Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Musetta02    14/06/2015    2 recensioni
Ciauuu a tutti, questa è la mia prima storia creata sui miei personaggi preferiti ovvero Sebastian e Ciel ^_^ spero di averti scritto bene usando tutto il necessario, questa parla come notate dal titolo XD (non so bene cosa scrivere) Ciel passerà una giornata in un paese pieno di gatti il cui nome è Nyanland. Oddio sono in ansia, non so se pubblicarla. Ma ora lo faccio ... >w<
Buona lettura a tutti :D
Spero che sia di vostro gradimento ❤️
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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~Una giornata a Nyanland~ 

Mattina presto
Ciel si svegliò tra le sue morbide coperte. 
“Bocchan... è ora di alzarsi!” Esclamò Sebastian 
Così Ciel aprì quei suoi piccoli occhi azzurri è notò che Sebastian non era presente nella sua camera e si sentivano dei strani miagolii provenienti dal corridoio. 
Ciel si alzò dal letto e uscì dalla sua camera vedendo che la sua residenza era del tutto cambiata, il pavimento era caratterizzato da un lungo tappeto viola e le pareti invece erano tutte colorate ma la cosa che sorprese più Ciel furono le impronti di gatto che circondavano l'intero palazzo. A un certo punto senti dei gattini parlare fra di loro e si avvicinò a loro per sentire il discorso, ma capii solo:“Nyan Nyan Nyan...” 
“Dove sono finito? Devo trovare subito Sebastian!” disse Ciel, 
cominció  a correre nel corridoio ed urlò “Sebastian, Sebastian dove sei!?” 
Ad un certo punto sentì un suono  proveniente da lontano, notò che era la voce di Sebastian, così aumentò  il  passo  correndo sempre più velocemente fin quando non si ritrovò  in uno strano giardino. Qui incontrò Lady Gattina
-Ma questa è Lizzy- pensò Ciel
“Oh, ma guardo un po' chi c'è, Ciel. Vogliamo prendere una tazza di tè insieme?” Disse Lady Gattina; 
“Non sono in vena oggi Lizz.. Volevo dire Lady Gattina, stavo cercando Sebastian, lo hai  visto per caso?” Domando Ciel 
Ella con tono molto dolce disse “ Lo  trovi nella sala gattata al di lá della porta ” 
Ciel notò che non vi era nessuna porta, allora chiese:
“Quale porta?” 
“Ma come non la vedete, proprio quella tutta colorata che si trova alla fine del giardino” indicò una porta grande e strana. Ma ad un tratto Lady Gattina continuò a parlare dicendo: 
“Se volete però aprirla avete bisogno di una chiave..” 
Ciel pensò che su quella porta non vi era la maniglia e quindi domandò: 
“Lady, su quella porta non c'è nulla, sono una zampa, come faccio io a trovare e poi inserire  la chiave?!!”gridò Ciel, Lady Gattina si spaventò ma con tono calmo disse:
“Ciel non ti arrabbiare, certo che sei strano, la chiave è proprio quella zampa, dopotutto stiamo nel paese dei gatti, Nyanland.” 
“Cosaaaaaa????? È impossibile, devo subito parlare con Sebastian” Urló 
-Non è possibile, questa è la mia residenza- pensò Ciel 
Così senza salutare Lady Gattina corse  verso quella porta e cercò di aprirla, toccandola per trovare almeno un indizio per aprirla.
All’improvisso la porta scomparve e Ciel notò che stava precipitando in un buco profondo ritrovandosi poi sulla pancia di un grosso rosso. 
“Ahi” gridò il grosso gatto 
“Chi è che disturba il mio riposo!” Disse voltandosi per guardare meglio la persona che gli era caduta addosso 
Il povero Ciel colto dalla sorpresa esclamò “Ma tu sei Grell! Cosa ci fai qui? Dimmi dov'è Sebastian?” 
Il gatto rispose “Come fate a sapere il mio nome, Marmocchio? Che domanda stolta io non sono altro che la guarda del corpo di Sua Maestà Sebastian.” 
Ciel stupito da questa risposta, penso che doveva al più presto trovare Sebastian per fare in modo che lui spiegasse questa inusuale situazione.
Il gatto, nel frattempo, continuò a parlare
“Marmocchio, cosa volete dal mio Sebas-cha... Volevo dire Maestà?” 
“Volevo solo incontralo, ho bisogno di parlare con lui. Posso vederlo?.” Rispose Ciel
Ma il gatto penso che il reale obbiettivo di Ciel era quello di uccidere il suo Sebas.. Sua Maestà così lo catturò e lo portò nelle segrete. 
Ciel si sentiva solo, in quella gabbia buia e fredda, rivoleva il suo Sebastian, si sentiva intrappolato, rinchiuso, una sensazione a lui familiare, così per farsi notare cominciò a gridare:
“AIUTO! AIUTO! Liberatemi da qui! Voglio uscire.. Sebastian, Sebastian.. Salvamiiiii!”
Passarono ore ma nessuno arrivó a liberarlo, neanche il suo Senastian finché  non vide un piccolo topolino uscire da un buco nella sua cella. 
Il topolino disse: “ Tu bambino, perché urli così tanto non verrà nessuno a liberarti.”
“ Ma io non ho fatto nulla di male, volevo solo incontrare Sebastian.. Volevo dire Sua maestà!” Rispose Ciel, 
“Tu piccolo topo mi potresti aiutare ad uscire da qui?”
Allora il topolino, pensò che se aiutava questo bambino, lui dopo non ne ricava nulla. Ma decise per suo buon animo gentile di aiutarlo. 
“Piccolo bambino ti aiuterò.” 
“Grazie” ripose il piccolo Ciel
“Potrei sapere il vostro nome?” Chiese Ciel al topolino 
Ed egli rispose “Ma certo, il  mio nome è Vincent.”
“Piacere Vincent, il mio nome è Ciel” disse Ciel 
Vincent vorrebbe rispondere –si, lo so- ma per timore che Ciel gli chiedeva spiegazione, decise di rimanere in silenzio. 
Il topo Vincent sgattaiolò, ed escí dalle sbarre con grande facilità,in quando piccolo, prendendo le chiavi che un grosso gatto giallo, a guardia della cella, teneva nella tasca. 
Così il topolino prese le chiavi e le consegnò a Ciel, il quale si riuscì a liberare ringraziò il topolino ed cominciò  a correre, trovandosi poi nella stanza gattata reale. 
Però Ciel dovette fermarsi poiché avendo corso troppo velocemente che gli mancò l'aria. Fermandosi notó che in cima alle scale vi era Sebastian seduto su una grande poltrona gattata. 
Ciel cominció a parlare ma ad un tratto...
Si sentì il cigolio della porta aprirsi e una voce su di essa parlare
“Hihihihi, perché sei entrato proprio adesso, stavo raccontando questa bella storia al principino addormentato.” Disse una voce ombrata provenire da vicino al letto
“Sono venuto a svegliare il signorino. Voi che ci fate qui? Come siete entrato? Uscite subito o altrimenti...”  Non riuscì a finire la frase perché scomparve, così decise di svegliarlo, aprendo le ante della finestra per far entrare la luce della mattina
“Bocchan ... é ora di svegliarsi!” Disse Sebastian. 


                                                                             ~THE END~





 
   
 
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