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Autore: cretien    15/08/2003    0 recensioni
Una notte... la prima per loro... quattro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La casa era silenziosa. Ormai era tutto buio e la notte era calata da un pezzo. Tom Beker e sua moglie Jade dormivano abbracciati. Quella era la prima notte che passavano a casa con i loro bambini, Albert e George. 
tutto sembrava tranquillo, ma un piccolissimo mugolito fece drizzare le orecchie di Tom... Niente... all'improvviso il rumorino si fece leggermente più forte e anche Jade socchiuse un occhio azzurro... Ed ecco che i due neonati scoppiarono a piangere.
Tom e Jade saltarono giù dal letto.
Il calciatore si rivolse alla moglie:
"Prepara tu i biberon io vado a prenderli."
La giovane mamma andò in cucina mentre Tom si diresse nella cameretta dove c'erano due culle.
Si chinò verso la prima e prese in braccio uno dei gemellini.
"Su, su bello di papà adesso arriva da mangiare." Poi prese in braccio anche l'altro. E quindi con uno appoggiato sulla sua spalla destra e l'altro appoggiato sulla sinistra, andò in terrazza e si sedette su una sedia di vimini. Era molto caldo quella notte di giugno.
Tom continuava a coccolare i suoi bambini... i suoi figli. 
Poco dopo anche Jade li raggiunse sulla terrazza con le mani occupate da due biberon.
Si avvicinò a Tom e prese uno dei bambini, Albert, e diede a Tom uno dei biberon.
"Che caldo eh?" disse sedendosi sull'altra sedia vicino al marito.
"Si." Tom guardava la città che dormiva.
"Che ore sono?" chiese la giovane.
"Le quattro.Non perdono un colpo questi due. Devono mangiare ogni tre ore e non perdono un minuto, sono degli orologini svizzeri." disse guardando con il sorriso sulle labbra il bambino che teneva in braccio. Ormai il piccolo George aveva finito la sua razione di latte e il padre lo aveva portato di nuovo alla spalla massaggiandogli la schienina per il ruttino.
Jade fece la stessa cosa con Albert.
I due ragazzi avevano appoggiato i biberon sul tavolino.
"Sono la cosa più bella che mi sono capitata" disse Tom commosso "Io morirei per voi."
"Anch'io per voi." rispose Jade sorridendo al piccino che teneva in braccio.
"Tom, non so come questi due esseri possano aver cambiato così la nostra vita. Prima pensavo... insomma io credevo di diventare schiava di tre chili di carne che piangeva e mangiava, ma ora... io non riesco a immaginare la vita senza di loro. Se gli succedesse qualcosa io non riuscirei a sopravvivere...non.."
"Shhh...." Tom le accarezzò la guancia con una mano e poi tornò ad accarezzare il figlioletto.
Jade lo guardò:"Ti amo Tom."
"Ti amo anch'io Jade. Vi amo tutti e tre.Non sai quanto."
I bambini avevano digerito il loro spuntino a base di latte.
La coppia si alzò e cambiarono i due bambini e poi li rimisero addormentati nella culla.
"Tu hai ancora sonno?" domandò Tom
"No, e tu?"
Il ragazzo scosse la testa.
"Fa un po' caldo per i bomboloni di Kay. Torniamo in terrazza a prendere un po' d'arietta fresca?" propose Tom attirando a se la giovane compagna e sfiorandole le labbra con le proprio.
"D'accordo".
Tenedosi abbracciati tornarono a sedersi sulle sedie di vimini.
"E' proprio caldo" Disse ridacchiando Jade.
"C'è la falce di luna stanotte hai visto?"
La ragazza annuì. Era bellissimo stare vicino a lui, sapendo che i suoi bambini... i loro bambini, dormivano sani e forti nella loro culla nella stanza accanto alla loro.
"Tom" lo chiamò ad un tratto
"Cosa c'è Bionda?" disse lui con tenerezza tenedo il braccio intorno alle spalle di sua moglie.
"Ti piaccio?"
Il ragazzo rise
"E perchè non dovresti piacermi? Sei una donna meravigliosa..." disse baciandole la fronte "e bellissima..." con le labbra le sfiorò la punta del naso "... e intelligente" e infine la baciò con passione sulle labbra.
Rimasero qualche ora sul terrazzo abbracciati a parlare.
Ormai il sole stava per sorgere e la prima notte a casa con i loro figli era trascorsa.
Jade si alzò dicendo
"Sono quasi le sette. Tra poco i nostri pupattoli si svegliano di nuovo per mangiare."
Anche Tom si alzò.
"Va bene, altrimenti con glu urli che fanno sveglieranno tutto il vicinato." 
Jade rise. Il giovane si stirò mentre la ragazza stava per rientrare, quando la vide girarsi.
"Tom... grazie per essermi accanto"
Il ragazzo la guardò negli occhi e scosse la testa e le rispose
"Grazie per quello che mi hai dato."
All'improvviso i due bambini cominciarono a piangere di nuovo per avere un altro po' di latte.
FINE

  
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