Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: BlueberryFields    11/06/2015    0 recensioni
Elizabeth è una ragazza italiana che si è trasferita a Londra da due mesi. I suoi occhioni verdi dicono tutto di lei. Si è promessa di non amare più per il resto della sua vita. Chissà se l'incontro con un ragazzo biondo, dagli occhi di ghiaccio e dallo sguardo affascinante riusciranno a farle cambiare idea?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Che ci fai qui? >> domando a quella figura che si stava facendo sempre più nitida.

<< Sono qui a Londra per te>>

<>

<< Non mi vuoi? >> 

<< No! >> urlo il più forte possibile iniziando a correre per una strada buia. 

<< Non puoi scappare, non potrai mai scappare da me Beth, sarai sempre mia >> ripete rincorrendomi. Sento i suoi passi dietro di me e cerco di correre il più veloce possibile ma le mie gambe non ce la fanno, sono debole. Davanti a me trovo una porta e cerco di aprirla ma è chiusa. 

<< Merda! >> Busso forte nella speranza che qualcuno mi apri. 

<< C’è qualcuno? Vi prego aiutatemi >>

<< Non c’è nessuno Beth, sei sola. Non può aiutarti nessuno >>  E’ apparso dietro di me, di nuovo e si sta avvicinando, con quel sorriso che mi terrorizza.

<>  Si avvicina sempre più velocemente e mi arrendo disperata. 

<< Sei MIA >> 

 

Ripenso all’incubo che ho fatto. Sono sotto la doccia bollente da più di mezz’ora, sperando che l’acqua mi levasse di dosso quelle immagini e soprattutto la sensazione delle sue mani addosso. 

Sono le 6.30 del mattino e Londra inizia a svegliarsi. Sto andando a lavoro a piedi ormai da due settimane e m’inizia a piacere. Ogni mattina la mia vicina di casa esce a prendere il giornale sul pianerottolo ormai illeggibile a causa della pioggia della notte. Poco più in giù una signora porta a scuola i suoi tre bambini.

<< Dai bambini salite se no facciamo ritardo >>

<< Mamma ma io ho sonno >> 

<< E io ho fame >> si lamenta la piccola

<< Salite >> li rimprovera lei. Sorrido. Mi ricordano i miei genitori quando portavano a scuola me e mio fratello. 

Attraverso la strada e mi ritrovo in una delle vie principali di Londra. Entro da Starbucks. Ci sono solo due signore che mangiano e un ragazzo biondo seduto alla finestra che mi fissa. Rabbrividisco a quello sguardo. I suoi occhi sono freddi come il ghiaccio. Prendo il mio caffè macchiato doppio e mi siedo, sperando che mi levi il mal di testa.

<< Grazie a Dio che esiste il caffè >> sussurro e il biondo sorride. Noto che è pieno di tatuaggi. Se ne sta seduto scrivendo qualcosa su un foglio. Continua a fissarmi per altri 10 minuti e inizia ad innervosirmi.

<< Vuoi un autografo? >> gli chiedo. Lui sorride.

<< Dovresti chiederlo tu a me…>> risponde. Alzo gli occhi al cielo.

<< Scusa? >>

<< Sono Jamie Campbell Bower >>

Non mi viene nessuno in mente che abbia quel nome, gli sorrido e finisco di bere il mio caffè.

<< Burberry >> dice indicando la mia giacca.

Evidentemente deve essere stato qualche modello di qualche sfilata. 

<< Sì >>

<< Allora dovresti sapere chi sono >> dice con un tono insolente.

<< Guarda, non so chi sei e devo andare faccio tardi a lavoro, piacere di averti conosciuto….com’è che ti chiami? >>

Il ragazzo mi guarda meravigliato.

<< Jamie Campbell Bower >>

<< Piacere di averti conosciuto >>

Esco da Starbucks e corro in ufficio. Non è neanche iniziata la giornata e i tacchi cominciano a segarmi i piedi.

<< Buongiorno Audrey Hepburn, com’è andata la passeggiata mattutina? >>

<< Come al solito >>

<< Ti sei fermata davanti a Tiffany con un cappuccino di Starbucks? >>

<< Ti diverti a prendermi in giro eh? >> Lui sorride.

 E’ il secondo stilista di Burberry nonché mio mentore e amico da ben due mesi.

<< Tesoro, sono inglese e l’humor è nel mio sangue >>

Appendo la mia giacca e apro la cartella dei disegni.

<< Allora bando alle ciance, Christian ci vuole nel suo ufficio tra cinque minuti. Presenta a tutti il suo nuovo progetto che ti vedrà molto coinvolta, ma non ti dico altro >>

<< Io?! Molto coinvolta?! Ma sono una stagista non conto nulla >>

<< Muoviti >> dice lui sorridendo. Saliamo nell’ufficio di Christian, direttore e stilista di Burberry. 

Io e Stanley ci sediamo al tavolo insieme agli altri fotografi, stilisti e giornalisti di Burberry.

<< Allora ragazzi, ho fatto questa riunione perché dobbiamo iniziarci a concentrare per la prossima collezione autunno/inverno. Sarà una collezione speciale. Ho visionato tutti i vostri lavori e ce n’è uno che mi ha particolarmente colpito. Lo so, non è una stilista, non ancora, ma i suoi disegni mi hanno sbalordito. Ha talento, è giovane, è fresca.>> Mentre Christian pronuncia queste parole mi fissa e tutti si girano a guardarmi. 

<< Si tratta di Elizabeth >>

<< Io? >>

<< Sì, tu >> mi dice lui sorridendo.

<< Ascoltatemi bene, lei sarà la nuova stilista di Burberry per la collezione autunno/inverno, quindi in poche parole lavorerai qui finché non lo deciderò io >>

<< Veramente? >> Non credo alle parole che sta dicendo. Io? Un’insulsa stagista. 

Parte un applauso. 

<< Stanley ti aiuterà e io sarò sempre in contatto con te, Elizabeth, voglio sapere ogni passo, ogni pensiero e ogni cosa che fai. >>

<< Certo >>

<< Hai una grande opportunità. So che non mi deluderai. >> Non riesco a credere alle parole che sta dicendo. Sto realmente andando in iperventilazione. 

<< Ma non è finita qui, la collezione sarà una collezione rock ’n’ roll. Lavorerai in stretto contatto con un ex modello nonché ex icona di Burberry. Sarà la Vostra collezione. >>

Mi giro verso Stanley che mi guarda sorridendo. E’ entusiasta di me. 

<< La riunione è finita, tutti al lavoro >> Io e Stanley ci alziamo ma Chris ci dice di restare.

<< Elizabeth ti presento il tuo collega per i prossimi 6 mesi >> Un ragazzo biondo sul metro e 90 entra nella stanza.

< No! Tu! >> dico ad alta voce

<< Ciao anche a te >> mi saluta sorridendo

<< Vi conoscete? Perfetto >> dice Christian sempre con il suo tono entusiasta.

<< Ci siamo incontrati da Starbucks questa mattina >> gli dice lui.

<< Perfetto, perfetto perfetto ragazzi. Allora possiamo evitare le presentazioni. Inizierete domani. Vi voglio qui alle 9 nel mio studio. Oggi andate a riposare, vi voglio freschi e super attivi per i prossimi mesi >>  Usciamo tutti insieme.

<< Te l’avevo detto che avresti dovuto chiedermi un autografo >> dice Jamie avvicinandosi.

<< Fottiti >> gli rispondo irritata. 

<< Cominciamo bene >> commenta Stanley. Mi fermo e conto fino a 10 prendendo un bel respiro.

<< Senti, patti chiari e amicizia lunga, questa è l’opportunità della mia vita quindi vediamo di non rovinarla, ricominciamo da capo…>>

<< Al tuo servizio >> mi sorride e non riesco a non ricambiare. 

<< Elizabeth Tucci >>

<< Jamie Campbell Bower >>

Mi perdo nel suo sguardo magnetizzante. E’ dannatamente bello. Una voce femminile mi riporta alla realtà.

<< Amoooooreeee >> Ci giriamo. Una ragazza alta, mora si avvicina a noi sorridendo.

<< Matilda, dove eri finita? >>

<< Ti stavo cercando, ciao Stanley. Chi è lei? >> chiede con tono altamente antipatico

<< Nessuno d’importante >> dice lui.

Nessuno d’importante? Penso e m’irrito ancora di più. Lei mi guarda dall’alto verso il basso con quell’aria da modella snob. 

<< Sono Matilda, ex icona di Burberry nonché sua fidanzata >> lo abbraccia e gli da un bacio sulla guancia. 

<< Piacere Elizabeth >> le sorrido acida. 

<< Jamie andiamo? Ho un servizio fotografico >>

Lui le annuisce e se ne vanno senza salutarci. 

<< Jamie è così, ti ci dovrai abituare >>

<< Dovrò trovarmi uno psichiatra bravo >> dico fissando il vuoto e Stanley scoppia a ridere.>>

<< E’ il mondo della moda tesoro, comunque se ti serve ti do il numero del mio >>

 

 

<< Jamie Campbell Bower? Sul serio? >> Emily mi sta tartassando di domande.

<< Sì, ma perché siete tutte gasate per questi tizio?! >> domanda Robert, il fidanzato di lei. 

<< Non siamo tutti gasati, è Jamie Campbell Bower, è un figo da paura >>

<< Non dirmi che sei una fan >> le chiede Robert

<< L’ho solo cercato su google un paio di volte >> dice a bassa voce imbarazzata.

<< Non ci posso credere. E’ tipo il “Zac Efron inglese”? Dio ti prego no >> dico buttandomi a peso morto sul divano.

<< Tutte le ragazzine sono pazze per lui, quando lo vedono urlano per strada >>

<< Rob, non aiuti così e  stai esagerando. Lizzy vedi il lato positivo avrai un successo grandissimo >>

<< Sì,  anche un crollo nervoso grandissimo >>

Robert scoppia a ridere. 

<< Sei mesi , devo resistere solamente sei mesi >> continuo a dirmi dalla mattina.

<< Ecco, inizia a pensare positivo. >>

<< Mi dovrete pagare lo psichiatra >>

<< Forse ce lo dovremo pagare da soli >>

<< Robert >> lo riprende Emily << ti ho detto che così non l’aiuti >>

<< Scusatemi ragazzi se ancora non ho trovato una casa e vi sto tra i piedi ma prometto che appena avrò un soldo me ne andrò >> 

<< Sta tranquilla Lizzy non ci disturbi >> dice lui.

Loro se ne vanno a letto e io rimango sul divano a fare zapping. Ho paura di andare a dormire. Sono due settimane che faccio continuamente incubi e non voglio mettere piede nel letto. Sto sveglia ancora un'oretta fino a quando i miei occhi iniziano a chiudersi e cado in un sonno profondo. 


Ciao :)
Spero tanto che qualcuno recensisca sia postiviamente sia negativamente, le critiche fanno bene. Fatemi sapere cosa ne pensate. Non potrò pubblicare ogni settimana ma cercherò di scrivere spesso tra una pausa studio e l'altra. Spero che questo Jamie vi piaccia. Un bacione!

- BlueberryFields 
   
 
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