Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Fabbricante Di Sogni    15/06/2015    3 recensioni
1739 parole | One Shot | SolAngelo | Song-Fic | Amo sti due | Limpido – Laura Pausini
One shot su due dei personaggi che preferisco di più di tutte le saghe.
-
“E poco importa se alla fine si fanno sempre beccare o perdono in maniera palese; perché con tutte le cavolate che il figlio di Apollo s’inventa, per far anche solo lontanamente divertire il ragazzo, bene o male, alla fine un sorriso a Nico riesce a strapparlo…”
-
“…quando Nico sorride stringe gli occhi che spariscono tra le folte ciglia scure; le labbra quasi invisibili si estendono ai lati della bocca creando due piccole fossette appena sotto gli zigomi…”
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Image and video hosting by TinyPic

 

             Limpido

 

Forse noi non siamo fatti per cambiare
Forse noi non lo saremo mai
Ma non è principio imprescindibile
Di ciò che sei per me
 
Le giornate passano soavi al campo mezzo sangue. Le mattine ci si sveglia con il profumo inebriante dei fiori nelle narici; i figli di Demetra, dall’ultima guerra contro Gea, hanno fatto proprio un ottimo lavoro, un po’ come tutti del resto.
Will è solito passare le mattinate ad approfondire le arti mediche o a fasciate e disinfettare le ferite degli eventuali mal capitati che hanno avuto la sventurata idea di intralciare la strada Clarisse.
In fondo non è cambiato nulla in lui, tranne per il fatto che ora conosce Nico Di Angelo. Will per quanto tutti i giorni così vicino e nemico della morte – essendo un medico – ha particolarmente a cuore il figlio di Ade.
Il corvino dal canto suo non ha modificato una virgola del suo atteggiamento, certo; ha deciso di restare al campo mezzo sangue, ma non è che dopo la guerra si sia mai messo a cantare dinnanzi al falò o abbia tentato di crearsi grandi amicizie.
Nico per Will è importante e Will è consapevole che non si resta certo svegli la notte per immaginare la colorazione compatta e oscura degli occhi di un amico.

A dire il vero, la mente di Will non sembra aver ancora lontanamente analizzato il problema, per ora si accontenta di prendersi i suoi insulti acidi per ogni vota che gli canta una poesia in suo onore o si fa odiare quando si mette a canticchiare durante gli agguati di caccia alla bandiera facendoli clamorosamente scoprire.
C’è una cosa che a Will piace però della caccia bandiera; il figlio di Ade essendo solo può allearsi con chi gli pare e Nico si è, per il momento, sempre schierato con la casa di Apollo per stare ogni volta in coppia con lui.
E poco importa se alla fine si fanno sempre beccare o perdono in maniera palese; perché con tutte le cavolate che il figlio di Apollo s’inventa, per far anche solo lontanamente divertire il ragazzo, bene o male, alla fine un sorriso a Nico riesce a strapparlo. E il sorriso di Nico è davvero il paradiso; quando Nico sorride stringe gli occhi che spariscono tra le folte ciglia scure; le labbra quasi invisibili si estendono ai lati della bocca creando due piccole fossette appena sotto gli zigomi. Will le trova adorabili, ma non l’ha mai detto a Nico.
 
E’ solo che di notte quando
mi addormento arrivi tu,
e sento che nascondo dentro
quello che non sai di me.
 
Dire che Will non dorme la notte per pensare a Nico è un po’ un eufemismo. Il figlio di Apollo, ultimamente, passa serate vere e proprie a contare le toghe del letto soprastante immaginando il viso di Nico. Lo adora; adora ogni più piccola parte di lui, ama il suo carattere così fragile, il suo sentirsi continuamente di troppo, il modo di ragionare di Nico per quanto nobile e avventato che mette prima gli altri della sua personale sicurezza. Questo tratto del suo carattere però gli piace ma al tempo stesso lo detesta. Will lo trova un irresponsabile e odia l’idea che un giorno possa essere proprio il coraggio e l’altruismo del figlio di Ade che glielo porti via. Per quanto il suo carattere sia da sempre particolarmente estroverso non sopporta l’idea di non essere – almeno apertamente - totalmente ricambiato da Nico.
Il ragazzo a differenza sua è tutt’altro che un libro aperto, anzi, si potrebbe paragonare Nico a uno dei complicati enigmi dell’umanità. Spesso Will non capisce cosa gli frulli in quella testa ricoperta di capelli spettinati. Il corvino è spesso e volentieri imprevedibile e, anzi, le poche volte che il figlio di Apollo afferra ciò che ha in mente è perché Nico stesso glielo espone.
Anche Will però nasconde a Nico qualcosa, per quanto gli sia difficile e a volte quasi impossibile, il biondo per quanto estroverso non racconterà mai delle sue notti insonni, né di quanto trovi affascinante l’oscurità incerta negli occhi del semidio.
 
Lascerò che sia il tempo
A decidere chi sei per me
Lascerò all’istinto
E dal buio tutto tornerà
Limpido
 
Will sa di provare più di una semplice amicizia per Nico, più ci passa i giorni assieme e più se ne convince. Oramai gli manca anche quando sono assieme. Più lo guarda, più sente la mancanza del suo contatto fisico, che, di fatto, non ha mai avuto, non sono mai andati oltre una pacca sulla spalla o un “batti il cinque” per il quale il biondo aveva inventato tutta una coreografia, ispirata a Thriller di Michael Jackson e che aveva eseguito sotto il sopracciglio perplesso del figlio di Ade.
Ormai Nico è un’ossessione; una fissa, ma il figlio del dio del sole non è in grado di capire se si tratti solo di una cotta passeggiera o qualcosa di più. A Nico non piacciono le “etichette”, mentre per Will non trovarne una per ogni situazione è terribilmente frustrante. Figuriamoci quando il soggetto da etichettare è se stesso. Il talento medico che ha ereditato da suo padre gli permette di arrivare con una logica infallibile alla risposta migliore; quella più conveniente, quella giusta. Il problema è che con Nico non esiste una soluzione corretta. La logica non ha nulla che vedere con quello che il biondo sente nei confronti del corvino, ogni volta che sta con lui, è come avere i fuochi d’artificio nella pancia e una tempesta d’incertezze nella testa. Proprio per questo Will ha deciso di aspettare che i suoi sentimenti siano più chiari, che nella testa la sua tormenta si calmi e torni a brillare il sole.
 
E sarò a volte incomprensibile,
ma non sarò come volevi tu,
non sarò inevitabilmente tutto
ciò che pensi tu
 
A volte Nico l’osserva con sospetto e Will si trattiene a stento dal arrossire. Per quanto il figlio di Apollo sia il classico ragazzo della porta accanto, quando i suoi occhi si posano sul volto in penombra del figlio di Ade, questo pare quasi sorpreso che la luce di Will abbia deciso di splendergli proprio accanto. Ogni volta che il ragazzo mostra interesse verso di lui, Nico non può fare a meno di sentirsi un po’ meno una landa desolata e un po’ più un prato fresco di vita. Will nella sua prevedibilità sa sorprende il corvino con gesti semplici, che nessuno però aveva mai fatto per lui. Il figlio di Ade non aveva mai avuto qualcuno al di fuori della sua famiglia che mostrasse di tenere davvero a lui e non giusto per lo sfruttamento del suo potenziale.
Will in fondo sa essere totalmente diverso da quello che Nico si aspetta dal biondo, il ragazzo in fatti è molto estroverso e non manca di trascinare il moro in ognuna delle sue avventure senza senso. Quel ragazzo ha davvero un buon cuore e per quanto Nico detesti darglielo a vedere, è una delle rarissime persone che lo fanno sorridere, sorridere per davvero.
Il figlio di Ade non può negare di starsi lentamente affezionando al biondino, d’altro canto è difficile non volergli bene, per quanto logorroico e sdolcinato a volte sia quel ragazzo.
Al corvino in fondo piace quel suo lato un po’ bambino; che ancora si rifiuta di crescere, d’altronde non si può dire la stessa cosa di quando si trova nel suo ambiente; Will è fin troppo serio quando si tratta di salute, ha un carattere che sfiora pregi e difetti che ormai fanno parte della quotidianità del figlio di Ade.
 
E so che sostenere il colpo
non sarà mai facile
Ma so che
non importa in fondo
Ciò che penserai di me
 
Sembra sia passata un’infinità da quando Will e Nico si sono incontrati per la prima volta, oramai hanno l’abitudine di vedersi tutti i giorni, e quando compiti o doveri glielo impediscono l’uno va a trovare l’altro.
Non è più una novità, infatti, vedere aggirarsi per l’infermeria del campo il giovane Di Angelo e non è nuovo nemmeno per il dio degli inferi ascoltare lunghi discorsi che comprendono Will al novantanove per cento, anche se di questi la maggior parte sono insulti o constatazioni bizzarre.
È una serata di fine autunno, il campo è per la maggior parte vuoto, anche se ci sono comunque molti ragazzi che restano anche durante l’inverno.
È una delle ultime sere in cui si può uscire a maniche corte senza che venga la pelle d’oca e dopo la solita cena in tavoli separati, i due si stanno
dirigendo verso il lago delle driadi, dov’è tradizione che i due svolgano una gara a ci fa rimbalzare più a lungo i sassi. Nico è stranamente solare, Will non ha ancora tentato di propinargli nessun tipo di Haiku, quindi per il momento è ottimista. C’è una scorciatoia per arrivare al lago che i due prendono sempre. Il corvino è in testa, subito dietro il biondo con il solito sorriso spensierato; l’ambiente è abbastanza umido e i sassi sono ricoperti di muschio. Nico appoggiando male il piede su uno di questi e scivola. Will prontamente lo afferra per un braccio prima che il ragazzo cada all’indietro e finisce per trovarselo tra le sue braccia.
Gli occhi scuri e penetranti di Nico si soffermano un istante di troppo su quelli trasparenti di Will che ora lo tiene delicatamente avvinghiato a se. La distanza tra loro visi è solo di pochi centimetri e entrambi possono sentire il respiro caldo dell’altro sulla faccia.
Passano infiniti istanti prima che Will, forse il più temerario dei due si decida a sporgere le labbra in avanti, queste incrociano quasi subito quelle di Nico che non si muove imparpagliato il bacio. Non è un bacio vero, solo una semplice spinta delle labbra del biondo su quelle del moro, Will si distacca da quel attimo quasi subito cercando negli occhi di Nico un consenso che non arriva.
«Per me è stato un secondo di paradiso.» decide in fine di confessare.
«Per me è stato come toccare il sole, Solace.» risponde Nico, mentre Will sorride divertito dal contrasto delle due parole.
«A questo proposito ho scritto un Haiku sui raggi solari!» Esclama esaltato il biondo.
«Oh non ci provare!» riprende il corvino agitando le mani per liberarsi dalla stretta del ragazzo e dirigersi con tutta fretta verso il lago per evitare di ascoltare la poesia giapponese.
 
Forse noi non siamo fatti per cambiare
Forse noi non cambieremo mai


 
Angolo dell'autrice:
Spero che la storiella vi sia piaciuta, personalmente amo questi due e la canzone di Laura Pausini mi sembrava chiarire alla perfezione i sentimenti di Will.
I personaggi non mi sono sembrati molto OOC, ma in caso vi apparissero tali fatemelo sapere che provvederò a mettere l'avvertimento, spero di non aver fatto molti errori, ma quando scrivo tanto e rileggo per quanto lo faccia a volte li tralascio, quindi mi scuso in anticipo.
Per il resto spero di non essere ricaduta troppo nel banale, e vi ringrazierei tantissimo se mi faceste sapere anche con un commento veloce cosa ne pensate c:
Un sorriso, 
Smiley 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Fabbricante Di Sogni