Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: BELIEBER_G    14/06/2015    1 recensioni
Erano passati pochi anni da quando Peter, Susan, Edmund e Lucy non tornavano a Narnia, ma a Narnia ne erano passati ben 1.300.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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Proprio all’alba, Edmund andò con una pergamena scritta da Peter all’accampamento di Miras, per sfidare il re. “…Per evitare altri spargimenti di sangue, io, Peter, re di Narnia, propongo un corpo a corpo e per il perdente sarà la resa totale.” Lesse Edmund. Miras lo guardò abbastanza confuso: “Dimmi… Principe Edmund...” “Re, sono re Edmund in effetti, Peter è il grande sovrano.” Lo corresse. “Perdonatemi. Ma come pretende il tuo re di essere alla pari con me?” domandò l’uomo. “Quindi avete paura di confrontarvi con chi ha la metà dei vostri anni.” Commentò l’altro. Miras si alzò in piedi, sentendosi offeso e afferrò la sua spada. “Tu devi sperare che la spada di tuo fratello sia più affilata della sua penna.” Gli disse.
 ***
Peter si mise l’armatura e scese sul campo di battaglia, dove il suo esercito era pronto a sostenerlo. Lucy e Susan invece, erano saltati sul cavallo di Caspian in cerca di Aslan. “E’ molto più grosso di te, come intendi fare?” chiese Edmund al fratello. “Me la caverò.” Rispose Peter, mettendosi l’elmo dopo aver ricevuto un bacio dalla sua fidanzata, afferrò la spada e andò contro Miras ad elmo aperto. “C’è ancora tempo per ritirarsi.” Commentò Miras. “Fate pure.” Continuò Peter. “Quanti altri dovranno morire per questa impresa?” chiese l’altro. “Soltanto uno.” Peter si chiuse l’elmo e la sfida iniziò. Entrambi ebbero un vantaggio sull’altro per alcuni minuti, fin che Miras non colpì duramente Peter alla spalla. “Serve una pausa?” gli chiese Miras, col fiatone. “5 minuti?” rispose l’altro a fatica. Peter si tolse l’elmo e si sedette con stanchezza sulla sedia lì vicino. Emily sapeva il dolore che stava provando, aveva una spalla lussata. “Secondo te cosa succede a casa, se si muore qui?” chiese ad Edmund. “Tu non morirai.” Esclamò Edmund, mentre gli aggiustava la spalla. “Per la tua famiglia, per il tuo popolo e soprattutto per quella favolosa ragazza che ti sta guardando.” Continuò poi. Peter aveva sempre notato di come parlava di Emily, ma non ci aveva mai pensato davvero su.
***
 Intanto, Lucy era stata costretta a cercare Aslan da sola, dopo che Susan era rimasta indietro a combattere contro alcune guardie che le avevano seguite. Improvvisamente, il cavallo si spaventò al ruggito di un leone possente, che fece cadere Lucy. Ne era valsa la pena perché la bambina potette rivedere il suo amato Aslan. “Sapevo che eri tu! Io l’ho sempre saputo!” esclamò Lucy felice. “Sei più grande.” Commentò poi. “Come cresci tu, cresco anche io.” Continuò il leone, con voce più profonda dell’ultima volta. “Vorrei essere più coraggiosa.” Disse Lucy. “Se tu fossi più coraggiosa, saresti una leonessa. Vieni, andiamo ad aiutare i tuoi amici.”
***
Peter e Miras avevano ripreso a combattere e il ragazzo aveva un vantaggio, dato che lo aveva colpito alla gamba.
Dopo alcuni minuti, diede un calcio a quella ferita e l’uomo si piegò in ginocchio, non riuscendo a trovare più la forza. “Avanti, uccidimi. O non hai il coraggi?” Gli disse Miras, con un sussurro. “Non sta a me ucciderti.” Commentò Peter, per poi passare la spada a Caspian. Il ragazzo la prese lentamente e tutti stettero ad aspettare che mossa avrebbe fatto. “Forse avevo torto, forse hai il coraggio di regnare,dopotutto.” Commentò Miras, abbassando la testa e aspettando la morte. Caspian gridò di rabbia, ma conficcò la lama nella terra. “Non mi importa della tua vita,  tornatene anche a casa. Ma io restituisco agli abitanti di Narnia ciò che è loro.” Disse Caspian, con il sottofondo delle urla di incitamento. Quando il ragazzo si allontanò e Miras tornò al proprio posto, il generale si avvicinò a lui con una freccia e gliela conficcò nel cuore. “Tradimento! Hanno assassinato il nostro re!” gridò poi. Gli arcieri sapevano che non avevano scoccato alcuna freccia e si prepararono alla battaglia. Caspian salì sopra un cavallo e tornò dentro la galleria, pronto ad attuare il piano fatto con Peter. Sottoterra, aumentò verso l’esercito nemico e spezzò le colonne che dividevano il sotto con il sopra: perciò i soldati sprofondarono nel terreno. Peter, Susan, Edmund ed Emily, corsero contro i soldati rimasti,pronti a combattere.
***
Emily e Caspian combattevano fianco a fianco, come se si stessero proteggendo l’un l’altro. Il generale di Miras combatté contro di lei duramente, fin che non la disarmò e le puntò la propria spada alla gola. Emily si ritrovò in uno strano deja-vu. Ma l’uomo la guardò strano, come se l’avesse già vista. “Tu.” Disse egli. “Mi ricordo di te. Ti ho portata via, quella notte, dopo aver ucciso il re. Sei sua figlia.” Spiegò. Emily non seppe cosa fare, mise lo sguardo sorpreso su Caspian, che infine, tagliò la gola all’uomo senza farsi vedere ne sentire. Purtroppo i due non ebbero tempo di parlarne, ma da lontano arrivò un aiuto speciale: gli alberi.
  
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