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Autore: Saol    14/06/2015    3 recensioni
9 amici, 9 anime da sacrificare. Un innocuo rituale per rimanere insieme per sempre, ma...
[Crossover - PokéMon x Corpse Party]
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Elisio, Prof Oak, Professor Platan
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Videogioco
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Buio. I neon fulminati non illuminavano bene la stanza, si riuscivano ad intravedere solamente sagome di piccole sedie e banchi. Che fosse una scuola elementare abbandonata? In quella stanza le uniche due forme di vita sembravano aver perso conoscenza, o almeno finché una delle due non si alzò, stordita e confusa. 

« Dove...dove mi trovo? »


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La Kisaragi Academy è una delle più prestigiose Accademie PokéMon, famosa in tutte le regioni. Il tempo quella sera non era dei migliori, sembrava come se Kyogre fosse stato risvegliato, per la pioggia che c'era. Dentro l'Accademia, c'era un gruppo di studenti che si stavano divertendo, più o meno tutti. Si stavano raccontando storie d'orrore. La stanza era illuminata da una singola candela, e gli studenti erano seduti tutti in cerchio. Diantha era una ragazza di 16 anni, che amava tutto ciò che abbracciava l'occulto e apparizioni di fantasmi, era anche la rappresentante di classe; nonostante le sue manie sull'orrore, era abbastanza affidabile. Iniziò a proferire parola, imitando la voce di un mostro. « Questa storia parla della Heavenly Host...un'antica Accademia PokéMon... » Platan Augustine rabbrividì solo al sentire della voce spettrale della ragazza. Platan era il più piccolo del gruppo, era piuttosto timido ed ingenuo, spesso fifone ma era un bravo amico e studente. Platan adorava i suoi capelli più di ogni cosa, infatti, molte volte in classe se li pettina.
« D-Diantha-Chan... »
Chiamò la rappresentante, balbettando dalla paura.
« Augustine! Non interrompermi, fammi finire la storia! »
- Il ragazzo sospirò.
« Uhm, stavo dicendo...Ah, già! Nella Heavenly Host, una delle professoresse, morì in seguito ad una caduta dalle scale... si ruppe il collo. Si dice che ella vaghi nei corridoi, non accorgendosi che fosse morta. E sapete una cosa...? La Heavenly Host...si trovava proprio qui...dove ora sorge la Kisaragi Academy... »
A fare l'atmosfera più inquietante ci pensarono i fulmini che ogni tanto illuminavano l'intera stanza, e ad ognuno di essi, il povero Platan saltava dallo spavento. D'un tratto, la candela si spense e tutti andarono nel panico; Ancora di più quando sentirono bussare alla porta.
« Platan, perché non vai a vedere chi è? Tutte le ragazze hanno paura! »
Disse Elisio. Elisio era un 16enne dai capelli rossi e con qualche lentiggini sparse sul viso. Il corvino si alzò tremolante, e appena mise le mani sulla fredda maniglia, la porta si spalancò. Platan corse via dallo spavento, mentre gli altri rimasero in un angolo ad osservare la scena. Nel mentre stava correndo verso gli altri, un altro fulmine illuminò l'aula, facendo spaventare il ragazzo, che saltò verso Elisio. Una figura entrò nella stanza, e, accendendo la luce, iniziò a ridere. Era il professore Gasparago Aralia!
« Ben fatto, prof! »
disse Diantha, che gli diede il cinque. Platan ormai non aveva capito molto, ma dopo aver sentito la voce di Diantha, aprì gli occhi. Notò Elisio davanti a sé, rosso in viso, che lo guardava.
« E-Elisio? Perché mi guardi?! C'é un fantasma dietro di m- »
Non finì la frase e abbassò lo sguardo. Aveva..."accidentalmente", come dire, palpato il pacco di Elisio. Ci fu un attimo di silenzio fra i due, finché Platan non ritirò la mano, imbarazzato come l'altro.
« Buonasera ragazzi! Eheh. »
« Buonasera, Prof! »
rispose il gruppetto, all'unisono. Fra gli altri non ancora presentati, vi erano Oak, appassionato di evoluzione PokéMon, Rowan, che invece era più interessato alle specie e Camilla, che invece sognava di diventare Campionessa della Lega PokéMon. Poco dopo i saluti, entrò un'altra persona dalla porta. Era Aralia, la figlia del professore, con un ombrello in mano.
« Papà! Mamma mi ha detto di portarti l'Ombrello! »
Il professore si avvicinò alla figlia, che aveva più o meno la stessa età dei suoi alunni, e prese l'ombrello, ringraziandola per averglierlo portato.
« Ragazzi, questa è Aralia, mia figlia! Ha la vostra stessa età, ma è in un'altra classe. »
Tutti si presentarono, poi Diantha uscì dal suo zaino, una bambola di carta.
« Voglio fare un rituale d'amicizia con tutti voi! »
Sorrise ai compagni, per poi continuare a parlare. « Camilla, sappiamo che questo è il tuo ultimo giorno con noi, perché ti trasferirai, ma non preoccuparti! Con questo rituale, rimarremo amici per sempre! » Camilla guardò l'altra con le lacrime agli occhi. « Grazie mille... » Il rituale era semplice, bastava semplicemente dire << Karen-Chan, noi ti preghiamo! >> per ogni partecipante, quindi nove volte. Successivamente, ognuno strapperà un pezzo della bambola di carta, ed il foglietto ricavato si dovrà costudire per continuare ad essere amici. Tutti ripeterono quella frase e poi strapparono un pezzo della bambola; mentre la stavano per mettere nel tesserino scolastico, un enorme buco apparve sotto di loro, facendoli sprofondare chissà dove...
   
 
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