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Autore: Giada_vi_ama_tutti    13/06/2015    3 recensioni
Dopo che il video girato dalla coppietta nel bagno del pub viene messo in rete, la notizia della morte di Dominik Santorski si diffonde velocemente. E così, sempre attraverso Internet, arriva anche ad Aleksander. Questa fanfiction racconta in prima persona il modo in cui il ragazzo è costretto ad accettare le sue colpe e a pentirsene, nuovamente attraverso il "flusso di pensieri" a cui ormai mi sono affezzionata tantissimo come stile...
Dal testo:
"Ecco che un grido allucinante si libera dalla sua bocca, tale che tutti i peli che ho sul corpo si rizzano contemporaneamente e il mio cuore perde un battito. Dopo quello ne segue un altro,e un altro ancora. Sono urli che racchiudono una dose impensabile sia di dolore sia di paura, non credo di aver mai sentito niente di così agghiacciante in vita mia. È terribile.
Il cuore inizia a battermi a ritmo crescente nel petto, posso percepire il sangue che mi pulsa violentemente sotto la pelle."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LACRIME DI SANGUE

 
 
 
La luce del sole filtra attraverso la finestra, cadendo direttamente sul mio letto. Per fortuna posso permettermene uno a due piazze, così posso semplicemente starmene disteso nella parte ancora avvolta nell’ombra. Finisco di digitare un’ultima frase nel foglio di Word dal mio portatile e posso finalmente dire di aver finito anche questa pallosissima ricerca di storia. Magari adesso potrò rilassarmi un po’ prima di andare ai soliti allenamenti di Judo.
Mi siedo a gambe incrociate e vi poso sopra il computer, per poi aprire la mia pagina Facebook e farmi un po’ i cazzi degli altri, visto che per la maggior parte del tempo sembra sia il resto del Mondo a farsi i miei.
Cazzate. Cazzate. Bella ragazza in costume. Cazzate.
Faccio scorrere velocemente lo sguardo lungo la mia bacheca fin quando un post cattura la mia attenzione.
“ Cecylia Dabrowski ha caricato un nuovo video.”
Il fermo-immagine è mosso, ma mi sembra di notare un volto familiare.
Ma sì, guardiamolo.
Ah, ecco. Mi sembrava fosse quel coglione di Dominik Santorski…che diavolo sta combinando ora? Nel video si riconosce bene il bagno del pub in centro, quello dove vado di solito il sabato sera con gli altri ragazzi di Judo.
Mi scappa uno sbuffo dalle labbra osservando il ragazzo che ho atterrato un mese fa comportarsi come un cretino; credo stia imitando qualcuno, anche se non ho idea di chi.
Quindi ha deciso di affogare la sua disperazione da piccolo emo nell’alcool alla fine. Che pena.
Certo, anche Cecylia e il suo ragazzo non dovevano trovarsi nel pieno della loro lucidità per aver trovato divertente uno messo male così, ma contenti loro…
Dominik adesso si mette a ballare (se così vogliamo chiamarlo) seguendo la musica House che fa arrivare i suoi bassi persino in quella toilette schifosa. Deve essere davvero ubriaco fradicio, perché tutti sanno quanto lui odi questo tipo di musica, figuriamoci se quello è il posto adatto a lui.
Mio Dio, è proprio straziante vederlo muovere in modo così osceno, ma perché lo sto ancora guardando? Quanto cavolo dura questo video?!
Ecco perfetto, adesso si mette pure a piangere, come se non si fosse reso già abbast- aspetta. Ma cosa…?
La figura del ragazzo si piega in due all’improvviso, il volto cade velocemente in una tonalità ancora più cadaverica del normale. Inizia ad emettere uno strano gorgoglio dalla gola, mentre le lacrime scendono ancora più copiose. Che succede?! Non è normale che faccia così solo per una sbornia…
Ecco che un grido allucinante si libera dalla sua bocca, tale che tutti i peli che ho sul corpo si rizzano contemporaneamente e il mio cuore perde un battito. Dopo quello ne segue un altro,e un altro ancora. Sono urli che racchiudono una dose impensabile sia di dolore sia di paura, non credo di aver mai sentito niente di così agghiacciante in vita mia. È terribile.
Il cuore inizia a battermi a ritmo crescente nel petto, posso percepire il sangue che mi pulsa violentemente sotto la pelle.
Alzati Nik. Cazzo, alzati. Smettila di gridare così! Ma perché…stai…
Intanto che i suoi singhiozzi aumentano, si infila due dita in gola, mentre il corpo viene colpito da uno spasmo. Sta cercando di vomitare, ma non ci riesce.
Il cuore ora sembra volermi scoppiare nel petto, e sento gli occhi così sgranati davanti allo schermo che potrebbero benissimo cadermi dalle orbite.
Non avrà mica…? No. Non può averlo davvero fatto, nemmeno Dominik Santorski è così idiota, no?
Ma cosa stanno facendo nel frattempo quei due scemi?! Perché non chiamano un’ambulanza?!
Nik alzati, ti prego. Non ce la faccio più.
Vorrei semplicemente spengere il computer ed infilarmi sotto la doccia, cercando di levarmi quelle immagini dalla mente, ma rimango incollato allo schermo mentre il suo corpo trema e lui continua a chiamare aiuto e a invocare i suoi genitori, in ginocchio sul pavimento. Vorrei aiutarlo ma sono impotente, guardo la sua debole figura attraverso una linea Internet.
Nik cazzo, riprenditi!
Nemmeno mi accorgo del mio labbro che trema o della forza con cui stringo tra le mani il lenzuolo su cui sono seduto, come fosse l’unica cosa a cui appigliarmi in questo momento per non impazzire.
Non puoi, non puoi, non puoi.
Mi pizzicano gli occhi, e qualcosa di freddo passa velocemente sulla mia guancia. Ma non è una lacrima, non può esserlo. Come potrei mai piangere per quel frocetto di Dominik Santorski?
Non piangere. Non piangere. Non piangere.
Ormai non so più se sto parlando a lui o a me stesso.
Le sue urla cessano di colpo, Dominik ansima per quanto gli è possibile attraverso la gola graffiata ma il suo corpo è percosso da spasmi ancor più violenti.
Stavo scherzando Nik…era solo un gioco… non c’era bisogno di tutto questo…
Dominik si raggomitola a terra come un riccio, il suo respiro tremante è sempre più lento al contrario del mio. Inspira. Espira. Inspira. Espira. Inspira. Si blocca. Boccheggia.
Il suo sguardo si oscura, e chiude gli occhi.
Ti prego apri gli occhi…respira…fai qualsiasi cosa…
Ormai non sento più ciò che ho intorno: il ticchettare della sveglia, l’audio del computer, il vento contro la finestra. Tutto sparito. Mi vedo in quel pub, con quel ragazzo dai capelli corvini immobile ai miei piedi, mentre il panico mi assale.
Nel video appare Cecylia, che sembra finalmente preoccuparsi che la cosa sia seria e si avvicina al minuscolo corpo inerme. Si piega su di lui e gli ascolta il battito appoggiando due dita sul suo collo.
È colpa mia, Nik… non volevo questo…te lo giuro…
La ragazza guarda verso la videocamera, dove immagino ci sia il suo compagno a filmare, con in volto un’espressione che, purtroppo, posso benissimo tradurre da solo.
Il video finisce e si spenge, così come la mia mente.
Guardati ora, Aleksander: il viso bagnato di lacrime e le mani macchiate di sangue.


Eccomi di nuovo quì con uno dei miei flussi di pensiero.... quanto potrò amare questo stile?! Allora, questa fanfiction è ovviamente triste (ma no?!) ma non poteva essere altrimenti poichè stiamo parlando di Suicide Room dopotutto, e posso immaginare che tutti voi che avete guardato questo film (per quanto pochi siate) abbiate pianto quanto me per quella povera bestiolina di Dominik *sigh*
E quindi io che faccio? Ovvio, rigiro il coltello nella piaga. Sennò dov'è il divertimento? Beh spero che la fanfiction sia piaciuta e che nessuno venga a cercarmi sotto casa per strangolarmi... chiedo come al solito un parere, mi fa sempre taaantissimo piacere ricevere recensioni sia positive che negative. Un bacione a tutti quelli che hanno perso un po' di tempo leggendo e alla prossima storia!
Giada.


P.S. la colonna sonora che ho usato per questa fanfiction è.... *rullo di tamburi* Keep myself alive dei Get scared <3
   
 
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