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Autore: RaluandEma    12/06/2015    0 recensioni
Non resta altro che chiudere gli occhi... Chiudere gli occhi e far sparire i ricordi, fingere che non sia successo nulla, fingere di non essere sulla soglia della morte, fingere che tutti in questi anni siamo state al sicuro, a fingerci persone che non siamo, fingere di non essere mai sfuggite al nostro destino... Adesso tocca a noi e con l'aiuto dei più grandi cervelli al mondo, noi ce la faremo
*questa storia non segue pienamente la trama originale, è un sequel*
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Scrittrici
Ecco che nell'attesa nel 13 capitolo, con l'inizio del caso che dovranno affrontare le nostre protagoniste, vi deliziamo con questo primo capitolo special ( ce ne saranno molti altri di questo tipo), speriamo vi piaccia!
Buona lettura!
-RaluandEma
 
 
 
:<< Era una calda notte d’estate, i grilli cantavano e le stelle si alzavano alte in cielo, tutti i bambini dormivano nei loro caldi lettini alla Wammy’s House… Tranne due bambine, quelle due bambine che correvano svelte da una parte all’altra. Una era svelta come un fulmine, ora la vedevi di qua, ora la vedevi di là, i suoi passi suonavano come quelli di un topolino. Se guardavi attentamente nel buio riuscivi a scorgere il movimento dalla sua lunga chioma nera. Correva in cucina per rubare del cibo, correva da un’altra parte per rubare un vestito e correva ancora e ancora per tutto l’edificio indaffarata, intenta a sgraffignare tutto il necessario per il suo piano. Poteva fare invidia a un corridore olimpico o a un famoso atleta tanto era veloce e agile, peccato che… Non avrebbe fatto invidia a un grande ladro; pensierosa come era non vide una luce bianca e pallida vagare per i corridoi e, BOOM! Andò a battersi contro il proprietario della lucetta: un bambino della sua età rosso di capelli. Entrambi i bambini, sorpresi e illuminati dalla luce della console caduta a terra che prima il bambino aveva in mano, rimasero per un po’ a guardarsi a bocca aperta. “ Tu sei quello che sta sempre con l’altro bambino dai capelli biondi!” parlò la piccola ladra dopo un po’… Il ragazzino avrebbe voluto risponderle ma, non riusciva a parlare perché le parole gli si impastavo in bocca e il suo corpicino non voleva rispondere ai suoi comandi. Non ricevendo nessuna risposta, la bambina si innervosì, non poteva di certo perdere tempo con un pesce lesso come quello! Oh, se solo avesse saputo cosa passava per la mente al rosso!>> :<< Cosa? Cosa pensava? Dai Rosie diccelo!>> mi sprona Antony, il figlio di mia sorella :<< LASCIALA RACCONTARE SCEMO!>> urla Rose, sempre la figlia di mia sorella. E’ tosta come la madre! Sono molto fiera! :<< Beh ragazzi, mi fate continuare?>> chiudo le palpebre per poter raccontare meglio :<< Dove eravamo rimasti? Ah sì! Oh, se solo avesse saputo cosa passava per la mente al rosso! Si sarebbe arrabbiata ancora di più. “Senti! Non ne posso più! Devo fare qualcosa per non farti parlare?” chiese irritata la piccola peste , “ No” rispose il bambino, “ Bene tanto, domani non mi ricorderò neanche più di te” sbuffò la bambina andando via. “Bene tanto, domani non mi ricorderò neanche più di te” parole che tormentarono per anni il ragazzino, per tanti, taaanti anni ma, che alla fine dimenticherà…Le parole, non la bambina! La bambina, dolciossissimi amici miei, non se la scorderà mai ma.. Questa è un’altra storia… Ritornando alla abile e giovane ladra, adesso doveva fare solo un’altra cosa: ritrovare sua sorella che andava a finire sempre nei posti più strani. Facile no? Non si può dire che l’altra bambina era agile come la sua compare. Sì, correva anche lei da una parte all’altra ma, lo faceva goffamente, senza sapere dove andare per certo. Lei non andava rubacchiare, cercava qualcuno… Forse, adesso che ci penso, avrebbe fatto meglio ad aiutare la sua complice… Vabbè! Cercava attentamente il suo amichetto: doveva salutarlo; nella sua stanza non l’aveva trovato, non sapeva neanche perché era andata lì, la persona che cercava non era mai nella sua stanza! Correva e correva senza una meta, sperando che il piccolo gnomo bianco dai capelli platino le apparisse davanti agli occhi come per magia. Cercò nella mesa e non lo trovò, nella biblioteca non c’era anima viva, in palestra niente accippichiolina! Dopo ore di ricerca la piccola era stremata… Fece un ultimo tentativo e andò in giardino. Il giardino di notte le faceva così paura… “Ecco come pensavo” pensò appena vide una piccola sagoma bianca fare un puzzle alla luce fioca di un lampione quasi malandato. Non aveva proprio voglia di uscire di notte con tutti quegli insettini inquietanti… Ma, sapete, per quel amichetto speciale tutti farebbero qualsiasi cosa… Che carini i bambini! Mi ricordo quando Stef->> :<< Zia! Non ti distrarre!>> mi sprona mia nipote :<< Emh scusate! Okkey. La piccola bambina riccioluta si trovò, senza nemmeno rendersene conto, a calpestare l’erba tenera per raggiungere il suo obbiettivo. Il bambino appena la vide nascose il puzzle che stava facendo per paura che la riccioluta lo distrusse. “Devo andare. Per sempre! Mi mancherai… Solo tu mi mancherai di questo brutto posto.” Disse la bambina “ Ma che stai dicendo?” chiese il genio alzando un po’ la voce per la sorpresa “ Ssssh! Ti prego non urlare… Veloce che devo andare… Troviamo qualcosa che non ci faccia mai dimenticare… Come dirci i nostri nomi!” quando la bambina pronunciò quelle parole si sentì stupida: il genietto non diceva a nessuno nemmeno che ora fosse, figuriamoci se proprio a lei andava a dire ciò di più segreto e importante che nascondeva!  “ Ok” fece il bambino, e la bambina si guardò intorno come se da un momento all'altro dovesse sbucare qualcuno a prenderla in giro per esserci cascata, perché sicuramente si trattava di uno scherzo... Aspetta!!! Ma... Quello che le aveva detto il genietto... ERA DAVVERO IL SUO NOME!!!... >> :<< Ma questa storia è successa tanto tempo fa! Adesso i nomi in codice non si usano più!>> interviene Nicholas, un bambino moooooooolto intelligente, amico dei miei nipotini :<< Mhmmh… Non è passato poi così tanto tempo… Adessoooo continuiamo! Bene, la bambina stava proprio per dire il suo nome quando la sua compare apparse dal nulla e se la porto via tra le sue urla soffocate, lasciando il bambino per prima spaventato, poi scocciato poi triste… La bambina ci rimase male, e si sentì taaanto in colpa quasi quanto il rosso pensò alla sua compare: sapeva che il bambino l'avrebbe detestata, non per il nome che non gli aveva detto, ma perché... Aspettate!!! Anche questa è un'altra storia!!! Poi, la bambina si scordava di tutto!! Quindi... la due bambine corsero veloce verso il cancello della Wammy’s House, una nuova vita le aspettava… Abilment- OH MIO DIO SONO QUASI LE 10! Forse questa è la volta in cui Roger mi licenzia!>> :<< Ma io volevo sapere come finisce!>> piagnucola Antony :<< Lo soooo>> assumo un espressione triste :<< Dai un giorno finirò a raccontare…PROMESSO! Eiii nipotini belli! Le avete fatte le valigie?>> chiedo, :<< Si zia!>> risponde Rose, :<< Dove ci porteranno quest’anno in vacanza mamma e papà?>> mi chiede Antony, :<< Penso in Italia! Anzi: scommetto in Italia! L'Italia è strabellissima! Adesso tutti a nanna… Nicholas, ti devo accompagnare?>> so quanto è doloroso per Nicholas non avere né la mamma né il papà… :<< No, grazie signorina Rosie>> mi risponde prima di uscire. Do un bacio sulla testa alle mie dolciossissime stelline ed esco anche io... Ma cosa è questo casino? Sicuramente è la figlia di Mello che da uno dei suoi soliti party con le sue amichette!! I suoi party coso così carin- Cioè, volevo dire: Qui non si organizzano party!! Già è tanto che la ospitiamo!! CAVOLI! ROGER SAREBBE FIERISSIMO DI ME!! Però... Meglio che intervenga prima di lui!! Incrocio le braccia al petto e vado a risolvere la situazione come solo una degna assistente di Roger potrebbe fare!
 
   
 
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