Da due tramonti le ho concesso di seguirmi e, dissimulando il mio interesse, ho iniziato a studiarla.

La cucciola umana fa cose strane, che sfuggono alla mia logica.

Mentre marciamo lungo un sentiero roccioso, un acquazzone estivo decide che è giunto il momento di scatenarsi; forse pensa di avermi colto impreparato, ma io avevo già fiutato il suo arrivo da tempo. Mi rifugio sotto un'insenatura, perché non ho particolarmente fretta nel proseguire la mia marcia, e non gradisco l'idea di sentirmi addosso l'odore e la sensazione del bagnato.

La bambina attira la mia attenzione.

Si lancia sotto l'acqua, spalanca le braccia esili, sorride, guarda il cielo, apre la bocca minuta tentando di catturare le gocce di pioggia.

Gira su se stessa e continua allegramente la sua danza, anche quando Jaken le urla malamente di smetterla.

Mi cerca, mi guarda e cattura i miei occhi, so che s'è accorta della mia attenzione per lei.

In quell'istante, una saetta squarcia l'aria.

La bambina si spaventa, corre al riparo. Al sicuro accanto a me. Forse a casa, pensa.

Continua a fissarmi, come se non potesse farne a meno.

Gocce d'acqua le percorrono il viso, le pieghe del vestito, i capelli folti e disordinati; accumulandosi sulle punte, cadendo a terra, formano una pozza.

Odore di bagnato che si mischia a quello buono della bambina … che mi guarda ancora.

Proteggimi.

Eccola di nuovo, quella sensazione insolita. Arriva sempre insieme a lei, ogni volta che l'osservo mentre fa le sue cose … è un calore che si fa largo nel mio stomaco, procurandomi inquietudine e sconcerto.

Non l'ho mai provato, non è per me. Forse, è quello che chiamano affetto.

La bambina si strizza le maniche del Kimono, starnutisce, cerca di togliersi di dosso il bagnato.

Ora ha freddo ...

“Jaken, accendi un fuoco.”

Ormai è diventata una droga xD tranquilli, non sto trascurando le long in corso, è solo che per quelle ci vuole tempo (e il computer)mentre queste flash le scrivo al volo anche in treno!
Che dire, fatemi sapere se vi piace :)