Libri > Noi, i ragazzi del zoo di Berlino
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Autore: vashappeninggirl    13/06/2015    0 recensioni
-Se non la smetto subito sento che muoio- Era la prima volta che Christiane sentiva Babette parlare in quel modo. Sembrava terrorizzata, ma allo stesso tempo cercava di farsi forza limitandosi a dire che avrebbe smesso, che cel'avrebbe fatta.
-Scommetto che ci riesci, ne sono sicura- rispose per darle forza.
-Ma quando mi avranno pulito, dopo la terapia, che farò?-
-Eddai, piantala! Ti dico una cosa: voglio smettere anch'io, faccio la terapia con te. Ci puliamo insieme-
-Davvero?-
-Vedrai. E continueremo gli studi. D'accordo?-
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Si è svegliata!-
Christiane aprì lentamente gli occhi e realizzò di trovarsi in una camera da letto in compagnia di due ragazzi che probabilmente l'avevano trovata in quei bagni pubblici.
-Quanto ho dormito?- fu l'unica cosa che riuscì a chiedere, ancora stordita.
-Circa 8 ore. Ma questo non lo definirei dormire...- disse uno dei due ragazzi accarezzandole la fronte.
-Io mi chiamo Alex- continuò il ragazzo dai riccioli biondi.
-E io sono Derik- disse il brunetto portandole un vassoio con la colazione.
-Christiane- affermò stropicciandosi gli occhi e iniziò a bere il caffellatte che c'era nella tazza mentre i due ragazzi la osservavano.
-Che cosa ti è successo Christiane?- chiese Alex.
Fece un lungo sospiro e posò la tazza sul vassoio.
-Non dovrei essere qui...- disse freneticamente e si fece forza sulle gambe per alzarsi dal letto. Si mise davanti allo specchio che c'era in quella stanza e la prima cosa che vide fu sempre il solito volto distrutto. Gli occhi erano gonfi e non si aprivano mai del tutto, erano circondati da due grosse borse di un colore violaceo che evidenziava il biancore della pelle. Le labbra erano rosse e spaccate, i suoi capelli castani stavano crescendo di nuovo e della tintura rossa ne era rimasta solo una sfumatura sulle punte. 
-E dove vorresti essere?- chiese Derik sedendosi sul letto.
Le tornò in mente Babette e ancora non riusciva a credere a quello che aveva scoperto la sera prima.
-Devo andare ragazzi- si precipitò sull'uscio della porta e la aprì di getto, -Mia madre mi starà cercando...un giorno troverò un modo per ringraziarvi- sorrise e andò via ancor prima di avere una risposta dai due.

Nonostante fosse la sua città, in certi casi Christiane non riusciva ad orientarsi bene a Berlino. L'appartamento dei due ragazzi era in una zona in cui lei non era mai stata prima d'ora. 
Di corsa cercò il posto in cui era stata per l'ultima volta per scoprire la verità su Babette.
Era più vicino di quanto pensasse: percorse un paio di strade e arrivò nella grande Kurfürstendamm, dove trascorreva ormai tutti i pomeriggi con Stella e Babsi. Giunse alla stazione della metropolitana, luogo in cui cercò l'amica per l'ultima volta, sperando che ciò che credeva di aver letto fosse solo frutto della sua immaginazione mentre era sotto l'effetto di una dose di eroina. 
-Hai visto Babette?- chiese disperatamente quando vide il suo amico Pollo.
-Cerchi ancora la tua amica, Christiane? Ti ho già detto che non l'ho vista!- rispose il ragazzo.
-Ti prego, aiutami a cercarla!- implorò l'amico piangendo e appoggiò il viso sul suo braccio.
-Christiane!- la ragazza si girò di getto quando sentì la voce di Stella, e vide l'amica correre verso di lei.
-Stella!- l'abbracciò di getto.
-Ti supplico, portami da Babette!- disse Christiane con il volto pieno di lacrime. 
Stella le accarezzò lentamente il viso.
-Vieni con me- 
  
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