cucina dirigendosi verso la porta.
“Gute nacht , Japan” cerco di rimanere calmo, così da poter sembrare amichevole, e forse riuscire a chiarire; ma Kiku non parla, si limita a fissarmi intensamente negli occhi che brillano di una luce nuova, da me mai vista. I minuti non sembrano scorrere finché il giapponese dice con voce ferma "私は戦います "
" Cosa?" sicuramente avrò capito male, o forse nella sua lingua vuol dire ‘Buona notte’, ma dalla fermezza della sua voce ne dubito. “Per lui lotterò, è troppo per poterci rinunciare"
“Ma cosa va farneticando?!? Ecco, mi mancava solo questo”
Faccio per ribattere finché dalla cucina non si sente una bella voce cantare, Feliciano come ogni sera canta.
“Ecco, quell'odioso di un giapponese è riuscito a rovinarmi il mio momento della giornata preferito; amo ascoltare Feliciano cantare, la sua voce è limpida e cristallina, sicuramente un po' troppo acuta per essere maschile, ma pur sempre piacevole. Solitamente amo ascoltare Feliciano cantare seduto su una poltrona, mentre sorseggio una birra, un toccasana per lo stress, personalmente.”
“ Rose rosse per te, ho comprato stasera…” , nonostante non capisco una parola di quella canzone, socchiudo gli occhi estasiato, per godermi meglio quella dolce melodia che si diffonde per tutta la casa. Anche Kiku sembra felice, mentre ascolta quelle dolci note, sorridendo dolcemente.
Feliciano si interrompe improvvisamente arrivando davanti la soglia della cucina “Ve~ ragazzi, vi siete bloccati davanti alla porta?" il giovane ridacchia e, canticchiando a bassa voce, ritorna a pulire.
Giappone, che intanto sembra essersi svegliato da uno stato di trans, scuote il capo dice quasi con rabbia “Te lo ripeto, Germania, è troppo e non ci riesco proprio a rinunciare, la sfida è appena iniziata" con quelle parole il giapponese si congeda, uscendo frettoloso dall'appartamento. Chiudo la porta, dirigendomi in cucina aiutando Feliciano a pulire, pensando ancora alle parole del giapponese, che tentava di dirmi? Quale sfida intendeva poco fa?
" È un peccato peró..."
" Cosa Italia?" mi giro e non posso fare a meno di trovare adorabile Feliciano quand’è preoccupato per qualcosa.
L’italiano ripone con cura i piatti puliti nella mensola accanto “Tutta la pasta che ho cucinato oggi non era più buona, e l'ho dovuta buttare tutta... E non solo! Non me ne rimasta più neanche un po'!" .
Sospiro, mentre ripongo la scopa nello sgabuzzino in cucina, dopo aver finito di pulire. “Non ti preoccupare Feliciano, domani uscirò presto e te ne comprerò un po’” L'italiano sorride e con uno slancio mi abbraccia
“ Ve~ grazie Ludy!" Arrossisco, mentre Feliciano appoggia la testa nell'incavo della mia spalla solleticandomi appena il collo, con il suo respiro caldo e profumato, sorrido a questo mentre gli accarezzo i capelli morbidi.
“E’ bellissimo, è così…caldo, e ha anche un profumo così buono, io… ma cosa mi succede?!?”
"Ve~ oggi, se non si fosse capito, sono in vena di abbracci!" L'italiano, con mio grande disappunto, si stacca dall'abbraccio. ”Io vado a letto, sono stanco, notte Ludy”
" Ok notte Feliciano".
Mi stendo sul divano con l'intenzione di rilassarmi un po', ma Feliciano non sembra voler accennare ad andarsene " Italia, che c'è? Perché non vai a letto?" lo guardo incuriosito, al contrario l'italiano si avvicina a me porgendomi la guancia " E il bacino della buona notte?" spalanco gli occhi, e sento immediatamente la gote andarmi a fuoco " No, cioè, si, credo" Appoggio con lentezza le labbra sulla morbida guancia del moro "Notte Feliciano" l'italiano sorride, non notando il mio rossore, e sale di fretta le scale.
"Ti aspetto a letto Ludy" sospiro "Più tardi vengo" l'italiano a quel punto urla "Ludwig! Domani è Domenica, che ne dici se invitiamo i nostri amici a pranzo? Sì è perfetto! Domani mattina li chiamo!"
Feliciano si mette sotto le coperte e inizia subito a russare. Dopo un po’, mi alzo stanco dal divano chiudendo la televisione, dirigendomi pigramente a letto.
Domani sarebbe stata una lunga giornata.
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Angolino nostro
Salve salvino, siamo Nico e Giuls, e questa storia se così si può chiamare è nata durante l'ora di greco, quindi ecco sta' cosa.
Vi preghiamo di recensire, accettiamo anche crtiche, segnalateci qualsiasi errore.
Grazie per l'attenzione e per essere arrivati qui sotto.
Vi diciamo solo che ce ne saranno delle belle. Se volete che la storia continui recensite, per favore
Un bacio N e G
   
 
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