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Autore: Mari_Sometimes    12/06/2015    3 recensioni
Ciao a tutti! Ecco a voi la mia prima fanfiction in assoluto! Sono amante folle di Resident Evil, in questi giorni mi sono messa a giocare a Re6 e mi è balenato in mente come potesse stare Chris Redfield nel periodo post - traumatico. Spero vi piaccia vi abbraccio!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Redfield
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un bicchiere dietro l’altro, un sorso dopo l’altro, nulla riusciva a calmarlo. Le immagini gli passavano davanti agli occhi come un film continuo, come se nella sua testa ci fosse una tv perennemente accesa. Ma non era un film, era stata la più triste realtà. E quando arrivava la sera era ancora peggio, arrivava il sonoro! Le urla, la disperazione nelle loro voci, il rumore della carne e delle ossa spezzate…

E buttò giù un altro sorso, fine del rum. Passava così le sue serate Chris Redfield… troppo esausto per tornare al lavoro, troppo agitato per rimanere a casa. Non lo avrebbero riammesso al lavoro, non ancora se continuava a bere come una spugna. Ma non era solo questo il problema.

“Capitano Redfield, lei ha subito un forte stress post – traumatico. Ha bisogno di aiuto, l’amnesia potrebbe essere devastante. Deve dare risposte ai suoi perché per poter tornare alla normalità.”

Come se la fine del mondo avesse un PERCHE’!!!!! Urlò dentro di sé Chris.

Non sopportava l’idea di aver perso i suoi uomini! Era colpa sua, doveva prevederlo, doveva proteggerli, loro credevano in lui, era la loro guida. Non riusciva a darsi pace, il suo pensiero fisso era solo che doveva fare di più. Nemmeno Jill riusciva a calmarlo, a fargli trovare una ragione.

Jill

Quando credette di averla persa si era sentito morire. Aveva perso la sua partner, la sua compagna, la donna della sua vita. Purtroppo il suo amore non basta, non riusciva a stare con lei perché sentiva ancora di più il suo fallimento pesargli sulle spalle. Aveva deluso anche lei, ne era sicuro! Ha sempre cercato di essere un uomo migliore, un agente all’altezza, sempre a guidare i suoi compagni. Era questo ciò che Jill amava alla follia di lui, il suo senso dell’onore, della dedizione per la giusta causa. Ma quale giusta causa c’era adesso? Aveva promesso di proteggerla per sempre, ma come può farlo se non era stato in grado di farlo con i suoi uomini? Jill meritava di meglio, i suoi uomini meritavano di meglio.

Aveva fatto una promessa a sé stesso quando gli dettero il comando della squadra: non sarebbe stato come Albert Wesker. Egli era un fantasma infido, si infilava ovunque e si propagava a macchia d’olio. E allora la rabbia divenne incontrollabile, sentiva il fuoco ardere nelle vene, in ogni parte del suo corpo. Ed era proprio ciò che lo distruggeva! Aveva fatto tanto per allontanarsi dalle orme di quell’uomo maledetto che voleva essere Dio a tutti i costi.

Aveva fatto tanto per allontanarsi dal suo capitano che aveva tradito la sua fiducia!

La storia si ripete…Chris ordina un altro bicchiere di rum.
   
 
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